Il diario di Jane Somers – Doris Lessing

Il diario di Jane Somers – Doris Lessing

Titolo: Il diario di Jane Somers

Autore: Doris Lessing

Genere: romanzo

Editore: Feltrinelli

Pagine: 254

Prezzo: 9,50

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Trama

Siamo nella Londra degli anni ’70. Janna è una cinquantenne di successo: bella, elegante, alla moda, estremamente organizzata ed eccellente nel suo lavoro. La sua vita privata, al contrario, è un disastro. Il marito è morto di cancro da pochi anni, seguito dalla madre, e Janna ha chiuso ogni rapporto col mondo esterno, dedicandosi totalmente alla rivista per cui lavora. In questo modo spera di sopprimere il rimorso per non aver voluto davvero essere d’aiuto durante le due malattie.

Nella sua asettica routine entra di prepotenza una vicina vecchia e scostante con la quale si scontra in farmacia. Maudie Fowler è povera e certamente poco amichevole, tanto da rifiutare persino gli aiuti della Pubblica Assistenza. Nonostante il ribrezzo per le misere e malsane condizioni di vita dell’anziana signora, Janna si trova invischiata in un rapporto che il più delle volte la ripugna. È la sua vita, così pulita e perfetta, contro quella di Mrs Fowler, indigente, sporca, insalubre.

A poco a poco la rabbia che prova nei confronti di questa donna scostante e burbera si trasforma in affetto e Janna non può più fare a meno di andare a trovarla quasi ogni giorno dopo il lavoro. Le disinfetta casa, si occupa di fare provviste, cerca di tenere pulita Maudie senza che questa ne sia troppo imbarazzata. Dal canto suo, quando non è chiusa nella sua rabbia, Maudie le racconta una vita di miserie e brevi momenti di felicità.

Col passare dei mesi l’anziana signora, sola da anni, abbandonata dai parenti, si aggrappa a Janna combattendo contro il suo orgoglio, contenta di essere stata finalmente notata da qualcuno. Le due donne vivono una simbiosi ricca di affetto e frustrazione, dalla quale sarà Janna a trarre i maggiori benefici. Riuscirà infatti a capire se stessa, ad accettare che ci sia qualcosa oltre la carriera per cui valga la pena vivere e soprattutto ad accettare il passare del tempo e la vecchiaia che tanto la spaventava. Sfortunatamente, il destino è a volte crudele e il tempo non risparmia nessuno. Maudie ha novantadue anni e un cancro allo stomaco.

La solitudine, la capacità di star soli, questa gran dote, dipende dalla salute, o da una approssimazione della salute.

Ma che succede quando una persona come lei si rifiuta di morire?


Autore

Doris May Lessing (1919/2013) è stata una delle voci principali della letteratura britannica del XX secolo, Premio Nobel per la letteratura. Da una infanzia difficile e infelice, con una madre incapace di affetto, è sorta una donna indipendente e socialmente impegnata, le cui opere rispecchiano i vari momenti della sua vita. Dopo un inizio incentrato sul fallimento delle politiche coloniali britanniche in Africa, a causa del quale viene espulsa dal paese, la Lessing prosegue attraverso il comunismo, le opere di riflessione femminista, i romanzi di fantascienza e i racconti sul misticismo islamico. Tra le opere che l’hanno resa famosa si ricordano “Se gioventù sapesse”, “Racconti africani”, “L’altra donna”, “Il diario di Jane Somers”, “Un matrimonio per bene” e “Amare, ancora“.


Recensione

“Il diario di Jane Somers” è tra le pagine più alte della letteratura inglese moderna. La capacità della Lessing di analizzare l’uomo (la situazione della donna in particolare) e la società in cui vive è ineguagliabile. Il suo spirito critico, così tagliente, incisivo, non risparmia nemmeno se stessa. È una scrittura veloce, fatta di frasi brevi e pungenti. È una narrazione in prima persona che ci mostra un diario personale dove i fatti vengono affiancati dai pensieri di Janna, in un discorso unico e incalzante, come se avesse scritto di getto ricordi e riflessioni, rivolgendosi più a se stessa che al lettore.

È un flusso a volte inarrestabile, come un fiume in piena che sta per straripare. Il modo in cui racconta se stessa e gli altri è impietoso e distaccato, freddamente critico. Ma le serve per indagare l’incapacità dell’essere umano di affrontare la vecchiaia. Gli anziani costituiscono una fascia sociale silenziosa invisibile, ma non sono loro a sparire, siamo noi a non volerli notare. È più facile voltarsi dall’altra parte e non vedere le loro condizioni misere, piuttosto che accettare che un giorno toccherà a noi.

La stessa critica graffiante è diretta alla Pubblica Assistenza del paese, che negli anni 70-80 si arrogava il diritto di decidere quale anziano aveste necessità di Pasti a Rotella o degli aiuti domestici, e per quale invece non valesse più la pena sprecare denaro.

Ma lo spirito di sopravvivenza dell’essere umano è forte: Maudie ha convissuto col dolore e la solitudine per tutta la vita e non ha intenzione di cedere proprio ora. Per questo rifiuta ogni aiuto, è determinata a restare autosufficiente, quasi a voler negare il processo di invecchiamento e ingannare la morte.

È duro morire, il corpo non vuole cedere. È una specie di lotta, di battaglia.

Forse è una lettura complessa, ma riesce a comunicare lo smarrimento e la rabbia di Mrs Fowler verso una società che l’ha abbandonata. Quello che sembrava solo un diario di una donna qualunque risulta invece lo spaccato di una società che la scrittrice è impareggiabile nel descrivere, sullo sfondo di una autoanalisi impietosa che rende l’opera un capolavoro. L’intensità e la tristezza della storia ti accompagnano fino all’epilogo.

E se vi aspettate un lieto fine, un riscatto personale, rimarrete delusi: l’amarezza e l’angoscia che avete provato resteranno con voi unendosi però alla consapevolezza di aver compreso qualcosa di importante sull’uomo e su un periodo storico abbastanza lontano da non essere ricordato. Assolutamente consigliato.


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