Chocolat Blanc – Francesca V. Capone

Chocolat Blanc – Francesca V. Capone

Titolo: Chocolat Blanc

Autore: Francesca V. Capone

Editore: Independently Published

Genere: romanzo rosa

Pagine: 336

Prezzo: 10,00

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Trama

Quando arriva davanti alla sede della Tricks, la grande azienda di dolciumi, Clio è certa che il colloquio di lavoro con Eros Rigobelli le aprirà la strada verso quel futuro che rincorre dal giorno della sua laurea. La delusione che prova, quando l’affascinante proprietario le rivela il prezzo da pagare per ottenere il posto tanto ambito, dura solo pochi istanti. E’ un compito spiacevole ma è assolutamente in grado di portarlo a termine, dopodiché tornerà alla Tricks vittoriosa, ottenendo finalmente l’ufficio che merita. Deve solo farsi assumere dalla pasticceria più famosa della città, il Chocolat Blanc, e copiare alcune delle sue migliori ricette per passarle a Rigobelli. Semplice, veloce, indolore e soprattutto ben ripagato.

Clio è una donna di ventotto anni sicura di sé, pratica, organizzata e con un unico scopo: la carriera. Da un punto di vista personale è forse esageratamente glaciale: non è mai riuscita a mantenere una relazione sentimentale troppo a lungo, forse addirittura non ha mai davvero amato qualcuno. Farsi assumere al Chocolat Blanc è fin troppo facile: per Miriam, la capo chef e proprietaria, gli affari vanno più che bene e ha bisogno di nuovo personale. La sicurezza di Clio però ha durata breve. In cucina, infatti, il vice chef, che si presenta come Romeo Ventura, un ragazzo poco più giovane di lei e fastidiosamente attraente, risulta essere una delle persone più sgradevoli che abbia mai conosciuto e di certo un pessimo capo. Come se non bastasse, lo Chef Romeo sembra gongolare nel rammentarle che si sono già conosciuti cinque anni prima, in una situazione a dir poco imbarazzante.

La tranquillità di Clio inizia a vacillare e il compito appare più arduo del previsto. Lo chef non perde occasione per rinfacciarle la notte di sesso che hanno vissuto quando lui aveva solo diciannove anni e di come lei sia fuggita senza più farsi sentire. A questo punto è chiaro che il capo si sta vendicando: turni massacranti, richieste assurde e pause negate. Chef Romeo è un dittatore. Dopo pochi giorni di lavoro Clio è a pezzi, così come i suoi piedi. Il rapporto tra i due si fa sempre più complicato, soprattutto quando il ragazzo si rende conto di essere ancora attratto da quella donna che non ha mai dimenticato. Dal canto suo, Clio vacilla tra il disprezzo e una irresistibile attrazione. Ma Eros Rigobelli sta aspettando il suo rapporto e lei ha lavorato così duramente per ottenere quel posto! Non sarà uno stupido pasticcere a impedirle di raggiungere il sogno della sua vita.


Autore

Francesca Valeria Capone è una scrittrice italiana nata nel 1990 a Galatina (Lecce). Durante il liceo si è dedicata alla scrittura amatoriale sul sito internet EFP, per poi avventurarsi nel self-publishing con il primo romanzo “La filosofia di Zorba“. Nel 2019 pubblica il secondo libro “Chocolat Blanc“.


Recensione

Ma ho davvero letto un romanzo rosa? Proprio il genere letterario che di solito non degno di molta attenzione quando entro in una libreria? Il vortice che mi ha risucchiato quando ho aperto la prima pagina di “Chocolat Blanc” si è finalmente fermato (lasciandomi stordita, ma sorridente) e posso affermare che si, era proprio un romance. Quindi accomodatevi bene sul divano quando inizierete a leggerlo, perché una volta conosciuti i due protagonisti vi sarà difficile interrompere la lettura.

La scrittura di questa autrice è travolgente e originale. L’intera vicenda è narrata attraverso due punti di vista, quelli di Miss Clio e di Chef Romeo, i due protagonisti che alternano la narrazione parlando in prima persona, al tempo presente. Una scelta narrativa azzardata, come dico sempre, perché può risultare pericolosa se non la si usa nel modo corretto: e Francesca V. Capone pare sapere il fatto suo. I due narratori si rivolgono direttamente al lettore, in una sorta di sfogo-monologo personale in cui lo coinvolgono con domande e spiegazioni. Per tutto il libro hai la sensazione che stiano parlando proprio con te, il che contribuisce ad aumentare l’attenzione e la curiosità. Ma trovo che la vera forza del romanzo sia la scrittura frizzante, divertente e dall’ironia genuina e trascinante che caratterizza l’intera storia. Il modo comico con cui i protagonisti uniscono la narrazione dei fatti ai loro pensieri rende la lettura scorrevole e spiritosa.

Sto firmando la mia condanna a morte e la realizzazione del sogno di una vita in un colpo solo.

L’ho detto che non mi piace perdere tempo.

Se l’intreccio non è originale, è d’altronde gestito con arguzia e con i giusti tempi, mentre i personaggi, ben costruiti, ti trascinano fin da subito nel tornado che sconvolgerà le loro vite. Oltre a Clio e Romeo, una serie di caratteri minori, strambi e spassosi, fa da spalla all’azione principale. Mi è piaciuta l’impronta eterogenea delle figure create, che introduce anche la famiglia “non convenzionale”, formata dalle due mamme dello Chef Romeo. Uno spunto per sottolineare come l’amore non abbia forma, ma solo sostanza, come lascia intendere la mamma del ragazzo, dichiarando che l’amore è quello che ci fa sentire protetti e felici, di qualunque forma esso sia. Un tema importante, quindi, trattato con tatto e un pizzico di ironia.

L’amore è il grande protagonista del romanzo, ovviamente: un sentimento che Clio non ha mai davvero provato. Troppo occupata nel raggiungimento del suo sogno, convinta che nella vita serva solo impegnarsi e lavorare duramente, è riuscita puntualmente a fuggire da ogni relazione nel momento in cui diveniva troppo impegnativa. Cresciuta in una famiglia difficile, con una madre che li ha abbandonati da piccoli e un padre che ha cresciuto lei e suo fratello gemello senza mai sostenerla nelle sue scelte, Clio non sa cosa significhi avere l’appoggio di persone che ti amano. Sarà dura per lei lasciarsi andare e vivere il momento, godere del presente senza lasciarlo oscurare dai piani per il futuro.

Perché complicarsi l’esistenza alla ricerca di una scintilla che poi ridurrà tutto in cenere?

Se devo trovare un difetto nel libro, ma è il mio personale gusto, credo che le scene erotiche siano eccessive e poco in tono con lo stile del romanzo. O forse, semplicemente, sono più un tipo da “lasciami immaginare, ma non mostrarmi tutto”. Eppure ho avuto la sensazione che creassero un momento di disarmonia con lo stile che l’autrice ha scelto di dare alla storia. Per il resto è un buon racconto ed è stato un piacere inaspettato per me leggerlo; segno evidente che devo prestare maggiore attenzione al genere romance. Lo consiglio a chi vuole passare qualche ora con una storia incantevole, romantica quanto basta e soprattutto divertente.


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