L’ultimo sorriso di Sunder City – Luke Arnold
Titolo: L’ultimo sorriso di Sunder City
Autore: Luke Arnold
Editore: Nua
Genere: fantasy
Pagine: 292
Prezzo: 15,00
ACQUISTA SU IBS ACQUISTA SU MONDADORITrama libro
Sunder City è molto diversa dalla città industriale fiorente e ricca che Fetch Phillips ricorda da prima della Coda. Tutto il continente di Archetellos è ormai diverso. La scomparsa della magia dal mondo, causata dagli Umani, ha reso Sunder un luogo scuro, triste, in decadenza (così come le creature magiche sopravvissute che ancora la abitano), e ora che si sentono finalmente superiori, gli uomini ne stanno lentamente prendendo possesso. Depresso, alcolizzato, roso dai sensi di colpa per aver aiutato la razza Umana a prevalere durante la Guerra contro le Razze Magiche, e distrutto dalla perdita di tante persone care, Fetch lavora come investigatore (gli piace definirsi uomo al soldo) aspettando un caso che possa permettergli di redimersi. Per questo non lavora per gli Umani. Perché li odia. Perché è Umano anche lui.
Quando il preside Burbage, della Rigderock Academy, la scuola per bambini di razze magiche, lo assolda per trovare un professore vampiro scomparso da una settimana, Fetch si impegna generosamente per portare a termine l’incarico, pur prevedendo che Edmon Rye, in decomposizione ormai dalla Coda di sei anni prima, sia probabilmente già morto. Mentre porta avanti l’indagine, Fetch ripercorre dolorosamente la sua vita prima della guerra e si rende conto di essere ormai detestato da tutte le razze, persino la sua. Ottenere informazioni, per lui che è considerato un traditore da entrambe i mondi, è più difficile che restare sobrio. Eppure tutte le tracce sembrano legare la scomparsa del vecchio vampiro a quella di una giovane sirena, studentessa dell’Accademia. Mentre vaga tra i suoi ricordi e il suo dolore, nella speranza che riparare all’ennesimo torto inflitto dagli Umani ai Magus possa in qualche modo alleviare il suo senso di colpa, Fetch si avvicina a una verità pericolosa che potrebbe cambiare le cose per sempre.
A volte, quello che sembra un mostro è un mostro per davvero.
Autore
Luke Arnold (1984) è un attore, sceneggiatore e scrittore australiano. Ha partecipato a diverse serie televisive, diventando famoso per il personaggio del pirata Long John Silver in “Black Sails”. Ha esordito nella letteratura nel 2019, con il primo volume di una saga fantasy “L’ultimo sorriso di Sunder City“
Recensione
L’Esercito Umano aveva sì vinto la guerra, ma la vittoria aveva distrutto il bottino.
Ed eccola qui, tristemente sbattuta a inizio libro, la paura più grande di tutti i lettori di narrativa fantastica di sempre: la magia non c’è più. Alla fine, dopo secoli di storie, battaglie, invidie, romanzi di ogni sorta e autori di ogni epoca, l’uomo ha tentato di imbrigliare la magia che tanto lo affascina e l’ha distrutta per sempre. Svanita. Ghiacciata, come le acque del fiume sacro dal quale proveniva l’energia magica che mandava avanti il pianeta. E adesso solo vampiri a cui sono caduti i canini, Elfi che sono stati raggiunti dal tempo che hanno vissuto e che sta ora solcando i loro meravigliosi visi, draghi che si decompongono, creature magiche che perdono le ali, orchi senza forza, maghi senza incantesimi e sirene senza voce. Il mondo in cui Luke Arnold ci travolge è l’incubo peggiore del lettore fantastico. E proprio per questo risulta originale e tanto affascinante: è una storia diversa, un evento tanto temuto, raccontato con una fantasia peculiare che ti costringe a una lettura senza sosta per arrivare alla fine del libro.
La vicenda, che rappresenta il primo capitolo di una serie incentrata sul personaggio di Fetch Phillips, è narrata in prima persona dal protagonista stesso, un detective (o come preferisce farsi chiamare “uomo al soldo”) che odia la sua gente per quello che ha fatto durante la guerra, e odia se stesso per aver cambiato fronte così tante volte nella sua vita da aver perso la capacità di capire da quale parte fosse giusto schierarsi. Fetch è un Umano distrutto dal senso di colpa per aver contribuito alla scomparsa della magia; è un uomo depresso, alcolizzato, senza scopo e senza interessi, con un profondo e spiacevole desiderio di farsi picchiare (cosa che gli riesce benissimo). Fetch Phillips è un antieroe, legato in ugual modo al suo dolore e alla bottiglia, eppure la simpatia che produce nel lettore è immediata.
Avevo appena trent’anni ed ero già vecchio. Non si misurava l’età in anni, ma in lezioni imparate ed errori ripetuti, e dalla difficoltà con cui si accendeva la speranza nel cuore. Vecchio significava disilluso e cinico e stanco. E dio, se ero stanco.
La narrazione procede tra presente e passato, grazie a numerosi flashback nei quali il detective spiega ciò che è accaduto sei anni prima. Essendo l’unico narratore, Fetch dà alla scrittura un carattere dimesso, triste, quasi laconico, che ricalca il suo stato d’animo e la rassegnazione di un mondo che sta sparendo, sgretolandosi in polvere. E’ uno stile molto particolare, che permette all’autore di stabilire fin da subito una forte empatia tra lettore e personaggi. E’ una scrittura scorrevole e veloce, brillante e nuova, caratterizzata spesso da frasi brevi, quasi a dimostrare la stanchezza di Fetch nel raccontare. E’ avvincente e irresistibile, forse proprio grazie a quell’aura oscura e rassegnata che prevale per tutta la narrazione.
Una delle cose che mi hanno colpita di più è che la fantasia originale di Arnold ha messo insieme le figure magiche provenienti dalla letteratura, dalle leggende, dai miti, che per millenni hanno fatto da protagoniste a tante storie: maghi, stregoni, chimere, gnomi, orchi, elfi, draghi, vampiri, grifoni, banshee, Fae, goblin e tutto quello che ancora vi passa per la testa. Eppure la rivisitazione di alcune figure o la formulazione di teorie circa la loro nascita è stata straordinaria. Ci credereste che prima di scontrarsi con la magia, un drago era solo una semplice lucertola dal dorso di cuoio? E siete al corrente del motivo per cui venne lanciata originariamente la maledizione sul popolo che in seguito fu conosciuto con il termine di vampiri? Se seguirete Arnold in questa storia fantastica e triste e ammaliante, vi racconterà tutto. Persino della Guerra tra Umani e Razze Magiche, che alla fine portò a quella che viene ricordata come la Coda, l’evento distruttivo che tolse al mondo ogni scintilla di magia, riducendolo a un posto oscuro e dimesso.
Troverete l’eterna lotta tra oscurità e luce, per scoprire che in questo mondo, la luce aveva sempre brillato grazie alla magia, finché la razza Umana, invidiosa di non possedere alcun potere, aveva tentato di rubarla, finendo invece per estinguerla e portando l’oscurità non solo su Sunder ma sull’intero continente. Anche nel mondo di Luke Arnold esistono creature magiche che non sono sempre state positive: vampiri e chimere, ad esempio, hanno avuto il loro lato oscuro nella storia del mondo, ma sembrava che finalmente si fosse arrivati a una pacifica convivenza. E’ l’uomo, questa volta, ad avere il ruolo di antagonista, e in questo scambio di posizioni non vi stupite se i personaggi non si comporteranno come bravi eroi giudiziosi e leali e se lo scrittore non sempre vi dirà quello che vorreste sentirvi dire. Non vi aspettate che Fetch diventi improvvisamente l’uomo che vorreste che fosse, ma lasciatevi incantare dalle sue paure, dalle sue debolezze e dai suoi sbagli, da un’infanzia deprimente che lo ha reso un uomo insicuro e incapace di prendere posizione.
Osservai le mie mani. Quelle mani appartenevano a Fetch: un nome inventato che era cominciato come un insulto ma con cui avevo imparato a sentirmi a mio agio. Piuttosto che innalzarmi dal mio nome, mi ero abbassato fino a indossarlo, facendo ciò che ci si aspettava da me e nulla di più.
Il cammino che percorrerà il detective nella storia non è di redenzione; a ogni caduta penseremo che abbia toccato il fondo, per poi trovarlo dinuovo a terra. Troppe morti pesano sulla sua coscienza e troppe creature magiche stanno consumando un’esistenza triste e povera per colpa delle sue scelte. È un peso gravoso da portare, soprattutto in un mondo che sembra senza futuro.
Vi sentite mai così disgustati da voi stessi che percepite la vostra puzza? Puzzavo di stupidità ed egoismo e lezioni mai imparate.
Io ho terminato questo primo volume e ne sono rimasta incantata: una storia complessa e meravigliosa che getta le basi per un proseguimento molto interessante. Forse il passato non è stato cambiato, la storia non è stata riscritta, l’eroe non ha aggiustato il mondo che aveva rotto. Ma eccola lì. Sotto le macerie oscure e spente di una città che sta collassando, una scintilla di speranza. Qualcosa si sta muovendo. La magia sta cercando strade alternative per riportare la luce. Occorre solo aspettare e cercare di contenere l’oscurità finché le due forze non potranno fronteggiarsi ancora.
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