{Review Party} Sorcery of Thorns – Margaret Rogerson

{Review Party} Sorcery of Thorns – Margaret Rogerson

Titolo: Sorcery of Thorns

Autore: Margaret Rogerson

Editore: Mondadori

Genere: fantasy, Young Adult

Pagine: 444

Prezzo: 21,00

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Oggi partecipo al Review Party del primo romanzo di Margaret Rogerson che è arrivato in Italia, un fantasy Young Adult ricco di magia, avventure, amicizia, amore e fiducia. Ringrazio prima di tutto Rossella di @twinsta_book per aver organizzato l’evento e la casa editrice Mondadori per averci fornito la copia digitale. Seguitemi in questa nuova avventura tra grimori e stregoni!


Trama

Elisabeth Scrivener è un’orfana. Qualcuno l’ha lasciata appena nata davanti alla porta della Grande Biblioteca di Summershall, sapendo che sarebbero stati costretti a prendersi cura di lei. E così è stato. Dopo sedici anni, Elisabeth è un’apprendista bibliotecaria con una curiosa capacità di stringere legami con i Grimori che custodisce, anche con quelli più ostili; è l’unica infatti a sentirli sussurrare. Il suo destino è quello di diventare una Guardiana, per proteggere il regno di Austermeer dalla magia e dalle influenze demoniache. La notte in cui il Libro degli Occhi, un grimorio potente e unico nel suo genere, viene portato a Summershall e rinchiuso nella cella blindata, Elisabeth è l’unica persona sveglia all’interno della Biblioteca ad assistere alla sua trasformazione in un essere malefico, capace di distruggere l’intera cittadina. Invece di chiamare aiuto, la ragazza decide di fermare il grimorio da sola, ma finisce per distruggerlo.

Il giorno dopo, impotente, viene presa in custodia da Magister Nathaniel Thorn, il mago inviato dal Magisterium per scortarla fino alla capitale, dove verrà giudicata per le sue colpe. Anni di praticantato le hanno insegnato a diffidare della magia e degli stregoni ed Elisabeth si convince che Nathaniel possa essere implicato nell’attacco alla Biblioteca, insieme al suo misterioso servitore dagli occhi gialli. Durante il loro viaggio, i due ragazzi subiranno un attentato destinato a uccidere proprio Elisabeth, unica testimone di quella notte. Controvoglia, lei e Nathaniel dovranno unire le forze per indagare su qualcosa che si rivelerà molto più grande di loro. Un piano organizzato da tempo, che potrebbe cambiare per sempre le sorti del mondo conosciuto e addirittura distruggerlo.


Autore

Margaret Rogerson è una giovane scrittrice americana di fantasy per ragazzi. Ha esordito nel suo paese con “An Enchantment of Ravens“, non ancora pubblicato in Italia, che è divenuto subito un bestseller. Il suo secondo romanzo è appena stato pubblicato con il titolo “Sorcery of Thorns“. La Rogerson è laureata in antropologia e quando non scrive passa il tempo disegnando e guardando documentari.


Recensione

Avete sempre pensato alle Biblioteche come a un rifugio sicuro dove poter apprendere i segreti dei vari mondi? Dove i libri sono amici fedeli e compagni di viaggio, pronti a mostrarvi la soluzione per ogni meravigliosa battaglia contro il male? E che cosa pensereste se quegli stessi libri fossero pronti a staccarvi le dita senza alcun rimorso, se solo provaste a sfiorarli? Nel mondo creato da Margaret Rogerson i libri custoditi nelle Grandi Biblioteche sono Grimori di varia potenza, depositari della magia nera e per questo tenuti segregati da secoli per evitare che danneggino gli umani; sono incatenati agli scaffali, chiusi in teche di vetro o addirittura relegati in celle di isolamento. La magia, quella che amiamo tanto quando leggiamo un fantasy, è considerata pericolosa e guardata con sospetto. Tutti i maghi sono esseri maligni e la stregoneria nasce direttamente dalla connessione con il mondo dei demoni. Non è un concetto nuovo in un fantasy. Lo abbiamo trovato in varie forme, ma ogni volta è affascinante entrare in un mondo in cui la magia va contenuta e contrastata. Un mondo in cui la magia è nemica.

Vorrei fare una precisazione su questo romanzo prima di studiarne con voi la forma e i contenuti: il pubblico a cui è diretto è quello dei ragazzi e credo che a fatica uscirà dal genere Young Adult. A differenza di altre opere, infatti, lo stile potrebbe non essere apprezzato da lettori molto più maturi. A te è piaciuto – obietterete voi. Certo – risponderei io. Ma si sa che la mia dipendenza dalle parole e dalla fantasia trascende i miei anni e ogni libro mi emoziona in qualche modo. La scrittura di Margaret Rogerson è semplice e molto scorrevole; non si perde in descrizioni inutili ma riesce comunque a disegnare il mondo in cui colloca la sua storia quel tanto che serve per farlo immaginare anche a noi. In questo caso le sue ambientazioni somigliano molto a un’Inghilterra vittoriana, tanto che vengono menzionati i primi anni del 1800. Se ho trovato un limite alla scrittura, è stato forse l’uso eccessivo di metafore non indispensabili e fin troppo semplici, che avrei evitato. Quello che invece caratterizza positivamente il libro è l’ironia, incentrata sulla figura del Magister Thorn, che credo sarà apprezzata dai giovani lettori perché è fresca e immediata.

La storia si svolge senza interruzioni e senza cadute, seguendo un intreccio se non originale, quantomeno interessante e ben costruito. Quello che mi è piaciuto molto nel libro è stato il ruolo assegnato ai grimori: quelle raccolte di incantesimi che così tante volte hanno aiutato i protagonisti di innumerevoli romanzi, qui sono presenze vive, che pensano, soffrono, hanno sentimenti, simpatie e antipatie nei confronti dei loro Guardiani. Sono entità fatte di carta e inchiostro, si, ma hanno un’anima, che sa provare emozioni e quando necessario, prendono posizione. La storia passata del Regno di Austermeer, purtroppo, ha insegnato alla popolazione che la magia contenuta nei grimori può essere usata per danneggiare gli esseri umani. E’ per questo che la conoscenza deve essere tenuta sotto controllo e non può essere condivisa con tutti.

La conoscenza può sempre essere pericolosa. E’ più potente di qualsiasi spada o incantesimo.

Così, quando i due protagonisti si incontrano, il passato li ha già divisi ancora prima che possano conoscersi. A Elisabeth è stato insegnato che la magia è maligna e che tutti i maghi sono cattivi, esseri che vincolano il loro potere a quello dei demoni, mantenendo un fragile e pericoloso rapporto con l’Altromondo. I pregiudizi di Elisabeth sono i pregiudizi del piccolo universo ristretto in cui ha vissuto per tanti anni, chiuso all’esterno e incapace di gestire un potere tanto grande.

C’è sempre più di un modo di vedere il mondo. Chi sostiene il contrario vorrebbe farti vivere per sempre nell’oscurità.

Legata suo malgrado a due figure oscure (Nathaniel e il suo servitore Silas), la giovane apprendista dovrà mettere da parte tutto quello che le è stato insegnato e capire che questi preconcetti possono offuscare la verità e che la linea sottile tra Bene e Male è difficile da giudicare. Gli errori del passato non dovrebbero mai ricadere sulle generazioni successive, eppure è quello che è successo a Magister Thorn, ultimo discendente di una linea di stregoni che causò il quasi totale sterminio del popolo del muschio, guardiano delle foreste. Cresciuto in una famiglia oscura e maledetta, colpita dalla più grave delle tragedie, anche Nathaniel dovrà lottare contro il suo passato e accettare di perdonarsi, ritrovando la fiducia nel prossimo.

«A che scopo vivere se non credi a niente?»

«Se non credi a niente» disse al di sopra della spalla, «hai molto meno da perdere.»

Sorcery of Thorns” è un romanzo ricco di azione; una storia di pregiudizi infranti, di fiducia nel prossimo, di coraggio e di scelte difficili. Ma soprattutto è la storia di un amore sconfinato per i libri, per la conoscenza che raccolgono, per l’odore di cuoio e pergamena, per l’inchiostro che ti macchia le dita. Elisabeth Scrivener è la depositaria di questo amore che andrà oltre le regole imposte dal suo ordine per seguire quella verità che le impone il cuore. E’ una protagonista coraggiosa, impertinente, incosciente a volte, ma sempre disposta a mettere a rischio la sua vita pur di salvaguardare le sue amate Biblioteche.

Una vera figlia della Biblioteca. Nelle sue vene scorrevano inchiostro e pergamene. La magia delle Grandi Biblioteche viveva nelle sue stesse ossa. Facevano parte di lei, come lei di loro.

Al contrario, il protagonista maschile non ha lo stesso spessore di quello femminile. A parte quell’aria beffarda, vanitosa e presuntuosa, che lo rende così simpatico, mi dispiace dire che non apporta grande contributo alla storia. Da un mago di tali dimensioni mi aspettavo qualcosa in più, invece pare che abbia l’unico talento di mettersi continuamente nei guai e farsi salvare la vita da Elisabeth e Silas. Una menzione speciale va proprio al fedele servitore oscuro, che risulta secondo me la figura più originale e ammaliante del romanzo. Il rapporto tra maghi e demoni, caratterizzato da un patto che lega la vita mortale dell’uno alla volontà dell’altro, è un elemento non solo originale ma estremamente intrigante. Il personaggio di Silas è ben costruito: con le sue contraddizioni, il suo umorismo cinico e tagliente, il suo completo disinteresse per la vita umana, e la sua ossessione per le buone maniere e l’apparenza, è di sicuro quello che attirerà maggiormente la vostra simpatia.

«Glielo assicuro, non avrei mai acconsentito se questa indegna mascherata avesse fatto parte della sua proposta fin da subito. La livrea non è della mia taglia, e non servirei vino di questa annata ignobile nemmeno a un plebeo. Senza offesa, signorina Screvener»

Giudizio finale, senza alcun dubbio, più che positivo: una bella storia, piacevole, romantica, avventurosa, ben costruita e raccontata con bravura. Una scrittura già matura nonostante sia solo il secondo romanzo, qualche piccola mancanza che non guasta la bellezza del racconto, e una buona dose di fantasia. E allora lasciatevi trascinare all’interno delle sale della Biblioteca di Summershall e scoprite le curiose caratteristiche degli antichi grimori che vi sono custoditi. Forse bisbiglieranno anche a voi.

Se siete curiosi di leggere altre opinioni sul romanzo potete seguire tutte le tappe del Review Party. Vi lascio il banner con i profili che hanno partecipato all’evento.


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