Dove non esistono gli addii – Marzia Sicignano

Dove non esistono gli addii – Marzia Sicignano

Titolo: Dove non esistono gli addii

Autore: Marzia Sicignano

Editore: Mondadori

Genere: Young Adult

Pagine: 180

Prezzo: 16,00


Trama

Ventiquattro anni, praticamente senza amici, un lavoro in un bar che la tiene occupata tutto il giorno e le impedisce di pensare continuamente, Asia vive vicino a quel mare che ama tanto e dove fuggiva sempre da bambina ogni volta che aveva un problema e il padre andava a cercarla. Solo che ora, quando fugge in spiaggia, quel padre non la trova più, perché è morto quando lei aveva solo quindici anni. L’unica persona che le sia mai veramente piaciuta, l’unica che la capiva, con cui rideva fino allo sfinimento, con cui poteva parlare di tutto, non c’è più e il mondo è tutto grigio. Asia lo ha colorato così; perché tirare su un muro e allontanare tutti, compresa la madre, è più facile che affrontare la vita senza di lui. Le aveva promesso che ci sarebbe sempre stato, che il suo amore per lei sarebbe stato per sempre e invece il per sempre non esiste e tutti i rapporti prima o poi finiscono. Quindi perché darsi tanta pena, per poi soffrire ancora? Più facile smettere di vivere, anche perché un amore perfetto come quello che le ha insegnato il padre non potrà mai trovarlo. Eppure, quando ogni giorno quella strana ragazza si siede allo stesso tavolo del bar, per leggere il suo libro e bere un caffè, Asia non riesce a distogliere lo sguardo da quei capelli biondi e ricci, quel sorriso sincero e quei grandi occhi che da dietro le lenti la guardano dentro e le leggono l’anima.


Autore

Marzia Sicignano ha solo 24 anni, vive a Scafati e studia Lettere Moderne all’università di Salerno. Ha sempre avuto nel suo cassetto il sogno di scrivere. All’inizio postava i suoi versi su Instagram e Facebook, senza nemmeno firmarsi. Quando ha preso coraggio e ha iniziato a pubblicare giornalmente il suo primo racconto, Mondadori l’ha contattata per offrirle un contratto. Il romanzo d’esordio “Io, te e il mare” è stato molto apprezzato nella categoria Young Adult e nel 2019 è uscito il secondo libro “Aria“. Il suo stile, che racchiude versi e prosa, l’ha resa famosa per la immediata fruibilità delle sue parole. Nel 2020 esce, sempre per Mondadori, il nuovo romanzo “Ovunque sia, saremo insieme“, e nel 2021 “Dove non esistono gli addii“.


Recensione

È il terzo romanzo che leggo di Marzia Sicignano e ogni volta mi sorprendo di quanto la sua scrittura vada maturando, da quando a diciannove anni ha pubblicato il suo primo libro. Anche questa volta non mi ha deluso, nonostante io sia di sicuro fuori dal target al quale sono dirette le sue opere. L’ho trovata ulteriormente cresciuta e ormai in grado di dosare le parole in un modo tutto suo, che ti arriva al cuore subito, senza pause e senza incertezze. Quello che mi colpisce ogni volta è la sua capacità di giocare con le parole scegliendole con cura, per comunicare un’emozione: dove altri autori hanno bisogno di un paragrafo per farti sentire qualcosa, a lei basta una frase buttata lì, in mezzo al racconto, e tu provi tutto, e ti perdi nei sentimenti dei suoi protagonisti, nei loro dolori e nelle loro mancanze.

«Quel bacio com’è stato?»

«E’ stato come ricompormi…Ma tanto io resto rotta.»

Questo è il primo romanzo dove la Sicignano non mescola prosa e poesia, come mi ha abituato in “Io, te e il mare” e “Aria“, anche se spesso alcuni passaggi hanno quella vena poetica che caratterizza la sua scrittura, e che mi piace tanto. La narrazione, molto particolare, procede in un alternarsi di presente (costituito dalle pagine del diario che Asia scrive al padre, parlando in prima persona) e passato. E anche questo cambia di continuo, mostrandoci a volte Asia ragazzina, quindici anni prima, felice con il padre, e poi solo dieci anni prima, con la malattia alla porta, l’ospedale, la consapevolezza, il dolore. Il tutto raccontato da un narratore esterno attraverso i cui occhi seguiamo Asia nel suo personale inferno. Anche in questo romanzo, come in alcuni di quelli precedenti, c’è un malessere di fondo dovuto a una grave perdita. Quando Asia ha perso il padre, figura principale all’interno della sua famiglia, suo confidente e grande amore, si è sentita così persa, così delusa da tutto quello in cui credeva, che ha deciso di chiudersi in se stessa e lasciare tutti fuori, compresa quella madre che sta soffrendo come lei, ma dalla quale non vuole aiuto.

Mi fisso sulle cose, ho sempre lo sguardo assorto e vuoto, dice. Sono abbastanza intelligente da capire che non è normale, ma sono anche abbastanza pigra da non volermene preoccupare.

L’idea che Asia aveva costruito dei rapporti affettivi e dell’amore in generale, quella convinzione che tutto sia per sempre, si sgretola nello scontro con la morte, che mette in dubbio anche le parole del padre, e Asia perde qualunque capacità di credere ancora in un legame.

«A me piacerai sempre, lo sai? E poi ti consolerò sempre. Verrò a cercarti, non importa quante volte scapperai.»

E così Asia scappa. Da tutti, da se stessa, dagli amici, dal mondo intero. Smette di parlare del padre, se non attraverso le lettere che la psicologa la costringe a scrivere. Crede che il silenzio, l’immobilità, possano tenere la figura del padre intatta nel tempo, circondata da quell’alone di perfezione che ha sempre avuto ai suoi occhi. Vivere vorrebbe dire sottoporsi ad altri rischi, ad altre perdite: amare ancora significherebbe soffrire per una nuova perdita. Eppure quando conosce Claudia, qualcosa in lei le impedisce di fuggire del tutto. Emozioni mai provate prima si affacciano con prepotenza e la tengono in bilico tra l’annullarsi e il respirare di nuovo.

C’è una piccola parte di te che scappa per essere cercata, Asia. Che chiude la porta perché la spalanchino a calci. Che si chiude in se stessa per avere l’opportunità di aprirsi.

Piano piano, grazie al rapporto con Claudia, ma soprattutto a causa di una verità che per troppi anni le è stata nascosta, Asia dovrà capire che l’amore non è bianco o nero, ma ci sono tante sfumature; è possibile sbagliare, perdere convinzione, avere paura, dubitare. L’amore non può essere perfetto e non deve sempre essere per sempre. Quando il concetto idilliaco di amore che aveva costruito a fianco del padre inizia a vacillare, Asia comprenderà che vivere significa tentare, godere dei momenti felici anche se arriveranno quelli tristi, rischiare di sbagliare e di farsi male.

Asia, le persone che vivono sbagliano. L’amore non cura, l’amore non salva, l’amore non è perfetto, l’amore non si prende cura soltanto, l’amore spaventa, e quando sei pieno di paure rimangono solo quelle.

E’ stato un viaggio profondo e toccante, come sempre, nell’animo di questa ragazza che deve imparare a vivere di nuovo, accettando tutti i pericoli insiti in ogni relazione. Io ho sofferto con lei, ho sentito la sua paura, la tenerezza di questo nuovo rapporto con un’altra donna, l’unicità del primo amore, i nuovi dolori. Ma ho accettato tutto con gioia, perché se è vero che

non esiste un mondo dove non esistono gli addii, non esiste una vita dove non esiste il dolore, non esiste amore che non ti faccia anche soffrire

è anche vero che non esiste amore per cui non valga la pena di rischiare.


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