La luna blu – Massimo Bisotti
Titolo: La luna blu
Autore: Massimo Bisotti
Editore: Mondadori
Genere: romanzo
Pagine: 283
Prezzo: 18,50
Trama libro
Meg si è convinta di non essere fatta per l’amore. Di fronte al mondo, ha imparato a recitare la parte di chi lo cerca e non lo trova mai. La verità è che quello di cui ha sempre sentito la mancanza, fin da quando era una bambina abbandonata dal padre e trascurata dalla madre, la spaventa, e la solitudine è diventata per lei più accettabile della paura di un rifiuto. Ma una notte accade qualcosa di inaspettato. Meg abbassa le difese e un uomo misterioso, dal volto indefinito, le sussurra parole che aprono un varco nella sua armatura. È lui a insegnarle che “controcuore non si può andare”: ai sentimenti è inutile opporsi e fare resistenza. Ma George – questo è il suo nome – non è reale. Le fa visita in sogno, mentre oltre la finestra splende una luna incandescente, di un blu quasi elettrico che lascia senza fiato. Da quella notte, Meg si addormenta ogni sera con la speranza di ritrovarlo, e quegli appuntamenti onirici finiscono per travolgerla al punto da farle perdere il contatto con la realtà. A nulla valgono le parole di Melissa, l’amica che le è accanto da sempre, e i suoi tentativi di ricondurla con i piedi per terra. Eppure quello di Meg non è solo un sogno. Perché George non è il frutto della sua fantasia e del desiderio inconfessato di amare ed essere amata. George è reale, ma solo tra le pagine di un libro. Qualcuno ha scritto di lui, ne ha fatto il protagonista di un romanzo, e ora Meg deve capire come sia possibile che quest’uomo abbia travolto il suo inconscio, dal momento che quel libro lei non lo ha mai letto. L’unico modo è mettersi in cerca di quelle pagine e del suo autore.
Autore
Massimo Bisotti è uno scrittore italiano. “La luna blu” è stato il suo romanzo d’esordio, in cui ha inventato un nuovo modo di scrivere l’amore, seguito da altri successi, tra cui “Il quadro mai dipinto”, “Un anno per un giorno” e “A un millimetro di cuore”.
Recensione
Più sogni e più darai a qualche sogno la possibilità di svegliarsi vero!
Per tutti quelli che ragionano spesso sull’amore e a cui piace scandagliare il sentimento in ogni suo minimo dettaglio, questo libro verrà incontro a tutte le loro riflessioni. E’ un romanzo originale, così come nuovo è di sicuro lo stile di scrittura e la scelta narrativa. La prima parte ha una forte componente onirica: gli incontri tra Meg e George, l’uomo perfetto che dopo tanto cercare le fa battere il cuore, esistono solo nei suoi sogni. La loro relazione sembra essere necessaria all’autore per interpretare il sentimento e all’inizio si può restare perplessi davanti alla mole di citazioni, consigli, ragionamenti, che passano attraverso le figure dei due protagonisti. In quello che a volte pare essere un unico monologo, Bisotti confonde le due voci, forse perché George è solo un prolungamento dell’anima di Meg. Quando la ragazza trova finalmente l’uomo da cui è nato il personaggio dei suoi sogni, due visioni differenti dell’amore si scontrano tra loro. Meg ha sempre evitato di restare impigliata in una relazione seria, per paura di soffrire, paura di sognare; distruggere il sentimento che si fa serio le è sempre sembrato più facile che tentare di viverlo. Ha vissuto nella finzione di non riuscire a trovare l’amore perfetto, solo perché il timore di perderlo era più forte della solitudine.
Spesso le cose si uccidono per la paura di viverle.
Demian invece, cresciuto senza affetti, ha necessità dell’amore: quello vero, quello per cui vale la pena rischiare e soffrire se c’è la possibilità di essere felici. Ma non si accontenta delle finte relazioni, lui vuole il sentimento puro.
Stare bene non è amore. L’amore, se lo senti, ti prende tutto o non ti prende nulla. E se te lo fai andare bene è un quasi amore, ma non è amore. Puoi fingere di amare ma non puoi convincerlo, l’amore.
Mentre si rincorrono, col passare dei mesi e poi degli anni, Meg e Demian cercano di far combaciare la loro visione dell’amore, che risulta però troppo differente: Demian continua infatti a scontrarsi con la fragilità della ragazza, e la sua abitudine a stancarsi dell’ordinario.
Credere speciali le cose normali, questo è il segreto della felicità; rendere l’ordinario straordinario solo restando insieme. L’amore può mettere al mondo l’impossibile.
La profondità delle riflessioni sono quello che rende il libro davvero particolare, anche se l’intreccio che fa da sfondo risulta forse troppo superficiale e dà l’idea di essere solo un mezzo per esprimere i ragionamenti dell’autore. E’ un libro che va letto con calma, assaporando ogni pagina senza fretta, gustando ogni pensiero. Un romanzo introspettivo e fortemente poetico, che ti sorprende di continuo con le sua prosa profonda che spinge a ragionare. Forse proprio per queste sue qualità non è un libro per tutti, data la necessità di porre continua attenzione alla lettura. Alla fine, che ci si rispecchi in Meg oppure in Demian, resta la convinzione che l’amore è un sentimento strano e che per quanto vogliamo ignorarlo o distruggerlo sarà sempre più potente della nostra volontà.
Siamo un controsenso, viviamo contro tempo, andiamo contromano, ci mettiamo controvento, ci prendiamo in contropiede. Ma controcuore non possiamo andare.
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