Avrò cura di te – Massimo Gramellini / Chiara Gamberale

Avrò cura di te – Massimo Gramellini / Chiara Gamberale

Titolo: Avrò cura di te

Autori: M. Gramellini, C. Gamberale

Editore: Longanesi

Genere: romanzo

Pagine: 186

Prezzo: 9,50

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Trama

Gioconda è un’insegnante di liceo che è appena stata lasciata dal marito. Leonardo (ironia della sorte) dopo cinque anni di matrimonio mette fino al loro rapporto con una laconica mail in cui le intima di crescere. Distrutta dal dolore, dalla rabbia, ma soprattutto dall’incapacità di capire cosa sia successo, Giò si rintana nella casa che la nonna le ha lasciato nel testamento. Qui, in un cassetto, trova un vecchio biglietto che la nonna Gioconda aveva indirizzato al suo Angelo Custode per ringraziarlo di averle fatto incontrare il suo Vero Amore. Nel tentativo di sfogarsi, si ritrova anche lei a scrivere una lettera al “suo” angelo.

La mattina dopo, incredula, trova la risposta di Filèmone, che la rassicura promettendole che avrà cura di lei. In quella parte dell’Universo invisibile all’uomo, le anime degli Innamorati Eterni si ritrovano e dal loro Chissà Dove vegliano sulle anime terrene che Rafa-El, l’Arcangelo della Cura, affida loro. Inizia così una conversazione epistolare che dura un anno.

Figlia di una famiglia complicata e di un matrimonio fallito, con un padre anaffettivo e una madre che passa la vita a collezionare fidanzati, Giò è cresciuta all’ombra di un amore perfetto, quello dei nonni. Quando incontra Leonardo, è convinta di aver trovato l’uomo con cui ha superato il passato, le storie inutili, l’incapacità di legarsi a qualcuno, ma rovina tutto con un tradimento che sa di fuga.

Mentre Giò si perde nel dolore insopportabile dei sogni infranti, Filèmone le racconta la storia del suo amore terreno, portandola a scoprire e accettare le sue insicurezze, la sua caparbietà nel fuggire davanti alla routine di un sentimento. Solo così potrà accettare gli altri senza volerli cambiare.

Ma è davvero l’Amore Vero quello che ha idealizzato per tanti anni? O è solo un’altra delusione? In un finale dolce quanto inaspettato, Gioconda scoprirà una verità che la aiuterà a gestire un sentimento importante.


Autori

Massimo Gramellini è scrittore, giornalista e conduttore televisivo, oggi vice-direttore de Il Corriere della Sera. Abbandonati gli studi di giurisprudenza, inizia la sua carriera parlando di calcio per Il Corriere dello Sport. Dopodiché passa alla politica, scrivendo per La Stampa e facendosi conoscere per aver raccontato di Mani pulite e della Seconda Repubblica, e per aver lavorato come inviato di guerra a Sarajevo. Nel 2005 diventa vice-direttore de La Stampa e collabora con Fabio Fazio alla fortunata trasmissione Che tempo che fa. Tra i suoi saggi sulla società e la politica italiana e i suoi romanzi, il successo maggiore l’ha ottenuto con Fai bei sogni, il libro più venduto dell’anno 2012, con oltre un milione di copie.

Chiara Gamberale vanta anche lei un passato come conduttrice televisiva e radiofonica, ma inizia la sua carriera di scrittrice giovanissima. Oggi collabora con La Stampa, Vanity Fair e Io donna. Tra i suoi romanzi più venduti troviamo “La zona cieca”, “Le luci nelle case degli altri”, “L’amore quando c’era”, “Per dieci minuti“, “L’isola dell’abbandono”. Negli ultimi anni ogni suo libro scala velocemente le classifiche italiane.


Recensione

Il romanzo epistolare è per sua natura arduo da scrivere , ma soprattutto da leggere. E’ per questo che mi sono accostata ad “Avrò cura di te” con cautela. La lettura di Gramellini, con “Fai bei sogni”, mi aveva piacevolmente sorpresa; quella della Gamberale, con “Per dieci minuti”, mi aveva lasciata perplessa. Devo dire che ho trovato nel romanzo due scritture che non si conciliano a dovere: la Gamberale è più diretta e scarna, arriva veloce al punto limitandosi a descrivere gli eventi, ma non riesce a comunicare empatia: è l’ennesima figura di donna insicura e instabile, incapace di vivere da sola e esitante davanti ai suoi desideri.

Gramellini, al contrario, rallenta la lettura con una introspezione eccessiva di Gioconda, riuscendo però con estrema bravura a riprendere possesso dell’attenzione in passaggi brevi ma intensi in cui racconta la sua vita terrena. Nonostante lo scambio di lettere sia veloce, rischi spesso di perdere il filo del discorso, e allora devi tornare indietro e rileggere il paragrafo, cercando un senso a quello che hai appena letto.

E’ un romanzo impegnativo, dove l’idea dell’Angelo Custode è apprezzabile, ma fatichi a voltare pagina. Il messaggio che i due scrittori vogliono far arrivare è profondo e ben strutturato: il peso che i genitori possono avere sul modo in cui una persona instaura i propri rapporti sentimentali; il desiderio di tutta una vita di superare gli errori commessi dalla famiglia, convincendosi dell’esistenza di un amore perfetto, che paradossalmente rende Gioconda insicura di se stessa e del suo compagno. Giò scambia la normalità dell’amore per una diminuzione dell’amore stesso e dovrà capire che siamo soltanto noi, con i nostri dubbi e le nostre esitazioni a logorare un rapporto.

Gli amori non finiscono col tempo. E se ci lasciano non è perché sono durati troppo, ma perché a un certo punto hanno incontrato il vuoto.

La difficoltà della lettura è ripagata in parte da un finale tenero e assolutamente inaspettato e da un’affermazione che, se può sembrare negativa, in realtà nasconde una piacevole e rassicurante verità.

L’amore vero non esiste, quello reale è solo la somma di tante imperfezioni.


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