La corte di nebbia e furia – Sarah J. Maas

La corte di nebbia e furia – Sarah J. Maas

Titolo: La corte di nebbia e furia

Autore: Sarah J. Maas

Editore: Mondadori

Genere: fantasy

Pagine: 622

Prezzo: 17,90

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Trama

Dopo essersi sottratta al giogo di Amarantha e averla sconfitta, Feyre può finalmente ritornare alla Corte di Primavera. Per riuscirci, però, ha dovuto pagare un prezzo altissimo. Il dolore, il senso di colpa e la rabbia per le azioni terribili che è stata costretta a commettere per liberare se stessa e Tamlin, e salvare il suo popolo, infatti, la stanno mangiando viva, pezzetto dopo pezzetto. E forse nemmeno l’eternità appena conquistata sarà lunga a sufficienza per ricomporla. Qualcosa in lei si è incrinato in modo irreversibile, tanto che ormai non si riconosce più. Non si sente più la stessa Feyre che, un anno prima, aveva fatto il suo ingresso nella Corte di Primavera. E forse non è nemmeno più la stessa Feyre di cui si è innamorato Tamlin. Tanto che l’arrivo improvviso e molto teatrale di Rhysand alla corte per reclamare la soddisfazione del loro patto – secondo il quale Feyre dovrà passare con lui una settimana al mese nella misteriosa Corte della Notte, luogo di montagne e oscurità, stelle e morte – è per lei quasi un sollievo. Ma mentre Feyre cerca di barcamenarsi nel fitto intrico di strategie politiche, potere e passioni contrastanti, un male ancora più pericoloso di quello appena sconfitto incombe su Prythian. E forse la chiave per fermarlo potrebbe essere proprio lei, a patto che riesca a sfruttare a pieno i poteri che ha ricevuto in dono quando è stata trasformata in una creatura immortale, a guarire la sua anima ferita e a decidere così che direzione dare al proprio futuro e a quello di un mondo spaccato in due.


Autore

Sarah J. Maas è una scrittrice statunitense che ha iniziato a soli sedici anni a pubblicare online episodi di quello che poi diverrà “Il trono di ghiaccio“, una saga fantasy per ragazzi pubblicata da Bloomsbury che comprende 7 romanzi. Successivamente esce la trilogia iniziata con “La corte di rose e spine” che prosegue con “La corte di nebbia e furia” e “La corte di ali e rovina“, per poi continuare con “La corte di fiamme e argento”, i cui protagonisti sono i personaggi secondari dei primi tre libri. Tutti i volumi hanno riscosso un successo enorme. Gli ultimi lavori sono invece i romanzi della saga “Crescent City” composta da “La casa di terra e sangue” e “La casa di cielo e aria“. La Maas è oggi una delle scrittrici fantasy più amate dai lettori di tutto il mondo.


Recensione

Parlare del secondo volume di questa saga è un’impresa ardua, perché ci sono tante cose che vorrei approfondire ma ogni frase potrebbe rivelarvi un elemento della trama. Quindi cercherò di restare in superficie, parlando innanzitutto della scrittura. Mi è sembrato che sia migliorata in questo secondo capitolo: più sicura, più scorrevole, più ombrosa; anche se c’è meno azione rispetto a “La corte di rose e spine“, per lo meno nella prima metà del libro, la lettura è comunque fluida e carica di tensione e di aspettative, e per me è stata una di quelle storie che non puoi mettere giù finché non vedi l’ultima pagina. Forse perché è il libro di mezzo, forse perché l’autrice aveva la necessità di introdurre nuovi personaggi che credo saranno centrali nei prossimi volumi, la Maas si prende il suo tempo per mostrarci un’altra ambientazione. Dopo essere stata alla Corte di Primavera, dove ha conosciuto Tamlin, Feyre è costretta dal patto che la lega a Rhys a soggiornare alla Corte della Notte, che tutti conoscono per la violenza e l’oscurità che la caratterizza, dovuta principalmente al suo Signore Supremo. Ma quando si accorge che tutto è molto diverso da come se l’aspettava e che anche lì c’è stato dolore, attesa, sacrificio, Feyre dovrà rivedere tutte le sue certezze.

Questo è un libro di cambiamenti: di alleanze, di fiducia, di sentimenti, di amicizie. Da quando ha messo fine alla maledizione di Amarantha ed è stata trasformata in una Fae la ragazza è spezzata: per quanto sia felice di aver restituito la libertà al regno, non riesce ad accettare il sacrificio che le è costato; la sua scelta la sta divorando, riducendola a nulla.

Il mio petto era una ferita aperta, spalancata. Chissà se sarei morta, se lo spirito di una persona poteva morire dissanguato.

Il rapporto con Tamlin e Rhysand risente di questa disperazione che la sta consumando, che è tanto più soffocante quando Feyre si rende conto che l’unico ad accorgersi del dolore che porta dentro è proprio colui che sembra averla usata. Non è più la ragazza ingenua e fiduciosa che Tamlin ha conosciuto; la sua voglia di vivere si è spenta davanti al sangue che ha dovuto versare.

Forse dentro ero sempre stata frantumata e oscura. Assassina. Macellaia. Mostro. Bugiarda. Ingannatrice. Non sapevo chi intendessi. La linea divisoria tra me e la regina era da tempo indistinta.

Nella prima metà di “La corte di nebbia e furia” scopriamo finalmente una serie di piccoli segreti che tutti hanno nascosto e la Maas ci regala pezzi di un passato di cui nessuno ha mai parlato a Feyre, ma che rimettono in gioco la sua intera visione dei protagonisti delle antiche faide tra signori. Il personaggio più interessante è sicuramente Rhysand; Rhys che potrebbe spazzare via il mondo da solo, se lo volesse, ma che si preoccupa se Feyre dimagrisce. Cosa ci sarà dietro quegli occhi viola capaci di oscurare il mondo?

E poi apparve Rhysand. Aveva tolto le restrizioni sul suo potere, sulla sua persona. La sua potenza riempiva la sala del trono, il castello, la montagna. Il mondo. Non aveva fine e non aveva inizio inizio.

Gli ultimi capitoli sono un susseguirsi di colpi di scena, disperazione, battaglie, decisioni fatali da prendere, che ti trascinano in una oscurità più crudele di quella che già Amarantha aveva dimostrato. Dire che il romanzo mi è piaciuto è riduttivo. Ho amato così tanto tornare nel mondo della Maas e ritrovarmi circondata da tutti gli esseri fantastici a cui ha dato vita; ma ho apprezzato soprattutto i sentimenti che si nascondono tra le pieghe della storia: amicizia, lealtà, coraggio, giustizia, amore per la famiglia. Ancora più che nel primo, Sarah J. Maas mi ha trascinato in un mondo di sensazioni estreme, dalla rabbia all’amore, dalla tenerezza all’odio, alla frustrazione, alla paura e infine alla speranza. Anche se questa speranza si è infranta in un finale che, come al solito, chiede a gran voce il capitolo successivo. E io sono pronta.


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