Cuori in trappola – Jennifer Hillier

Cuori in trappola – Jennifer Hillier

Titolo: Cuori in trappola

Autore: Jennifer Hillier

Editore: Fazi

Genere: thriller

Pagine: 327

Prezzo: 18,00


Trama

Georgina Shaw sta per essere scarcerata. Dopo il processo in cui ha testimoniato contro il suo ex ragazzo dei tempi del college, Calvin James, ora conosciuto come lo Strangolatore di Sweetbay, Geo ha pagato per quell’unico errore che le ha rovinato la vita. A sedici anni, quando credeva di essere follemente innamorata, ha assistito all’omicidio della sua migliore amica Angela Wong, strangolata da Calvin e sotterrato nel bosco dietro casa. Per quattordici anni Geo ha mantenuto il silenzio, continuando a vivere come se non fosse mai successo, facendo addirittura carriera, finché il corpo non è stato ritrovato e lei, finalmente, ha potuto liberarsi del peso che portava dentro. Ora che sta per tornare a casa ha intenzione di ricostruirsi una vita, ma il passato non vuole darle pace. Non è ancora rientrata in città e già altri due omicidi mostrano lo stesso modus operandi usato da Calvin, che nel frattempo è fuggito dalla prigione. Si può davvero scappare dal proprio passato? Quante altre verità è disposta a nascondere Geo per poter sopravvivere alla sua coscienza?


Autore

Jennifer Hillier è una scrittrice canadese di thriller psicologici. Già da tempo famosa in America, è arrivata in Italia con il suo ultimo romanzo “Cuori in trappola”.


Recensione

Aggirarsi fra i vari generi, per un lettore, non è mai facile. Il tempo è tiranno, come si suol dire, e ognuno tende a leggere romanzi con cui si sente più affine. Poi ti capita quel libro che ti fa pensare “ma perché non do più spazio a questo tipo di letteratura“? Con “Cuori in trappola” mi è successo proprio questo: il thriller è un genere che ho scoperto da poco e che sto apprezzando sempre più, e questo romanzo si consacra come uno dei più ammalianti che ho letto finora. Non ho trovato un solo difetto: dall’intreccio appassionante, ai personaggi ben curati, fino allo stile dell’autrice, che ritengo eccezionale. Ha una scrittura secca, incisiva; usa spesso frasi brevi e spezzate, che aumentano il senso di tensione e accentuano quello sfondo di tristezza e a volte di brutalità che caratterizza l’intera vicenda.

Si può dire che la storia che è divisa in due parti: la permanenza di Georgina in carcere e quello che accade dopo la sua scarcerazione, quando inizia, tramite una serie di flashback, a ricostruire ciò che è successo quella notte. L’autrice non si preoccupa in nessuna delle due situazioni di edulcorare i fatti: la prigione è dura, quello che accade all’interno è spesso spiacevole; gli omicidi commessi dal killer sono efferati e colpiscono per la semplicità con cui li descrive. Nonostante nella prima parte ci sia meno azione, la tensione è già molto alta e Georgina non è la classica protagonista che attira simpatia. È un personaggio controverso e imperfetto, che ha commesso degli errori ma ne è pienamente consapevole. E per quanto vorresti che riuscisse a rifarsi una vita, fai difficoltà a dimenticare che sia stata capace di partecipare all’omicidio della sua migliore amica e a nasconderlo per quattordici anni.

Avresti risparmiato ai suoi amici il dolore di tutte quelle domande senza risposta. Perché per tutto questo tempo, tu sapevi, Georgina. Tu sapevi. Tu sapevi.

Ne risulta una figura distrutta dal passato ma con una grande voglia di ricostruirsi una vita. La piccola provincia americana nella quale ritorna dopo cinque anni di carcere non è disposta, però, a dimenticare e nel frattempo gli omicidi sono aumentati e sembrano riportare sempre a lei. La sfiducia nei suoi confronti la rende un ospite indesiderato nel quartiere e un soggetto da tenere sotto controllo da parte della polizia.

Il passato ti accompagna sempre, che tu voglia pensarci o meno, che te ne assuma la responsabilità o meno. Lo porti con te perché ti trasforma. Puoi provare a seppellirlo e a fingere che non sia mai accaduto, ma non se ne va. Geo lo sa per esperienza.

Perché le cose sepolte possono tornare, e ritornano.

Dall’altra parte c’è Kaiser Brody, l’eterno migliore amico, quello con cui lei e Angela sono cresciute e che per ironia della sorte è divenuto ispettore di polizia e l’ha arrestata il giorno in cui le ossa di Ang sono state ritrovate. Kai è l’amico fedele che, seppure carico di rabbia, non riesce a vedere Geo in un modo diverso da come faceva quando erano solo tre adolescenti inseparabili. I suoi sentimenti per Georgina non sono mai cambiati e ora che il caso è riaperto il suo tentativo di dimostrare che non è implicata nei nuovi omicidi risulta a volte eccessivo, come se non potesse essere completamente obiettivo.

E’ un ragionamento viziato dai suoi sentimenti, ed è molto pericoloso. Il suo compito non è trovare prove che corrispondano alla teoria. E’ tirar fuori una teoria fondata sulle prove.

E forse, alla fine, Georgina nasconde davvero molte più cose di quelle che ha confessato al processo; cose che potrebbero cambiare la visione dell’intero caso, ma per riportarle a galla deve prima accettare tutte le verità scomode che ha voluto dimenticare per vent’anni, nella speranza di potersi sentire di nuovo normale.

In ogni storia, c’è un eroe e un cattivo.

A volte una sola persona può essere entrambi.

Cuori in trappola” è la storia di un amore tossico, di quelli che cambiano le persone e fanno uscire lati della loro personalità che non sapevano di avere. E’ la storia dei contrasti dell’adolescenza, in una piccola cittadina qualunque, dove l’ingenuità si mescola alla perversione, la semplicità alla femminilità, il sentimento alla morbosità. E’ anche la storia di un cambiamento, raggiunto tramite sofferenza e autoaccettazione. Il tutto supportato da un intreccio incalzante che ti fa trattenere il fiato per tutto il tempo, una narrazione fredda e tagliente che ti porta verso un finale inaspettato e ancora più cupo di quello che ti aspetti. Tutto quello, davvero, che potevo desiderare da un romanzo di questo genere.


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