La bambola dagli occhi di cristallo – Barbara Baraldi
Titolo: La bambola dagli occhi di cristallo
Autore: Barbara Baraldi
Editore: Giunti
Genere: thriller
Pagine: 304
Prezzo: 16,90
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Trama libro
Nei primi, convulsi anni del nuovo millennio, una Bologna cupa e torbida fa da scenario a una serie di omicidi agghiaccianti. Il killer è intrepido, sicuro di sé, e gli indizi che lascia accanto ai cadaveri sono messaggi di puro orrore. Il compito di decifrarli spetta all’affascinante e disilluso ispettore Marconi, che è stato tradito dal passato e vive ai margini di un presente denso di rimpianti. Nonostante lo scetticismo dei colleghi, sarà proprio lui a scoprire il filo rosso che lega le vittime: sono tutti uomini violenti. Per l’esattezza, violenti verso le donne. Mettendo insieme i tasselli di un intricato mosaico, Marconi inizia a costruire l’identikit: una donna bionda ed eterea. Un’assassina spietata. Una mente astuta. Si sta vendicando di qualcosa? O di qualcuno? L’indagine s’intreccia con le vicende di altri personaggi: l’introversa Eva, pubblicitaria piena di talento ma vessata dal suo capo, Nunzio, piccolo delinquente invischiato in un gioco più grande di lui, e Viola, che ha il dono – o la maledizione – di prevedere nei suoi sogni le scene dei crimini. Cosa lega le loro storie a quella della misteriosa Bambola giustiziera?
Autore
Barbara Baraldi è una scrittrice e fumettista italiana. Come sceneggiatrice di fumetti si è fatta notare per aver partecipato alla serie di Dylan Dog e a quella della Disney “Real life“. Tra i romanzi più conosciuti, invece, c’è la trilogia urban fantasy per ragazzi “Scarlett” e i thriller della trilogia del Buio, che ha come protagonista la profiler italiana Aurora Scalviati: “Aurora nel buio”, “Osservatore oscuro” e “L’ultima notte di Aurora“. E’ poi seguito uno spin-off della serie intitolato “La stagione dei ragni” e infine il sequel “Cambiare le ossa“. L’ultimo libro è “Il fuoco dentro. Janis Joplin” sulla vita della prima grande rockstar femminile. Nel 2024 esce, rieditato, l’esordio dell’autrice nel thriller “La bambola dagli occhi di cristallo“.
Recensione libro
Con questa nuova bellissima edizione, rivista e ampliata, torna in libreria l’esordio di Barbara Barbara nel genere thriller. La nascita di questa storia, come spiega l’autrice nelle note finali, deriva da alcuni casi di violenza sulle donne che nel 2005 si verificarono a Bologna, e che colpirono in modo particolare la mente della Baraldi, che aveva da poco iniziato a scrivere. Ne risultò un racconto scritto di getto, pieno di rabbia, di oscurità, che continuò a rimaneggiare con il passare degli anni, fino a quando oggi è riuscita a dargli una forma definitiva e più corposa. Pur essendo la sua prima prova con questo genere narrativo, la scrittura è già quella che ho avuto modo di apprezzare nei romanzi successivi: tagliente, cupa, rabbiosa (molto più del solito). Credo si possa considerare un thriller dalle tinte noir, sia per l’ambientazione che per i personaggi. la Bologna sullo sfondo è infatti una città violenta, buia e pericolosa; ma sono soprattutto i protagonisti a fornire quelle caratteristiche particolari al libro. Tre linee narrative diverse che alternano le vicende di cinque personaggi, più la tanto ricercata serial killer. Tutti hanno qualcosa nel loro passato che li rende imperfetti, che li fa sentire inadeguati, incompresi o sottostimati. Ma la grande, vera protagonista è lei: la killer dai tacchi a spillo, le cui vittime sono sempre uomini violenti, aggressivi nei confronti delle donne, brutali.
Marconi pensa all’assassina. Rastrella le strade della città alla ricerca dei peggiori predatori. Li attira nella sua rete. E li annienta. Cosa possono aver visto, i suoi occhi?
La nostra ricercata è una vera antieroina e, pur essendo una figura negativa e per quanto i suoi omicidi siano efferati, non la si riesce a detestare. La sua caccia assume i toni di una vendetta, e quando le storie delle altre donne si intrecceranno in un finale atroce ma perfetto, forse qualcuno starà persino sperando in una sua salvezza. Una storia ben costruita, che sa trascinare il lettore attraverso un’indagine inquietante e che grida tutta la rabbia per le donne maltrattate, vittime di violenza fisica o psicologica. Tutte quelle donne che hanno subito per anni, convinte di non meritare di meglio, o incapaci di uscire da situazioni tossiche. La Baraldi ha tentato di dar loro una voce, di urlare la frustrazione per qualcosa che col passare del tempo non è mai cambiato: passano i decenni, ma le storie si ripetono ancora e ancora. Un libro che parla di ingiustizia, di dolore, di paura. Che mostra che per alcuni può esserci redenzione, per altri no.
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