La ragazza del treno – Paula Hawkins

La ragazza del treno – Paula Hawkins

Titolo: La ragazza del treno

Autore: Paula Hawkins

Editore: Piemme

Genere: thriller

Pagine: 384

Prezzo: 8,00

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Trama

La vita di Rachel, trentenne inglese che vive in una piccola cittadina fuori Londra, è sull’orlo del baratro. Il marito l’ha lasciata per un’altra donna, anche se lei non riesce ad accettarlo e continua a ossessionarlo con telefonate e mail deliranti. Da quando ha iniziato a bere, qualche anno prima, si è lasciata prendere la mano e ormai è quasi continuamente ubriaca. Ha preso una stanza in affitto dalla sua amica Cathy, l’unica cosa che può permettersi, e vive pressoché relegata tra la camera da letto e la cucina, sentendosi sempre un ospite.

L’unico sollievo, in tanto grigiore, è il tragitto che ogni giorno compie in treno per raggiungere l’ufficio a Londra e poi rientrare a casa. E’ il solo momento della sua triste routine in cui si sente in pace. Dal finestrino osserva le vite degli altri, nelle belle villette lungo il percorso, compresa quella a Witney, nella stessa strada in cui abitava con Tom. Per mesi, ferma a un semaforo lungo i binari, ha osservato una coppia della quale immagina la storia: sono belli, innamorati, felici. Li guarda fare colazione in giardino e le sembra di conoscerli: Jess e Jason, come li chiama lei. Sono l’emblema del matrimonio perfetto e per lei una sorta di rassicurazione che c’è ancora speranza. Fino a quella mattina.

Quella in cui, ferma al solito stop, vede nel giardino due figure che si baciano. Ma lui non è Jason. E’ un altro uomo. Delusa dalla sua Jess, piena di rabbia nei confronti dell’ex marito e della nuova compagna Anna, Rachel si lascia andare completamente all’alcool e come ormai le accade spesso, si sveglia una mattina con diverse ferite, una brutta sbronza e una sensazione spiacevole di aver fatto qualcosa di sbagliato. Quando scopre dalla tv che, proprio in quella stessa notte, la donna che ha osservato per tanto tempo è scomparsa, Rachel non può evitare di immischiarsi, trascinata dalla necessità di sapere cosa è accaduto in quella sera di cui non ricorda nulla.

Una lunga serie di bugie, verità nascoste e colpi di scena, in cui Rachel coinvolgerà anche Tom e Anna, occuperà la mente della donna, che ormai si sente indissolubilmente legata alla strana sparizione.


Autore

Paula Hawkins è una scrittrice e giornalista britannica. Con lo pseudonimo di Amy Silver scrive alcuni romanzi rosa, tra cui “Tutta colpa del tacco 12” e “Il bello delle amiche“. Il vero successo lo ottiene nel 2015 con “La ragazza del treno“, un thriller psicologico che vende oltre 3 milioni di copie e da cui è stato tratto un film. Nel 2017 è uscito il suo secondo romanzo “Dentro l’acqua“.


Recensione

Raramente mi capita di leggere i thriller, forse perché non sono il mio genere e non è il primo reparto su cui mi soffermo quando entro in libreria. Ma lo devo dire: “La ragazza del treno” mi ha lasciata senza fiato. Letteralmente. Voglio dire, ho dovuto leggerlo senza mai fermarmi, tanta la necessità di scoprire la verità. Paula Hawkins ha una scrittura estremamente scorrevole e molto piacevole da leggere; il linguaggio è semplice e quotidiano e in questo romanzo in particolare, la scelta di scrivere in prima persona, al presente, come fosse un diario personale, rende la lettura ancora più coinvolgente.

Lo stile è veloce e incalzante, nonostante i frequenti momenti in cui le tre protagoniste si soffermano sui loro pensieri e sulle loro emozioni. A parte Rachel, protagonista indiscussa, che osserva le vite degli altri dal finestrino del treno, altre due donne fondamentali per la storia si alternano nei capitoli narrando le vicende dal loro punto di vista. In tal modo il lettore ha una visione completa di ogni singolo episodio e può mettere insieme i pezzi del puzzle, dopo la metà del libro, per cercare di arrivare alla verità. Non nascondo che all’inizio ho faticato a seguire la storia a causa delle date che precedono ogni singolo capitolo. Due linee temporali corrono infatti parallele nel libro: il presente di Rachel, il più importante, e quello secondario di Anna, dal momento dell’omicidio, e il passato di Megan, un anno prima. I due binari si uniranno all’ultimo in un finale sconvolgente che mi ha pienamente soddisfatta.

La storia c’è ed è molto forte; è ben scritta e i colpi di scena sono sapientemente dosati e non prevedibili, almeno per la maggior parte del romanzo. I personaggi sono ben costruiti, soprattutto quelli di Rachel e Megan, e funzionano a dovere. La figura di Rachel si presenta fin da subito piuttosto negativa: il marito l’ha lasciata, ma lei lo tempesta di telefonate e mail, disturbando la pace della famiglia che si è ricreato dopo la separazione; è alcolizzata ma non ha né la forza né la voglia di smettere; è depressa, bugiarda e non sembra ci si possa fidare di lei su quello che crede o non crede di aver visto, considerato che dopo ogni sbronza non ha nessun ricordo delle ore precedenti, Quando l’unica certezza che le era rimasta si dimostra una bugia, quel matrimonio perfetto che per tanto tempo ha osservato da un finestrino, Rachel si convince di dover indagare sulla scomparsa di Megan per confortare il marito rimasto vedovo.

Ma è solo l’ennesimo tentativo di far parte di qualcosa, di dare un senso a una vita vuota e triste dalla quale non riesce a liberarsi. I dolori e gli sbagli del passato la stanno logorando, portandola all’autodistruzione, al contrario di Megan, che pur avendo avuto un passato doloroso, crede (erroneamente) di essere riuscita a crescere nonostante tutto.

I buchi della vita non si chiudono più. Devi crescere intorno a loro, come le radici che affondano nel cemento, e devi rimodellarti intorno alle crepe.

Con l’incalzare degli eventi arrivano i primi dubbi nel lettore. Domande senza risposta che riguardano molti dei personaggi del libro: quello che credevi di aver capito viene smentito, chi pensavi di conoscere appare un estraneo e gli incubi che tormentano Rachel confondono ancora di più le idee, mischiando la realtà con l’immaginazione.

Qualcosa mi copre la faccia. Non riesco a respirare, sto soffocando. Ho l’impressione di svegliarmi; cerco di inspirare e mi fa male il petto.

Nelle ultime pagine c’è un’accelerazione dell’intreccio che ti trascina del tutto nello squallore e nella disperazione della vita di Rachel. E’ una lettura urgente, veloce, quasi opprimente, capace di avvolgerti nella vita di tre famiglie e inghiottirti nelle trame intricate della storia. Non è solo un thriller, ma un romanzo psicologico, dove i personaggi cambiano, evolvono o regrediscono, col passare delle pagine. E’ interessante seguirli nei loro pensieri e nelle loro coscienze, sperando di intravedere delle tracce che portini a svelare quello che è accaduto.

La ragazza del treno” è a mio parere un buon thriller, mai noioso o scontato. Buona la storia, capace e intrigante lo stile. Complimenti alla esordiente Paula Hawkins che con questo primo romanzo ha sorpreso tutti, vendendo tre milioni di copie, e ci ha conquistato con quel fascino particolare che tutti probabilmente abbiamo provato nella vita, osservando da lontano gli altri e lasciando libera la nostra fantasia nel creare curiose, intricate e appassionanti storie.


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