I ricordi non fanno rumore (vol. 2). La perfezione dell’amore – Carmen Laterza

I ricordi non fanno rumore (vol. 2). La perfezione dell’amore – Carmen Laterza

Titolo: I ricordi non fanno rumore Vol. 2. La perfezione dell’amore

Autore: Carmen Laterza

Editore: self publishing

Genere: romanzo storico

Pagine: 342

Prezzo: 15,90

ACQUISTA SU AMAZON


Trama

Sono passati dieci anni da quando la zia Augusta ha deciso improvvisamente di mandare via Bianca dalla cascina di Garivalda. Il lavoro che le ha trovato come cameriera presso la signora Dora, a Pavia, non è poi così male, anzi, la signora è una persona affettuosa e comprensiva, rimasta vedova e senza figli troppo presto, che prende a ben volere la ragazza e cerca di darle un minimo di educazione scolastica. Anche se le decisioni altrui hanno sempre sconvolto la sua vita, Bianca per la prima volta è serena e soddisfatta del lavoro. Ma c’è sempre quell’aspetto irrisolto che la perseguita nei momenti bui: la mamma Giovanna, da quando l’ha lasciata dalla zia ed è tornata a Milano, non si è più fatta sentire, nonostante la promessa che sarebbe tornata a prenderla. Dieci anni senza nemmeno una lettera. L’abbandono dell’unica persona che davvero amava è troppo cocente per Bianca, che non riesce a darsi pace.

Eppure qualcosa di buono accade anche nella sua vita: un incontro fortuito a Pavia le restituirà due vecchie amiche che credeva di aver perso, e una parte della sua infanzia. E quel giovanotto che lavora al mercato, e che le fa discretamente la corte, sembra essere un raggio di sole in una vita fin troppo grigia. Ma è l’Italia della ricostruzione, del dopoguerra, il paese è povero e molti italiani sono costretti a emigrare per trovare fortuna oltre i confini. La Svizzera è a un passo dalla tristezza italiana e promette una vita migliore, così Bianca e il suo Arturo si lasceranno incantare e si tufferanno in una nuova avventura, forse con troppa leggerezza.


Autore

Carmen Laterza è una scrittrice indipendente italiana, ghostwriter ed editor. Da anni gestisce il blog Libroza, dedicato alla scrittura creativa e al self publishing. Dopo “L’amore conta” e “Alice non lo sa“, inizia una saga familiare incentrata sulla protagonista Bianca I ricordi non fanno rumore, vol. 1” e “I ricordi non fanno rumore, vol. 2. La perfezione dell’amore” e “I ricordi non fanno rumore, vol. 3 La perfezione del destino“. Dal 2022 parte invece la collana “Donne Intrepide“, una serie di volumi dedicati a personaggi femminili più o meno noti, che si sono distinti nella Storia. “L’ultima spiaggia” è il suo nuovo romanzo storico, ispirato a un evento realmente accaduto.


Recensione

Ho atteso questo secondo capitolo della saga familiare italiana di Carmen Laterza con ansia e trepidazione, e posso dire di non essere stata delusa. La storia di Bianca, ancora una volta, ti trascina in un’Italia difficile, travagliata ma piena di speranza, povera ma con tanta voglia di ricostruirsi. Di nuovo, la scrittura di Carmen Laterza è scorrevole e fluida, a volte quasi poetica, quando indaga le emozioni più intime della protagonista. L’ambientazione è come sempre affascinante e descritta con estrema bravura: dalle campagne italiane alle città del nord, fino alla vicina Svizzera, l’autrice riesce a creare uno sfondo vivido e ben costruito, sia dal punto di vista storico che paesaggistico. I personaggi, che erano già ben delineati, sono qui ancora più corposi; la loro crescita è palpabile e accompagna una narrazione già di per sé interessante.

Se nel primo volume il fulcro del romanzo era la guerra e tutto quello che ne è derivato per il nostro paese e per i protagonisti, qui abbiamo l’Italia del dopoguerra, quella della ricostruzione. C’è tanta voglia di riprendersi, di tornare a una vita normale, ma il lavoro è poco, le condizioni economiche del paese sono precarie e nonostante la tristezza che comporta, tanti sono gli italiani che scelgono di avventurarsi oltre il confine svizzero, che sembra offrire più opportunità. Nella Svizzera del dopoguerra c’è molta richiesta di lavoro pesante, quello che i locali non vogliono accettare, e così la comunità italiana cresce, insediandosi stabilmente, spesso in situazioni precarie ma pur sempre migliori di quelle che hanno lasciato nelle loro cittadine d’origine.

Qualsiasi strada comincia con un passo, anche modesto.

La scrittrice ha fatto un buon lavoro nel ripercorrere le difficoltà dei nostri emigrati, che fin dall’inizio furono visti con astio dagli svizzeri, e vissero per lungo tempo isolati dalla società, accusati di rubare il lavoro ai locali. In questo secondo capitolo Bianca è cresciuta, tra dolori e delusioni; dieci anni in cui ha continuato a vivere di ricordi: la mamma tanto amata, quel padre eroe di guerra che non ha mai conosciuto. Quando tutte le verità in cui credeva le crollano addosso, Bianca deve fare i conti con la disillusione, con un passato inventato dalla madre, un segreto nascosto per così tanto tempo che la ragazza non sa come perdonare Giovanna.

Non riusciva a definire precisamente da che punto della sua infanzia, prima e dopo quali eventi, avrebbe dovuto ridisegnare tutto.

Bianca dovrà decidere se la scelta della madre sia comprensibile: alcune verità dolorose vanno rivelate subito, oppure è preferibile crescere nell’illusione, finché non si è abbastanza adulti da poterle accettare e gestire? La grande fortuna della ragazza è stata quella di ritrovare, per un caso della vita, due delle persone che più ha amato da bambina, e potersi concedere finalmente, dopo tanto tempo, di sentirsi parte di una famiglia.

Aveva trovato il modo di opporsi, per una volta, alla deriva degli affetti, alle scelte dettate dalla ragione; poteva, per una volta, combinare i casi della vita per renderla, finalmente, meno faticosa.

Le emozioni, in questo secondo capitolo, sono forti e potenti: l’amore, finalmente, che arriva improvviso e dolce; una nuova famiglia tutta sua, una nuova vita per cui ha fatto tanti sacrifici, un dolore immenso che le toglierà la forza di vivere, la consapevolezza che per sopravvivere deve rendersi indipendente, come le hanno insegnato la signorina Elvira e la signora Dora. Bianca ha ancora tanto da raccontarci, ancora tanti segreti che le offuscano i ricordi e che non riesce a dissipare, ma che la tengono ancorata al passato. Perché la zia l’ha cacciata improvvisamente da Garivalda? Perché la mamma non è mai tornata a prenderla? Ho sofferto con lei in queste pagine e ho gioito delle piccole conquiste, seguendo la storia di questi dieci anni come se conoscessi davvero Bianca. Il finale mi ha lasciato con un senso di smarrimento, tensione e curiosità per cui spero di poter leggere presto il prossimo volume. È stata una lettura come sempre piacevole e affascinante che mi ha portata ancora una volta all’interno di una famiglia segnata dalla guerra e dalle vicissitudini, ma che trova ogni volta la forza di rialzare la testa.