Blanky / Sour Candy – Kealan Patrick Burke

Blanky / Sour Candy – Kealan Patrick Burke

Titolo: Blanky – Sour Candy

Autore: Kealan Patrick Burke

Editore: Nua

Genere: horror

Pagine: 250

Prezzo: 17,00

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Trama

BLANKY. Stephen Brannigan ha subito la disgrazia peggiore che possa capitare a un genitore: la perdita della figlioletta Robin, nata da pochi mesi e trovata morta per soffocamento nella sua culla, una mattina come tante. Da quel giorno la sua vita è cambiata: oltre a perdere la bambina, Steve ha perso anche Lexi, sua moglie, che si rifiuta di abitare ancora in quella casa e sostiene di aver bisogno di un periodo per riprendersi. Mentre cerca sollievo nell’alcol e nelle vecchie sit-com, Steve ritrova per caso Blanky, la copertina che la moglie aveva acquistato a uno strano mercatino, da uno strano vecchio, e alla quale tenevano così tanto che era convinto di aver chiesto all’impresa di pompe funebri di seppellirla con la bimba. Era davvero sicuro. Eppure adesso Blanky è lì, a terra, con quei suoi strani disegni ricamati che sembrano osservarlo. Forse il dolore di Steve non è ancora finito. Forse Blanky non ha terminato il suo lavoro ed è tornata indietro per un motivo.

SOUR CANDY. Phil Pendleton ieri era un uomo come tanti: una ex-moglie, una fidanzata che lo adorava e con cui si divertiva parecchio, una vita abbastanza normale. Oggi, Phil ha un ex-fidanzata che lo invita a non farsi più vedere e un ragazzino di forse otto anni, Adam, che tutto il mondo si ostina a dichiarare che sia suo figlio. Nessuno sa che la vita di Phil è cambiata in meno di un’ora e che lui, quel bambino che urla istericamente in pubblico, mangia solo caramelle gommose frizzanti e lo chiama papà, Phil non l’ha mai visto prima. Nessuno sa che la prigione di Phil è un incubo che lo sta debilitando, riducendolo l’ombra di se stesso e facendolo impazzire. E così, Phil arriva all’unica soluzione possibile.


Autore

Kealan Patrick Burke è uno scrittore irlandese che fin da piccolo ha avuto una passione per i racconti horror. Tra i tanti lavori che ha svolto nella sua vita non ha mai smesso di dedicarsi alla scrittura, e oggi ha all’attivo cinque romanzi, più di cento racconti e quattro antologie. Nel 2004 ha vinto il Bram Stoker Award per uno dei suoi libri. “Blanky-Sour Candy” è una raccolta di due racconti che è appena stato tradotto in Italia.


Recensione

Avete voglia di leggere qualcosa di genere horror che non vi porti via troppo tempo, oppure volete fare un tentativo con questo tipo di romanzi? Vi consiglio di sicuro questa raccolta di due racconti brevi di Kealan Patrick Burke. Vi stupirà per la capacità dell’opera di trascinarvi in due mondi assurdi e inquietanti senza fare nessuna fatica. L’autore ha una scrittura scorrevole e fluida, con descrizioni al minimo e pochi dialoghi. Entrambe i racconti seguono il punto di vista del protagonista, permettendo al lettore di provare le sue stesse sensazioni. Mi ha colpito il modo pacato in cui vengono narrate le due storie, come se lo scrittore non cercasse volutamente di creare quella tensione necessaria al genere, che in realtà si genera con estrema naturalezza dagli avvenimenti. Come tutte le storie horror, anche queste si basano su paure ataviche dell’essere umano: qui in particolare la morte dei propri cari e la follia. La bellezza di questa raccolta sta nel saper generare inquietudine e ansia, e di sviluppare una curiosità quasi morbosa di sapere cosa sta accadendo.

I dettagli vengono svelati a tempo debito con estrema bravura, tanto che in entrambe i casi non avevo compreso cosa fosse accaduto in realtà o cosa stesse per accadere. E’ un segno, secondo me, di grande capacità letteraria riuscire a mantenere il dubbio fino alla fine, quando si svelano le verità nascoste. Il primo racconto “Blanky” ci mostra uno dei dolori più ingestibili dell’uomo: la perdita di un figlio. Quando Steve e Lexy trovano la loro bimba di pochi mesi morta soffocata nella sua culla, il loro mondo va in pezzi e la loro unione inizia a sgretolarsi, perché nessuno dei due ha la forza di sostenere l’altro. Ma quello che accade dopo pochi mesi a Steve è una di quelle cose che non ti aspetti neanche dal più macabro film dell’orrore, e il dolore dell’uomo si mischia a irrealtà e follia.

In una sera di pioggia l’ho messa a letto, e quando mi sono svegliato al mattino era morta.

È stato l’inizio della fine del mio mondo.

Quel che sto per raccontare è il resto.

Un semplice oggetto quotidiano sarà al centro della distruzione di una famiglia che, fino alla fine, ti farà credere di essere diversa da come in realtà si presenta agli occhi dei vicini e dei parenti. Il secondo racconto “Sour Candy” è un incubo onirico e spietato, in cui un uomo si ritrova in meno di un’ora a essere al centro di una realtà che non è la sua. Ha un figlio che non ha mai visto, corredato di album fotografici che lui non ha mai scattato, la fidanzata l’ha lasciato e lui non ricorda assolutamente nulla, mentre il resto del mondo ha una visione della sua vita che non corrisponde con la sua.

Sembrava tutto così normale, eppure non lo era. A un certo punto, tra l’incontro con la donna al negozio e il suo arrivo a casa, aveva oltrepassato i confini della realtà.

Distrutto dall’impossibilità di farsi credere da tutti quelli che lo circondano, inizierà a dubitare della sua mente, arrivando a pensare di aver raggiunto uno stato di follia. L’ansia e l’angoscia che derivano dal dubbio si riversano sul lettore, che percepisce queste poche pagine come uno degli incubi peggiori che possano capitare a un uomo. La lettura di questi due racconti è stata tanto veloce quanto piacevole: una scoperta davvero apprezzabile di un autore di cui spero che vengano tradotte altre opere. Consigliato a tutti gli amanti dell’horror e dei racconti onirici, a cui piace leggere storie di fantasmi tenendo la luce accesa.


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