Il dollaro d’argento – Marco Oddenino

Il dollaro d’argento – Marco Oddenino

Titolo: Il dollaro d’argento

Autore: Marco Oddenino

Editore: Land Editore

Genere: horror

Pagine: 216

Prezzo: 15,90

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Trama

1. IL DOLLARO D’ARGENTO. Quando Samuel Thinkmayer si presenta a casa dei Bushnate per acquistare l’auto che hanno messo in vendita, non riesce a credere che sarà così facile estorcere loro un prezzo irrisorio. I due fratelli Bushnate e la madre, infatti, dopo aver perso il fratello maggiore e il padre in due tragici incidenti, sono convinti che la macchina sia maledetta e non vedono l’ora di liberarsene. Approfittando della follia superstiziosa della famiglia, Samuel offre loro la metà di quello che chiedono, ma in realtà ha già perso interesse per l’auto. Quello che vuole davvero è tornare a casa con in tasca l’antico dollaro d’argento che ha trovato incastrato sotto il sedile del guidatore e che ha trafugato di nascosto. Secondo Samuel vale una fortuna. E al diavolo l’auto. Quello che non sa, mentre rientra a casa, è la storia dei numerosi cambi di proprietario che la moneta ha subito nei secoli, prima di arrivare nelle sue mani. Perché come ha creduto fin dall’inizio, la macchina non era davvero maledetta.

2. LUMACHE. Cliff West è un tipo tranquillo, vive una vita metodica e serena e non è mai stato incline a reazioni eccessive o violente. Così, la mattina in cui arriva al lavoro in ritardo, per la prima volta in quindici anni, per colpa di due automobilisti troppo lenti, si sorprende di quanto la cosa lo abbia destabilizzato. Quello a cui non riesce a credere, la mattina dopo, è che pur essendo uscito in anticipo, si ritrova davanti le stesse due “lumache” che gli costano un secondo ritardo e un grave ammonimento da parte del suo odioso superiore. Magari, domani proverà a cambiare strada.

3. GIORNO DI RACCOLTA. Salvatore Barone si sveglia il giorno del suo settantesimo compleanno cercando di non far notare alla sua famiglia quanto detesti le feste a sorpresa. Ma sono tutti così eccitati che non vuole deluderli. Dopo la torta arriva finalmente il momento commovente dei saluti. Sal sta infatti per partire per un viaggio, una sorta di pensionamento speciale che la nuova società ha organizzato per i suoi anziani.


Autore

Marco Oddenino è uno scrittore torinese del 1977. Appassionato da sempre di libri e fumetti, ha come maestri Stephen King, Edgar Allan Poe, Lovecraft e Richard Matheson. “Il dollaro d’argento” è il suo romanzo d’esordio, una raccolta horror di racconti brevi.


Recensione

Per apprezzare il genere horror bisogna non aver paura di avere paura. E’ quando aspetti di essere solo in casa, sprofondi nella poltrona e spegni tutte le luci, che puoi essere considerato un folle amante del romanzo del terrore. Posso capire che non sia adatto a tutti i lettori, ma accettate un consiglio: se siete sempre stati curiosi di provarlo, ma non ne avete mai avuto il coraggio, il libro di Marco Oddenino è perfetto. Si tratta di una raccolta di racconti, uno lungo e due brevi, che vi trascinerà in tre storie completamente diverse, ma tutte ugualmente inquietanti. Lo stile di scrittura è fluido e scorrevole; cruento quel tanto che basta a creare la giusta tensione nel lettore senza dover allungare troppo la narrazione. A volte bastano poche frasi ben scritte per evocare la giusta apprensione.

Non mi piace fare paragoni tra scrittori, ma ho ritrovato molte atmosfere tipiche dei romanzi di Stephen King e alcune scelte narrative che ho visto usare da pochi autori come lui. Ho apprezzato in particolar modo la decisione di anticipare eventi drammatici come omicidi, morti improvvise o incidenti. Per quanto possa sembrare strano, invece di smorzare la tensione, questo espediente narrativo crea ancora più ansia, perché passi le pagine successive ad aspettare col cuore in gola di scoprire in quale modo si verificherà l’evento.

Uscì di casa fischiettando, senza sapere che non ci avrebbe più fatto ritorno.

Alcuni riferimenti a quello che di certo è stato uno dei suoi ispiratori, mi hanno fatto sorridere (la Plymouth Fury del 58 di cui parla nel primo racconto è il modello usato da King nel suo “Christine”). Oddenino ha una scrittura brillante, cupa, asciutta e tagliente. Sa perfettamente quali emozioni vuole suscitare e sa anche come farlo. Riuscire a delineare nel breve spazio di un racconto personaggi tondi e concreti non è cosa da poco; si rischia di non lasciare traccia nel lettore. Al contrario, nei tre racconti troviamo una serie di protagonisti ben caratterizzati. Non posso dire che si facciano amare o odiare, non è questo il sentimento più forte che ti lega a loro: di solito, quando sono ben costruiti, provi un’immediata paura per loro, o di loro.

Nel primo racconto, “Il dollaro d’argento”, che ho trovato affascinante e scritto con molto talento, ho amato in modo particolare la scelta narrativa di cambiare di continuo lo sfondo temporale, raccontando la storia al contrario, partendo cioè dall’ultimo ritrovamento della moneta maledetta nel 2012 e risalendo poi indietro ai suoi precedenti possessori. Raccontare la storia seguendo una linea retta sarebbe stato più semplice, ma non avrebbe creato la stessa tensione. Nel secondo racconto, “Lumache”, la narrazione si divide nei cinque giorni lavorativi di una qualunque settimana, senza dilungarsi in descrizioni inutili, ma mostrando chiaramente il cambiamento di personalità del protagonista, messo davanti a un fatto inspiegabile e surreale che gli sta rovinando la vita. Nel terzo racconto, “Giorno di raccolta”, la storia dell’anziano Salvatore Barone ci mostra, in un futuro forse distopico, un metodo sconvolgente e macabro con cui la società ha risolto il problema del sovraffollamento e dell’inquinamento del pianeta.

Non vi aspettate dunque mostri e strane creature pronte a saltar fuori da un antro buio per attaccarvi. Aspettatevi invece tre racconti in cui la vita normale di una persona viene sconvolta da eventi assolutamente comuni, che prendono una piega macabra e surreale. E’ una lettura piacevolissima (anche se piacevole non è forse l’aggettivo adatto a un libro del terrore) e sono felice di aver scoperto uno scrittore che con questi tre semplici racconti si presenta come una promessa del genere horror italiano. Mi auguro di avere presto la possibilità di leggere una nuova opera perché confido che potrà stupirci con altre storie ugualmente tetre e agghiaccianti.


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