Aria – Marzia Sicignano

Aria – Marzia Sicignano

Titolo: Aria

Autore: Marzia Sicignano

Editore: Mondadori

Genere: Young Adult

Pagine: 179

Prezzo: 15,00

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Trama

Silvia e Guido sono due ragazzi con un passato pesante con cui convivere. Bambini tristi, isolati dagli altri anche in mezzo alla folla, sono divenuti adolescenti dai sorrisi spenti e adulti che faticano a respirare. Finché non si incontrano e non si ritrovano nella loro solitudine e nelle loro mancanze: mancanza di gesti d’affetto, mancanza di normalità, di una famiglia presente, di una persona che ascoltasse il loro dolore quando ce n’era bisogno. E così, raccontandosi uno all’altra, si capiscono e imparano a sostenersi a vicenda, rendendosi migliori. Ognuno di loro due conosce così bene le necessità e le tristezze dell’altro che può trovare un varco nella desolazione e riportare un po’ d’aria.

Ma il passato è sempre lì, pronto a farsi avanti anche quando sembra che loro lo abbiano messo via. Silvia ha perso la madre quando era molto piccola ed è stata cresciuta da un padre molto impegnato e un nonno che se n’è andato troppo presto, lasciandola con la sensazione di essere continuamente abbandonata, come se nessuno avesse la voglia di combattere per lei. Guido è figlio di una famiglia infelice, con una madre morbosamente legata a un marito che la picchiava e che, alla fine, è andato via per non tornare più. Così, appena ha potuto, Guido è fuggito in una città diversa in cui sperava di poter dimenticare il dolore, ma nella quale continua a credere di non meritare nulla di buono, di essere un fallito.

Oppressi dalla pesantezza della vita passata, i due ragazzi vivono un presente in cui spesso sentono di soffocare. E anche il loro rapporto, che per la prima volta nella loro vita è amore totale, viene schiacciato dalla mancanza d’aria e la realtà sembra voglia distruggere anche il nuovo sogno di essere felici.

I sogni non sono poi così belli quando escono dalla mente e si sporcano di realtà.


Autore

Marzia Sicignano ha solo 24 anni, vive a Scafati e studia Lettere Moderne all’università di Salerno. Ha sempre avuto nel suo cassetto il sogno di scrivere. All’inizio postava i suoi versi su instagram e Facebook, senza nemmeno firmarsi. Quando ha preso coraggio e ha iniziato a pubblicare giornalmente il suo primo racconto, Mondadori l’ha contattata per offrirle un contratto. Il romanzo d’esordio “Io, te e il mare” è stato molto apprezzato nella categoria Young Adult e nel 2019 è uscito il secondo libro “Aria“. Il suo stile, che racchiude versi e prosa, l’ha resa famosa per la immediata fruibilità delle sue parole. Nel 2020 esce, sempre per Mondadori, il nuovo romanzo “Ovunque sia, saremo insieme“, e nel 2021 “Dove non esistono gli addii“.


Recensione

In questo secondo romanzo la scrittura di Marzia Sicignano ha fatto esattamente quello che mi aspettavo: è cresciuta. Quando ho letto la sua prima opera, “Io, te e il mare“, sono rimasta colpita dallo stile originale e curioso con cui scrive: questa unione di prosa e versi che non mi era mai capitato di trovare in una scrittrice così giovane. Eppure Marzia Sicignano sa fondere perfettamente i due registri e lo fa con sapienza, passione e il giusto tempismo. I difetti del primo libro sono stati smussati, le carenze riempite, e seppure anche questo romanzo sia inserito nel genere Young Adult, questa volta sono riuscita ad apprezzarlo anch’io, che da quella fascia d’età sono ben lontana. La scrittura si è fatta più matura, più sicura e ancora più trascinante. Le parti in prosa sono aumentate, dando ad “Aria” un contenuto più spesso e una storia più complessa.

Siamo dinuovo davanti a due giovani protagonisti con due passati complessi e faticosi: una ragazza rimasta orfana di madre troppo presto e un ragazzo con un padre sbagliato, abituato a picchiare la madre, che improvvisamente sparirà lasciandoli soli e incapaci di comprendersi. Quando Silvia e Guido si incontrano, è lo scontro di due tristezze che si riconoscono da lontano, due paia di occhi che dicono quello che la bocca non riesce a esprimere. E la comprensione, piano piano, diventa amore, sostegno, forza. Nessuno aveva mai ascoltato quello che il loro cuore aveva bisogno di raccontare e finalmente ognuno di loro due è in grado di accorgersi dei silenzi dell’altro.

Prima di trovarti l’amore era una parola,

è solo dopo

che l’amore sei diventata tu.

Entrambe i protagonisti devono affrontare i vuoti del passato e imparare a colmarli con nuovi sentimenti e nuovi sogni. Silvia è cresciuta con l’assenza continua di qualcuno che la ascoltasse davvero; le sono mancate le piccole cose, gli abbracci, le coccole, una passeggiata insieme, una cena in famiglia. Le due persone che amava di più sono morte, lasciandola con la sensazione che nessuno abbia combattuto per lei, che tutti l’abbiano sempre abbandonata. Così cresce insicura, triste, mancante. Guido invece vive con la paura del passato: quel padre che ha rovinato la famiglia non sa se odiarlo o sentirne la mancanza. Ma soprattutto, teme di diventare come lui, una persona che fa soffrire gli altri, capace di rovinare tutto.

Quello che dovranno capire, arrivando persino a logorare il loro rapporto in questa ricerca disperata, è che il passato è una storia finita e loro possono scriverne una nuova. Il futuro è un’avventura diversa che non ha legami con quello che è successo prima. Devono solo imparare a respirare, a far entrare l’aria quando ti sembra che non riesca a farsi strada fino ai polmoni e senti che questi bruciano perché sei in debito di ossigeno. Quando senti che il peso di quello che ti porti dietro ti schiaccia come se ti stessero premendo sul torace, eppure non c’è niente, solo il vuoto che pesa e che non riesci a colmare.

– Amore, insegnami a respirare…

– Chiudi gli occhi – ho detto io

– Se ti senti morire, sono pronto a darti l’aria.

La mia aria.

Chiudi gli occhi, respira,

adesso siamo aria.

I sentimenti e le emozioni dei due ragazzi vengono trasmessi in questa alternanza di prosa e poesia, in uno sfogo lungo e appassionato. Silvia e Guido si conoscono così bene che possono descrivere i sentimenti dell’altro, alternando di continuo il narratore e passando dal racconto delle vicende presenti, ai ricordi del loro doloroso passato. Anche questa è una scelta narrativa che mi è piaciuta molto e che secondo me contribuisce al funzionamento del romanzo. Ascoltare entrambe le voci dei ragazzi e vedere ciascuno di loro con gli occhi dell’altro è interessante e gradevole. Devo dire che ho letto questo secondo scritto della Sicignano con molto piacere: è una lettura scorrevole ma intensa, che sa comunicare emozioni e sentimenti ormai adulti con la freschezza e l’originalità che la contraddistingue.


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