This woven kingdom. Le trame del regno – Tahereh Mafi
Titolo: This woven kingdom
Autore: Tahereh Mafi
Editore: Fanucci
Genere: fantasy
Pagine: 362
Prezzo: 16,90
Trama libro
Per il resto del mondo, Alizeh non è altro che un’umile serva, e non l’erede scomparsa dell’antico regno Jinn costretta a nascondere la sua identità. Il principe ereditario Kamran conosce le profezie che annunciano la morte del re, ma non può immaginare che la serva dagli occhi misteriosi, la ragazza che non riesce a togliersi dalla testa, sconvolgerà il suo regno e il mondo intero. E mentre gli animi si infiammano e la guerra divampa oltre le mura del palazzo, la posta in gioco diventa sempre più alta…
Autore
Tahereh Mafi è una scrittrice americana di origini iraniane, famosa per i suoi romanzi Young Adult e oggi autrice bestseller per il New York Times. Dopo alcune prove di scrittura, il libro che l’ha resa famosa è stato “Shatter me“, seguito da “Unrevel me” e “Ignite me“. Subito dopo, l’autrice ha annunciato l’arrivo di una nuova trilogia che prosegue la storia della prima e che è composta da “Restore me”, “Define me” e “Imagine me“, più alcune novelle legate alle due trilogie. “This woven kingdom” è il primo capitolo di una nuova saga.
Recensione
Credo che questo primo volume della nuova saga fantasy di Tahereh Mafi sia stato uno dei libri più attesi di questo periodo. Già largamente amata dal pubblico di giovani lettori per la serie di “Shatter me“, la Mafi ritorna in una veste diversa, con una storia dal sapore orientale, ambientata in un mondo popolato da antica magia, diavoli, draghi, popoli che mantengono una precaria pace tra loro, dopo le precedenti sanguinose guerre. Tutto questo all’interno di un’ambientazione fascinosa, quella dell’impero persiano e delle sue leggende. Sono al primo approccio con l’autrice e ho trovato una scrittura piacevole e intrigante, che sa ben dosare le descrizioni dell’ambiente e la caratterizzazione dei personaggi. Lo sfondo è senza dubbio un punto a favore del romanzo, perché ti trascina all’interno della vicenda con i suoi colori, i suoi odori, la bellezza degli abiti e le abitudini del popolo; a parte questo, il worldbuilding è abbastanza semplice, almeno in questo primo volume. Se cercate un fantasy d’azione vi devo avvertire che non ne troverete molta, almeno non fino agli ultimi due capitoli. “This woven kingdom” è una storia piuttosto pacata, dove molta attenzione è stata data all’introspezione dei protagonisti, Alizeh e Kamran. Ci sono lunghi paragrafi in cui i due ragazzi ragionano sui loro sentimenti, sulla loro vita, su cosa sia giusto fare e cosa invece è richiesto dalla loro posizione; considerate, infatti, che l’intera storia si svolge nell’arco di pochi giorni.
Kamran è un personaggio che appare inizialmente freddo e distaccato, ligio al suo dovere di erede della corona dell’impero, ma ben presto si mostra per quello che è in realtà: un giovane di animo buono, con sani principi morali, fin troppo interessato al benessere del suo popolo, e che nonostante la devozione nei confronti dell’imperatore, suo nonno, non ne condivide le manovre politiche. Alizeh è una protagonista forte, positiva, che non si è lasciata spezzare dal destino e non ha mai approfittato della sua potenza fisica a danno del prossimo, a meno che non sia stato per legittima difesa. Una ragazza che ha preferito vivere nell’ombra per dieci anni come serva, piuttosto che scatenare la sua ira e rischiare di farsi uccidere e peggiorare la situazione già precaria della sua gente. Quando si scontrano, l’attrazione tra i due ragazzi è istantanea, e forse questo mi ha impedito di viverla con vera passione, perché ho avuto davvero poche righe per abituarmi al sentimento. Kamran conosce bene la profezia secondo cui Alizeh porterà alla distruzione dell’impero degli umani e alla morte del nonno, eppure non riesce a evitare di pensarla continuamente.
Quello che fino a pochi minuti prima gli sarebbe sembrata una follia adesso appariva essenziale: sapere come sarebbe stato stringerla tra le braccia, respirare il profumo della sua pelle, premere le labbra sul suo collo.
Alizeh, nonostante sia stata avvertita dal diavolo più volte nel corso degli anni di non fidarsi del principe, non riesce a convincersi del fatto che sia una cattiva persona e ne resta ammaliata.
Forse era quella la ragione per la quale il diavolo le aveva mostrato la sua faccia. Forse era per questo momento. Forse perché la sua era l’ultima faccia alla quale avrebbe pensato prima che la sua vita andasse in pezzi.
Di nuovo.
Nelle ultime pagine troverete diversi colpi di scena che smuoveranno finalmente la trama e avvicineranno i due ragazzi, per arrivare a un finale intrigante che presenta un nuovo interessante personaggio. In linea di massima è un fantasy che consiglio, perché ha le basi per creare una saga interessante, ma devo ammettere che l’ho trovato meno entusiasmante di quanto mi aspettassi. La lettura ha sofferto un po’ per la lentezza degli eventi e per la storia d’amore che si mostra fin dall’inizio, senza però offrire molte scene romantiche. Credo si possa definire un romanzo adatto a un pubblico di Young Adult e a chi ama in generale le ambientazioni orientali.
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