Shadowhunters. Città di cenere – Cassandra Clare

Shadowhunters. Città di cenere – Cassandra Clare

libro shadowhunters

Titolo: Città di cenere

Serie: Shadowhunters

Autore: Cassandra Clare

Editore: Mondadori

Genere: urban fantasy

Pagine: 468

Prezzo: 13,30

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Trama libro

Tutte le storie sono vere. Ora lo sa anche Clary, e il mondo, adesso che lo guarda con occhi diversi, occhi da Cacciatrice, mostra molto più di quello che ha visto per sedici anni: demoni, vampiri, stregoni, fate, licantropi. Il mondo è pieno di pericoli e la madre è ancora in ospedale, sotto l’effetto di uno strano incantesimo. Da quando il padre Valentine è fuggito con la Coppa Mortale, rivelando a lei e a Jace di essere entrambe suoi figli, il rapporto tra i due ragazzi si è fatto imbarazzante e complicato. Nel tentativo maldestro di allontanarsi dal giovane Shadowhunter, Clary si avvicina a Simon, che la aspetta paziente da anni e riesce finalmente a far breccia nel suo cuore. Stare insieme a Simon è semplice, naturale e confortante, e Clary crede di sentirsi felice dopo tanto tempo.

Nel frattempo, Jace ha problemi più seri: l’Inquisitrice Herondale, appena arrivata da Idris, è convinta che il ragazzo fosse d’accordo col padre fin dall’inizio e che sia una sua spia; come se non bastasse, Maryse Lightwood, che l’ha cresciuto, lo rinnega apertamente e lascia che venga portato nelle prigioni della Città di Ossa per essere giudicato dal Conclave. Deluso e ferito, Jace si chiude ancora più in se stesso, roso dai dubbi sulla sua fedeltà agli Shadowhunters e distrutto dall’idea di aver perso tutti quelli che ama. Ma la situazione precipita improvvisamente: Valentine riesce a entrare nella Città di Ossa uccidendo tutti i Fratelli Silenti; Alec, Izzy e Simon, accorsi con Clary per salvare Jace, scoprono stupefatti che la ragazza è in grado di evocare nuove rune, che non esistono nel Libro Grigio. Ma il danno ormai è fatto: il padre ha rubato la Spada dell’Anima, il secondo dei tre Strumenti Mortali, e ha intenzione di usarla per richiamare i demoni e farli combattere contro il Conclave.

Mentre cercano un modo per ostacolarlo, l’equilibrio precario tra fratello e sorella viene messo alla prova. Costretti infatti dalla regina Seelie ad affrontare la verità, i due ragazzi si baciano davanti a Simon, che in un momento di disperazione si reca all’Hotel Dumort e viene ucciso dai vampiri. Sarà Raphael a riportare il suo corpo a Clary che, incapace di rinunciare al suo migliore amico, sceglie di lasciare che si trasformi in vampiro. A questo punto tra i ragazzi le cose si fanno sempre più complesse: Jace non riesce più a nascondere i sentimenti che prova per la sorella, che invece lo rifiuta, sentendosi in colpa per ciò che è accaduto a Simon; Alec è affranto e geloso del sentimento che Jace prova per Clary; Magnus è deluso dal disinteresse di Alec nei suoi confronti e Simon tenta di abituarsi alla nuova esistenza notturna. Eppure, nonostante le loro vite siano state sconvolte, tutti loro si uniscono, in segreto dal Conclave, per stanare Valentine e impedire che esegua il suo rituale con i demoni. Una dura battaglia li attende. Uno scontro troppo grande per le loro forze, al quale nessuno di loro si sottrarrà.


Autore

Cassandra Clare, pseudonimo di Judith Rumelt, è una scrittrice statunitense famosa per i suoi romanzi urban fantasy. Dopo un’infanzia e un’adolescenza passate a seguire i suoi genitori in giro per il mondo, si trasferisce a Los Angeles per terminare gli studi e poi a New York, dove inizia la sua carriera come giornalista di tabloid. Mentre si occupa di gossip che non le interessano affatto, inizia a lavorare a una saga di fantasia ispirata al paesaggio urbano di Manhattan, che resta ancora oggi il suo luogo preferito.

Il primo romanzo “Shadowhunters. Città di ossa” uscito nel 2007, diventa subito un best seller, seguito immediatamente da “Shadowhunters. Città di cenere” e “Shadowhunters. Città di vetro“, che chiude il ciclo denominato “The Mortal Instruments”. Nel 2011 inizia il secondo ciclo (The Infernal Devices), composto da altri 3 romanzi (“Città degli angeli caduti”, “Città delle anime perdute” e “Città del fuoco celeste“). Contemporaneamente, la Clare annuncia l’arrivo di una nuova serie: “The Dark Artefices”, il cui ultimo romanzo “Regina dell’aria e delle tenebre” è dinuovo in vetta alle classifiche. La Constantine Film ha comprato i diritti d’autore dell’intera saga, ma è riuscita a produrre un solo film, che ha avuto uno scarso successo di pubblico, tanto da costringere la casa di produzione a trasformare i romanzi in una serie televisiva, anch’essa sfortunata, che è stata interrotta nel 2019 alla terza stagione. Tra le altre opere di Cassandra Clare troviamo “Le cronache di Magnus Bane” e “Il Codice“.


Recensione

La prima cosa che mi ha colpito di questo secondo volume della saga di “Shadowhunters” è la quantità di pagine: 470. Non si può certo dire che sia un volumetto. Ma non vi lasciate spaventare; è finito senza che me ne accorgessi e io stessa mi sono stupita di quanto sia facile leggerlo. Anche in “Città di cenere” Cassandra Clare riesce a proseguire la storia creando un intreccio appassionante e scorrevole. Il linguaggio è semplice, familiare, quotidiano e adatto al pubblico di Young Adults al quale è rivolto. Ha uno stile piacevole e mai noioso, nemmeno nelle descrizioni, che pure sono presenti in tutto il libro. Le vicende si svolgono sullo sfondo di una New York cupa e affascinante, dove il buio è più cupo, i colori sono più vividi e i tramonti più caldi di un mondo normale. Tutto è dosato con sapienza: dialoghi, narrazione, descrizioni. E’ una scrittura ammaliante, in grado di tenere col fiato sospeso, anche nelle parti in cui c’è meno azione.

Non mi stupisce che abbia avuto tanto successo anche tra un pubblico adulto; l’universo che disegna è quello che molti di noi sognano da sempre: avventura, fate, stregoni, vampiri, buoni e cattivi, Bene e Male, amori profondi e contrastati, dolci e sexy allo stesso tempo. Rispetto al precedente romanzo, i personaggi, anche quelli secondari, iniziano ad acquistare forma e sostanza. Simon, Luke, Magnus, Valentine e persino Maryse Lightwood, non sono più velati da un alone, ma risultano luminosi e vividi e ottengono un ruolo significativo nella storia. La psicologia dei vari protagonisti è studiata con più attenzione e occupa un posto di rilievo anche rispetto alla narrazione. La Clare sta costruendo, romanzo dopo romanzo, figure che ci accompagneranno per tutta la saga e che destano nel lettore emozioni forti: dall’amore all’odio profondo.

L’intera storia è pervasa da quell’ironia sagace e spassosa che abbiamo già imparato ad apprezzare in “Città di ossa“. Alcuni personaggi, ognuno col suo particolarissimo atteggiamento, sono dotati di una comicità a volte sottile e a volte ingenua, che ti strappa più di un sorriso e li caratterizza in modo originale, da Jace a Simon, fino alla piacevole scoperta dello stregone Magnus Bane, spesso in disparte, ma sempre d’effetto e comico nella sua sgargiante figura.

Ero già nato quando il Mar Morto era ancora un lago che si sentiva poco bene.

Con estrema sapienza la scrittrice ha saputo creare personaggi a tutto tondo, vivi, palpitanti, che credo resteranno nell’immaginario del mondo fantasy per molto tempo.

E ancora una volta l’amore torna predominante in questo mondo crudele e sanguinario; un amore che purtroppo, anche se lo vorremmo disperatamente, non è più possibile: Jace e Clary sono fratello e sorella e il legame che sentono è troppo intimo per essere mostrato. Eppure, per quanto sembri sbagliato, non possiamo fare a meno di vederli uniti. Perché il sentimento che provano è così intenso e vero (come d’altronde ogni legame di affetto nel libro – Jace e Alec, Clary e Simon) che i ragazzi non possono evitare di soccombergli.

Quando ami qualcuno, non hai scelta.

E curiosamente, tra i due, quello più fragile sarà Jace, il guerriero perfetto. L’arroganza, il distacco e quel senso di superiorità che ha sempre mostrato, si rivelano solo come la paura di non essere amato e soprattutto di essere abbandonato dinuovo: dai Lightwood, da Clary, da Alec. Dopo una vita vissuta a cercare di non lasciarsi trasportare dai sentimenti, ne sarà travolto.

Non ho mai sentito di appartenere a nessun posto. Ma tu mi fai sentire come se ci fosse un posto per me.

E’ curioso e sarcastico anche l’atteggiamento del romanzo nei confronti della fede e della condizione umana. E a me pare che la versione della Clare sia sempre la più ironicamente vicina alla verità.

– Diversamente da voi – ribatté Jace – in noi nulla ha origine dall’inferno

– Siete mortali, invecchiate, morite – disse la Regina in tono sprezzante – Se questo non è l’inferno, dimmi, ti prego, che cos’è?

Città di cenere” ci lascia con la promessa di una guerra epica tra Bene e Male, dove mi pare che i fattori si siano scambiati. Valentine, il protettore dei mondani, il grande Nephilim, vuole eliminare per sempre tutti coloro che hanno sangue demoniaco nelle vene, purificando la razza. Vampiri, stregoni, licantropi e fate dovranno combattere invece in nome del bene comune. Una battaglia che si preannuncia interessante e imperdibile, in quello che sono certa sarà un altro splendido capitolo della saga.

E poi diciamocelo: avete voglia anche voi di sapere cosa l’Inquisitrice ha sussurrato nell’orecchio di Jace.

Perché c’è sempre una speranza.


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