Coraggio – Soren Petrek

Coraggio – Soren Petrek

Titolo: Coraggio

Autore: Soren Petrek

Editore: Nua

Genere: thriller

Pagine: 250

Prezzo: 14,00

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Trama

Francia 1940, Seconda Guerra Mondiale. Madeleine Toche vorrebbe non scendere mai dal treno che la sta riportando a La Ciotat, la cittadina della Provenza dove vive con i suoi genitori. Su quel convoglio, insieme a decine di altre casse, c’è quella che trasporta il corpo del fratello gemello Yves, rimasto ucciso durante un attacco tedesco. Distrutta dal dolore, Madeleine cova una rabbia sorda nei confronti degli invasori, che riesce in parte ad alleviare aiutando la Resistenza a far uscire dalla Francia bambini ebrei ricercati dalle SS.

Due anni dopo, la guerra è ancora nel pieno dei combattimenti e il paese è ormai occupato dai tedeschi; Madeleine si trova a vivere fianco a fianco col nemico. Scoperta da un capitano delle SS, da lungo tempo attratto dalla sua bellezza, la ragazza viene stuprata e minacciata di morte se non collaborerà con il governo nazista. L’odio che prova si trasforma in violenza vendicativa: dopo aver sparato a sangue freddo al capitano, si imbarca su una nave per l’Inghilterra, dove è decisa a trovare un modo per vendicare se stessa e la Francia dai torti subiti. Osservata dal SOE, l’organizzazione britannica per le Operazioni Speciali, viene reclutata e addestrata per essere rispedita nel suo paese come un letale assassino. Una strada per cui occorre coraggio e indifferenza verso la morte, ma che può portarla anche verso la perdita della propria anima.


Autore

Soren Petrek è un avvocato che durante il tempo libero si dedica alla scrittura. Appassionato di tutto quello che riguarda la Seconda Guerra Mondiale, ha esordito con il romanzo storico “Coraggio“, il primo di una serie che vede come protagonista l’agente segreto Madeleine Toche.


Recensione

Le donne, come sicuramente sapete, sono dotate di un maggiore coraggio freddo e solitario rispetto agli uomini.

La dichiarazione del capitano Selwyn Jepson, reclutatore durante la Seconda Guerra Mondiale per il SOE, il centro Operazioni Speciali Britanniche, apre in modo efficace e incisivo questo libro di Soren Petrek, che presenta per la prima volta Madeleine Toche, successiva protagonista di una serie di romanzi. Il capitano Jepson dichiarò durante un’intervista, a guerra finita, che nella sua attività al SOE poté notare come le donne avessero la capacità di divenire agenti segreti spesso più brillanti degli uomini. Questo perché secondo lui l’uomo ha bisogno di avere un compagno; tende a cercare, sul lavoro, la compagnia di altri uomini. La donna invece ha la freddezza e la determinazione adatte a lavorare da sola.

«Capitano, sa perché le donne sono assassine così competenti?»

«No.»

«Perché hanno una rabbia maggiore rispetto agli uomini e sanno come usarla.»

Un agente segreto con una simile attitudine può divenire un killer perfetto. Ed è questo Madeleine Toche? Una fredda assassina? Forse. Ma come la ammonisce il suo istruttore, Berthold Hartman, uccidere è un lavoro che non deve mai diventare un piacere. E’ una linea sottile quella che Madeleine non deve superare e che la terrà sospesa per tutto il romanzo tra l’odio e la soddisfazione nel giustiziare i suoi nemici e la voglia di vivere invece una vita normale. Quello di Madeleine è un personaggio molto complesso che ottiene fin da subito la complicità del lettore; non solo a causa delle ingiustizie e dei soprusi che deve subire assieme alla sua famiglia, ma soprattutto per la forza con la quale si ribella e prende in mano il suo destino, sacrificando la sua vita per il bene del suo paese. Per quanto sia affascinante e avventuroso vederla compiere missioni segrete per conto del governo britannico, diventando una figura forte e determinata, il lettore sente distintamente la gravità della lotta interna della ragazza e spera che, alla fine, Madeleine saprà fermare l’ondata di violenza a cui ha dato inizio.

Quello che rende particolare il romanzo, a parte la vicenda di Madeleine, è la perfetta e veritiera ricostruzione dei fatti storici, che avvince il lettore fin da subito. Petrek ha saputo ricreare in modo efficace e crudo l’atmosfera che si respirava nel paese occupato e tra le fila dell’esercito francese. Oltre ai protagonisti, di pura fantasia, (seppure pare che si sia ispirato per Madeleine alla storia di una partigiana belga che aiutò bambini ebrei a fuggire dal paese) Petrek mette in campo alcune figure storiche reali, dal Primo Ministro inglese Winston Churchill al generale tedesco Rommel, che tanta parte hanno avuto nella guerra. C’è dietro un attento lavoro di studio e documentazione, che rende il romanzo storicamente credibile e ancora più interessante. Molti degli episodi descritti nel libro, anche se romanzati, sono avvenuti davvero, a partire dall’uso da parte del SOE di agenti speciali che avevano l’unico compito di creare il caos nell’organizzazione militare tedesca, tramite sabotaggi e spesso persino assassini di figure chiave naziste. In “Coraggio” Petrek riesce a mostrare in modo vivido e impietoso il clima che serpeggiava tra la popolazione francese, i soprusi subiti, la disperazione, la paura, l’angoscia dei soldati al fronte.

Una volta che hai usato un cadavere nemico per tappare un buco in un muro fatiscente o per nascondertici dietro, inizi ad avere un rapporto interessante con la vita e la morte.

E’ altrettanto veritiero il rapporto conflittuale del generale Rommel e di una parte della Polizia militare tedesca con l’operato delle SS e della Gestapo. Così, mentre descrive le barbarie operate dai nazisti, lo scrittore non si esime dal ricordare che non tutti i tedeschi furono d’accordo con la politica del Furher.

Devo ammettere che nonostante la vicenda scorra velocemente, con uno stile fluido e intrigante, e la storia sia ricca di azione e molto ben costruita, non sono riuscita a sviluppare empatia con i protagonisti. Forse, essendo un thriller, non dovevo aspettarmi che la narrazione fosse incentrata sulle emozioni; eppure a volte ho trovato lo stile di scrittura troppo freddo ed essenziale nel descrivere alcuni rapporti sentimentali. In ogni caso è un buon thriller storico, con un’ambientazione perfetta, colpi di scena continui e avvincenti , che vi terrà col fiato sospeso per tutto il tempo. E’ la storia di una donna che ha saputo prendere in mano la sua vita ormai ridotta in pezzi e ricostruirla con tenacia e freddezza. Una donna che ha saputo esporsi per il bene del suo paese, per la libertà e l’uguaglianza. Un’eroina forte e coraggiosa che non accetta silenziosamente i torti subiti ma usa la sua rabbia per diventare un’arma infallibile contro le ingiustizie che sono state perpetrate durante la guerra.


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