La guerra è dichiarata – Arianna Inglesi

La guerra è dichiarata – Arianna Inglesi

Titolo: La guerra è dichiarata

Autore: Arianna Inglesi

Editore: PubMe

Collana: Iomeloleggo

Genere: romanzo storico

Pagine: 365

Prezzo e-book: 2,99

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Trama

Francia, 1346. Il paese è in guerra contro l’Inghilterra ormai da decenni (è quella che sarà ricordata come la Guerra dei Cent’anni), ma i due sovrani hanno stabilito una tregua dopo la disfatta francese di Poitiers. Quando sembra che la situazione in Francia stia tornando normale, Re Giovanni II muore, lasciando il Delfino Carlo V su un trono che non desidera. A 26 anni Carlo è ancora terrorizzato dai doveri della Corona; è gracile e malato, malvisto e deriso dal popolo e la sua convinzione di essere inadatto a regnare non gli permette di tenere in mano le redini del paese così come un sovrano dovrebbe fare.

Nel frattempo, Carlo, re di Navarra, approfitta della situazione instabile per dichiarargli guerra e rivendicare la sua discendenza reale da parte di madre. Mentre Giovanni si appresta a combattere un nuovo conflitto, oltreché le sue paure personali, odiato dalla moglie e amato segretamente da una fanciulla che il padre prese in un bordello quando era bambina, nelle campagne francesi si delinea il destino di altri due ragazzi.

La giovane Miren de Picquigny, fedele al suo legittimo re, dopo essersi ribellata alla sua famiglia, che lo ha tradito per Carlo di Navarra, viene fatta prigioniera dalla sua stessa gente. A salvarla, per una pura coincidenza, sarà Yves, giovane cavaliere figlio di Eustache Beaumerais, alleato di Giovanni II. Miren viene accolta come protetta in casa Beaumerais, per scoprire presto che la vita al castello di Bove non è poi tanto diversa da quella di Picquigny. L’unica figura positiva è proprio quella di Yves, nella quale Miren trova un amico premuroso e leale. Lo spirito silenzioso e spesso triste del ragazzo la affascina immediatamente, facendole provare emozioni mai conosciute prima. Ma il cavaliere ha dovuto accettare un matrimonio combinato, che sembra deprimerlo ancora più delle derisioni continue di cui è oggetto da parte degli altri cavalieri, che lo considerano una donnicciola incapace di combattere.

Purtroppo, la fuga di Miren è stata notata dai signori di Picquigny e la giovane si troverà al centro di una contesa tra la sua famiglia e i cavalieri di Beaumerais, mentre scoprirà, con suo enorme dolore, che Yves nasconde un segreto destinato a portarlo verso una morte atroce.


Autore

Arianna Inglesi è nata a Magenta e studia pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. E’ al suo primo romanzo storico.


Recensione

Romanzo d’esordio della giovane Arianna Inglesi, “La guerra è dichiarata” è un’opera piuttosto corposa (quasi quattrocento pagine), che rientra nel genere del romanzo storico. Premetto che io amo qualunque storia sia ambientata in epoche passate, soprattutto medievali e dei secoli vicini. Devo fare i complimenti alla scrittrice perché non mi sono accorta della lunghezza del libro finché non l’ho terminato. Lo stile è molto scorrevole per essere così specifico: il linguaggio usato è assolutamente adeguato al momento storico e non tentenna mai. La capacità dell’autrice di immergere il lettore nella Francia del 1300 è indiscussa. Ha uno stile semplice ma curato, una proprietà dialettica davvero buona e la facoltà di rendere emozioni e sentimenti.

Belle le ricostruzioni dei luoghi, dei castelli e della vita del tempo; dalla mobilia al vestiario, dal cibo alle armi, tutto è curato con molta attenzione. Ci sono alcuni passaggi che forse andrebbero snelliti, perché se è vero che spesso c’è bisogno di chiarire gli eventi dal punto di vista storico, è anche vero che questo può risultare pesante. I personaggi sono ben caratterizzati e hanno il giusto spessore, soprattutto quelli dei protagonisti. Tutti riescono ben presto a destare empatia nel lettore o fastidio, obiettivo difficile d raggiungere per uno scrittore esordiente.

La storia, costruita intorno ad avvenimenti davvero accaduti, è affascinante e degna di nota. Il lettore viene rapito dalla figura di Re Giovanni di Francia e dalla sua totale inadeguatezza a governare, creando una figura debole e sfortunata che evoca tutta la nostra simpatia. Giovanni dovrà trovare il coraggio di affrontare le sue paure e impegnarsi in una guerra più grande di lui, che sa bene non può essere evitata.

Nessuno è interessato a trovare la pace, e non prima di aver dimostrato chi è il vincitore e chi il vinto.

Conflitti di questo tipo si fanno con le armi, non con l’inchiostro e le pergamene. E’ la guerra di cui abbiamo bisogno.

Lo stesso vale per Miren e Yves, due personaggi che si scontrano, per motivi diversi, con la società in cui vivono, disprezzati e derisi per le loro scelte personali e per aver tentato di opporsi alle regole imposte da secoli di oscurantismo. Sullo sfondo di tre differenti affetti, torna costante il tema del diverso, tanto caro agli scrittori contemporanei, che ovviamente in questo contesto storico rischia molto più del solo scherno.

Gli eventi sono raccontati in modo incalzante, attraverso flashback e passaggi continui da una famiglia all’altra, mantenendo così vivo l’interesse del lettore, al pari di scrittori più quotati, già abituati a questo genere letterario. Ho un unico appunto da presentare alla scrittrice, che ritengo sia un difetto fastidioso, ma correggibile: vi sono per tutto il romanzo, soprattutto nella prima metà, numerosi errori di sintassi, che sfortunatamente interrompono la concentrazione, spezzando a volte il pathos che si va creando.

In definitiva devo dire che il romanzo mi è piaciuto e ne consiglio la lettura. Io attendo ora il secondo volume, che mi restituirà Miren e Yves e mi permetterà di scoprire se il destino del ragazzo sarà davvero quello della fenice sul suo emblema familiare.

Dalle ceneri noi risorgiamo. Eterni e infiniti.


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