Ragazzo da parete (Noi siamo infinito) – Stephen Chbosky

Ragazzo da parete (Noi siamo infinito) – Stephen Chbosky

Titolo: Ragazzo da parete (Noi siamo infinito)

Autore: Stephen Chbosky

Genere: Romanzo

Editore: Sperling & Kupfer

Pagine: 272

Prezzo: 9,40

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Trama

Charlie ha quindici anni, una famiglia normale e affettuosa, e ottimi voti a scuola. Eppure nella sua testa qualcosa non va. Da sempre. Da quando a sette anni la zia Helen, alla quale era profondamente legato, muore in un incidente, lasciandolo disorientato e diverso. Quasi volesse liberarsi di un peso che non sa definire, il ragazzo si racconta in una serie di lettere a un amico sconosciuto, con il quale decide di mantenere l’anonimato. Così scopriamo che Charlie è davvero differente. Ha un’intelligenza straordinaria, una sensibilità preoccupante e la capacità di guardare la gente e capirla, percependo dettagli che nessun altro vede.

Tu vedi delle cose. Non ne fai parola con nessuno. E riesci a capire le persone.

Ma la semplicità con cui guarda il mondo e la sincerità eccessiva e fuori luogo con cui si rivolge al prossimo, ne fa un ragazzo impopolare e strambo a scuola, e scomodo e imbarazzante in famiglia. Quando uno dei suoi amici delle medie si suicida, Charlie ne resta sconvolto e tutto il dolore, l’angoscia, la necessità di capire che lo avevano tormentato alla morte della zia riaffiorano con prepotenza, e dopo gli ennesimi attacchi di panico e momenti di assenza, la famiglia lo convince a tornare in terapia.

Nel frattempo inizia il primo anno di liceo e Charlie, scosso dal suo professore di lingua inglese, cerca di partecipare alla vita, invece di osservarla, e di smetterla di fare da tappezzeria. Scopre nuovi amici e nuovi problemi. Ci racconta la sua prima cotta per Sam, la sua migliore amica, la sua prima sbornia, il primo e ultimo sballo da LSD. Soffre per la sorella, il cui ragazzo la picchia; per il suo migliore amico Patrick, innamorato del quarterback della scuola e costretto a mantenere segreta la loro storia. E quando, finalmente, i rapporti con gli altri si fanno più intimi e Charlie si sente parte di qualcosa, alcuni ricordi del passato riemergono dalle ombre per spezzarlo dinuovo.

Forse c’è un segreto, nascosto da anni, che lo rende così diverso. Ma Charlie non è pronto ad affrontarlo.


Autore

Stephen Chbosky, nato nel 1970 a Pittsburgh, è conosciuto come scrittore, regista e sceneggiatore cinematografico. Ha ottenuto la fama internazionale con il romanzo “Ragazzo da parete“, divenuto subito un best seller, tradotto in sette lingue, con oltre un milione di copie vendute. Dal libro è stato tratto il film “Noi siamo infinito“, con la regia dello stesso autore. Oltre alla co-produzione della serie tv Jericho, è famoso per essersi occupato della sceneggiatura di “Allegiant”, (terzo episodio della serie The Divergent Series), de “La bella e la Bestia“, remake Disney del 2017 e di “Wonder” (di cui è stato anche regista). A dieci anni dal primo romanzo, nel 2019, esce in libreria “L’amico immaginario“, a metà tra thriller e horror.


Recensione

Ragazzo da parete” è stato un caso editoriale eccezionale in America, soprattutto dopo la trasposizione cinematografica in “Noi siamo infinito”, tanto da essere stato rieditato col nome del film. Non credo avesse bisogno di Hollywood, è già di per sé un romanzo unico. E’ stato fin dall’inizio un libro controverso; parte della critica americana lo ha accusato di toccare temi troppo scottanti: l’omosessualità tra gli adolescenti, l’uso di droga, di alcol, le molestie sessuali sui bambini. Eppure lo stile narrativo semplice ed elementare di Chbosky rendono il racconto mai pedante e molto facile da leggere e capire.

Anche se all’inizio il racconto stenta a decollare e si ha l’impressione di leggere il diario segreto di un qualunque adolescente, ben presto ti accorgi che Charlie è davvero diverso e che il suo malessere di fondo nel vivere la vita è qualcosa di più dei semplici problemi di un quindicenne. La necessità morbosa e ossessiva di sapere che tutte le sue azioni e le sue emozioni sono già state vissute da altri prima di lui, allo stesso modo, negli stessi posti, sembra un modo per renderle innocue e saperle gestire. Il personaggio di Charlie è complesso, ma Chbosky ce lo mostra con gli occhi di un ragazzo, passando da scene divertenti e farneticanti a momenti di angoscia in cui non riesce a smettere di pensare.

I temi affrontati sono toccanti e realistici, e fanno pensare, senza farne un romanzo psicologico difficile e noioso. Credo che molti ragazzi della sua età si ritrovino nei piccoli grandi problemi che Charlie e i suoi amici vivono ogni giorno, e possano apprezzare lo sforzo del ragazzo di passare da una vita da “tappezzeria” alla capacità di vivere il mondo esterno e sentirsi parte di qualcosa. “Ragazzo da parete” è inoltre una smaccata propaganda alla migliore cultura americana e d’oltreoceano. Tra un saggio su Keruoac, Fitzgerald, Harper Lee, Thoreau e Salinger, mentre guarda i film che il professore gli ha imposto per compito, da Il laureato e Harold & Maude a L’attimo fuggente e La mia vita a quattro zampe, la vita di Charlie scorre sulle note degli Smiths, dei Beatles, degli U2 e dei Genesis, tra una rappresentazione e l’altra del Rocky Horror Picture Show.

Lo consiglio vivamente a tutti, soprattutto a quegli adolescenti che prima o poi, nella loro vita, si sono sentiti fuori posto; che possa servire a capire che la vita va vissuta senza troppe paure; che non bisogna accontentarsi; che l’opinione degli altri non deve cambiarci; e che tutti i ragazzi un giorno possano dire

mi sento come…infinito.


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