Il Re del Grano e la Regina della Primavera – Naomi Mitchison

Il Re del Grano e la Regina della Primavera – Naomi Mitchison

Titolo: Il Re del Grano e la Regina della Primavera

Autore: Naomi Mitchison

Editore: Fazi

Genere: fantasy storico

Pagine: 790

Prezzo: 19,00

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Trama

Nel regno immaginario di Marob, sulla costa del Mar Nero, una giovane maga di nome Erif Der è costretta a sposare il potente rivale politico del padre, Tarrik, il Re del Grano e Capo di Marob, diventando così la Regina della Primavera. Il suo compito sarà proteggere l’avvicendarsi delle stagioni e la fertilità della terra. Erif, suo malgrado una pedina al centro dei giochi di potere tra il padre e il marito, dovrebbe condizionare il consorte attraverso la magia; i suoi poteri, però, non sortiscono gli effetti sperati perché il Re del Grano, dopo aver salvato da un naufragio un filosofo greco di nome Sfero, che inizia a condividere con lui il suo sapere, diventa immune agli incantesimi e decide di recarsi in Grecia di persona per approfondire le sue conoscenze di filosofia e politica. Anche Erif, dal canto suo, si dovrà imbarcare in un lungo viaggio per mare, che la porterà nella battagliera Sparta, dove il re Cleomene III vuole provare a cambiare le cose, e poi nell’Egitto opulento e pieno di piaceri: un’avventura complessa che la aiuterà a comprendere più a fondo il suo ruolo di Regina della Primavera, ampliare i suoi orizzonti e sfidare le norme precostituite.


Autore

Naomi Mitchison (1897-1999) è stata poetessa e scrittrice britannica. Durante la sua vita viaggiò in tutto il mondo e fu molto attiva nella difesa dei diritti civili, battendosi in favore della liberazione sessuale e dell’aborto. Fu intima amica di J.R.R. Tolkien, tanto da essere tra i primi ad aver letto la bozza de “Lo hobbit“. La sua produzione letteraria è passata attraverso il romanzo storico, tra cui “Il Re del Grano e la Regina della Primavera“, il fantasy, tra cui “Il viaggio di Halla“, la fantascienza e la poesia. Alcuni suoi libri sono stati portati in Italia solo a partire dal 2020.


Recensione

Quando ho saputo che stava arrivando in Italia un’altra opera di Naomi Mitchison, dopo il successo di “Il viaggio di Halla“, mi sono incuriosita subito, soprattutto perché il libro si presentava come un fantasy storico. Sono d’obbligo alcune precisazioni, prima che io inizi a parlarvi del libro. Prima di tutto, il lato fantasy del romanzo è assolutamente secondario rispetto allo svolgimento della trama: “Il Re del Grano e la Regina della Primavera” è molto più un romanzo storico, e molto meno un fantasy epico, come invece potete aspettarvi. In secondo luogo, occorre tenere a mente che questo libro fu scritto nel 1931 e pubblicato solo molti anni più tardi. Gli amanti della narrativa fantastica hanno già capito cosa significa: la scrittura è ben lontana dai romanzi fantasy contemporanei, molto più veloci, ricchi di azioni e adrenalinici. Questo volume della Mitchison è figlio del suo tempo e parte da un lavoro di ricostruzione storica che la stessa autrice ammette essere stato notevole e laborioso. La fantasia è infatti fusa indissolubilmente con la realtà storica, tanto che alcuni personaggi (come sovrani e filosofi) sono realmente esistiti.

Questo ha comportato la necessità di rispettare le tradizioni, lo stile di vita, il pensiero dei popoli che vengono presentati, mentre Erif Der e Tarrik, i sovrani di Marob, viaggiano attraverso la Grecia e poi l’Egitto. La Mitchison si prende tutto il tempo necessario per dipingere un quadro minuzioso, dagli indumenti al paesaggio, dalle abitudini di vita all’arte, alle tradizioni dei popoli, alle battaglie. Anche la parte politica è fondamentale in questa storia, e le vicende che riguardano Sparta e l’Egitto sono perfettamente ricostruite e occupano una parte notevole del libro. Forse questo lavoro così meticoloso ha finito per far prevalere il contorno sulla storia personale dei protagonisti, che pure inizia in modo interessante: Erif Der è una strega, capace di ammaliare le persone e costringerle a fare quello che lei vuole. Tarrik è il Re del Grano, signore del regno di Marob (di pura fantasia), che dovrebbe trovarsi sulle coste del Mar Nero. Il padre di Erif la costringe a stregare Tarrik per farsi sposare, divenire la regina della Primavera e poi ucciderlo, in modo da prendere il potere su Marob. Avviene però l’impensabile: Tarrik è già infatuato di lei e piano piano anche la ragazza passa dalla parte del marito, opponendosi al padre.

La loro vita come sovrani e detentori di magia (sono infatti in grado di controllare i raccolti dell’intero paese, per renderli sempre propizi) viene destabilizzata dall’arrivo di un filosofo, che li porta su una strada tortuosa e pericolosa di scoperta di se stessi e delle verità della vita. I due giovani si trovano così ad allontanarsi da Marob per raggiungere la Grecia, alla ricerca della bellezza e della perfezione. Troveranno invece una serie di difficoltà, che li allontanerà per poi ricongiungerli. Da un punto di vista prettamente storico, quindi, niente da dire sul lavoro dell’autrice, che per l’epoca ha saputo creare una ricostruzione fedele e interessante dei popoli. Quello che ho trovato difficoltoso nella lettura, una volta appurato che si trattava di un romanzo storico, è stato lo stile di scrittura, che si dilunga così tanto sui particolari da creare poca attrazione per le vicende personali. I personaggi sono tanti e poco caratterizzati (al di fuori forse di Berris, fratello maggiore di Erif Der), e questo porta il lettore a non entrare in sintonia con loro, o quantomeno a non provare empatia. Vi consiglio quindi di leggerlo ben consapevoli di non avere davanti una lettura scorrevole e semplice, bensì un ottimo lavoro storico, che ci riporta alla luce due popolazioni che ancora oggi affascinano, quella greca e quella egizia. Solo in questo modo potrete apprezzare l’intento della Mitchison e godere di quello che appare un ottimo trattato storico.


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