Stardust – Neil Gaiman

Stardust – Neil Gaiman

Titolo: Stardust

Autore: Neil Gaiman

Editore: Mondadori

Genere: fantasy

Pagine: 246

Voto del Pubblico (IBS): 3,9 su 5

Prezzo: 9,97

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Trama

In una notte fredda e piovigginosa il piccolo Tristran Thorn viene lasciato in fasce davanti al varco nel muro che separa il paese di Wall, in Inghilterra, dal mondo di Faerie. Su un frammento di pergamena è scritto in bella calligrafia il suo nome, ed è per questo che Dunstan Thorn e sua moglie lo accolgono in casa e lo allevano come fosse figlio di entrambi. Diciassette anni dopo Tristran è un ragazzo sveglio e intelligente, garzone nella bottega del paese e follemente innamorato di Victoria Forester, la giovane più affascinante di Wall. La sera in cui promette a Victoria, in cambio del suo amore, di portarle la stella che hanno visto cadere a est del villaggio, oltre i confini di Faerie, Tristran non ha idea dell’avventura che sta per intraprendere.

Il muro che circonda il bosco divide da sempre Wall dal mondo fatato di Faerie. Nessun umano può attraversarlo, se non un giorno ogni nove anni, in cui si svolge il grande mercato, dove abitanti di ogni dove vengono ad ammirare gnomi, fate e oggetti magici. Ma con sua grande sorpresa, il padre e le guardie al varco, venuti a conoscenza delle sue intenzioni, lo lasciano passare. Tristran parte così per un viaggio affascinante e incredibile attraverso Faerie, sulla scia della stella caduta che in realtà scopre essere una strana e ostile ragazza dai capelli d’argento.

Sfortunatamente Tristran non è l’unico a volerla. Altre due forze ne seguono i movimenti: la vecchia Strega-regina la cerca per strapparle il cuore e riavere la sua giovinezza, mentre i Signori di Stormhold, i tre fratelli eredi al trono, vogliono la pietra che porta con sé e che sarà in grado di designare uno di loro come sovrano. Il primo a raggiungerla e farla prigioniera sarà proprio Tristran, ma nel viaggio di ritorno a Wall si accorgerà che forze oscure e maligne ne stanno programmando la morte e sarà costretto, suo malgrado, a proteggerla.


Autore

Neil Gaiman è un artista estremamente eclettico. Nato in Inghilterra nel 1960, intraprese la carriera di giornalista solo per avviare una rete di relazioni che gli permettesse di pubblicare quei racconti che tutti gli editori avevano rifiutato. Grazie alla collaborazione con Terry Pratchett riuscì infine a ottenere i primi successi letterari con “Good Omens” (Buona Apocalisse a tutti!). Nel frattempo iniziò la sua collaborazione con la DC Comics, per la quale produsse la breve serie di fumetti di Black Orchid e la graphic novel di Sandman, che lo rese famoso in tutto il mondo, tra il 1989 e il 1996, soprattutto per aver esteso questo genere dal pubblico dei ragazzi a quello degli adulti.

Oggi è conosciuto anche come autore di canzoni e poesie, come conduttore radiofonico e soprattutto come creatore di personaggi e sceneggiatore di serie tv tra le più acclamate (“Lucifer”, “Good Omens”, “American Gods”) Tra le opere più importanti ricordiamo “Stardust”, “Nessun dove“, e “American Gods“. Tra i racconti e romanzi per bambini spiccano “Coraline”, “Il figlio del cimitero” e “Il ragazzo dei mondi infiniti”.


Recensione

Si, lo ammetto, sono una di quelle persone che sono arrivate a Neil Gaiman dopo un periodo di iniziale reticenza. Non sono una grande amante, né una buona conoscitrice, di graphic novels, quindi come uno dei maggiori rappresentanti di quel genere non mi ha mai attratto. Provengo da una conoscenza superficiale di alcune sue opere, frutto delle trasposizioni cinematografiche di “Stardust” e “Coraline“, che me ne hanno dato un’idea approssimativa e confusa.

Gaiman passa da una bella fiaba sdolcinata a una storia per bambini che francamente, per i suoi risvolti nascosti, mi lascia il dubbio che fosse davvero per occhi così piccoli! (Le mie figlie dopo aver guardato Coraline si sono rifiutate di rivederlo per mesi, e vi assicuro non per colpa del ragno!) Ora che ho letto “Stardust” ho le idee ancora più confuse. E’ un autore per adulti o per ragazzi? Questo libro è una fiaba leggera o un romanzo dark? Impossibile da decifrare, almeno non con la lettura di un solo libro, quindi mi riservo di proseguire con le altre opere.

In ogni caso ho finalmente capito il motivo per cui ogni sua creazione, che sia un fumetto, un libro, un racconto o una sceneggiatura televisiva, riscuote tanto successo. Gaiman è infinito. Una fantasia traboccante dalle sue parole, una visione unica del mondo (di tutti i mondi, a quanto pare), figure fantastiche che popolano la letteratura da sempre, unite ad altre mai nemmeno immaginate.

Il tutto raccontato in modo pacato e semplice, come se stesse parlando a un bambino, ma con la capacità di passare da un registro all’altro nell’arco di uno stesso capitolo. E così ti ritrovi a leggere delle fascinose arti ammaliatrici di una fata e dopo poco (mentre ancora stai sognando dei suoi occhi verdi e delle sue orecchie a punta) vedi sgozzare un dolce unicorno (non prima che sia stato trapassato in un occhio da uno stiletto, con tanto di sangue che scorre copioso sulle candide pagine).

Nonostante nel romanzo la caratterizzazione dei personaggi non sia affidata molto alle parole (in poco più di 200 pagine abbiamo conosciuto fate, streghe, contadini, locandiere, misteriosi maghi e capitani di navi volanti, alberi parlanti, omini pelosi e stelle, e via così, all’infinito), lo scrittore riesce a creare alcune figure forti a cui ci si affeziona immediatamente. Il ritmo del racconto è serrato e incalzante, con uno stile tranquillo e semplice, dove il passaggio da un avvenimento all’altro è sintetico ed essenziale. Se forse all’inizio ho sofferto un po’ per il modo in cui velocemente e quasi freddamente liquida le relazioni personali tra i protagonisti (anche quelle amorose), alla fine ho capito che probabilmente questo è il suo stile e la sua unicità.

Alla fine di ogni capitolo ti chiedi cos’altro potrà succedere e quali stramberie riuscirà a inventare, unendo il nostro mondo al suo, e facendoti pensare, a libro chiuso, che forse il più reale era quello oltre il muro. Wall e Faerie sono due universi vivi e palpitanti, dove la ricostruzione dell’epoca vittoriana inglese ti trascina in paesaggi e personaggi forti e vividi, su uno sfondo dai toni cupi e tenebrosi che credo contraddistinguano Gaiman. Vi direi di farlo leggere ai vostri bambini, ma dovrete prepararvi a domande a cui sarà difficile rispondere, su un mondo dove a volte la distanza tra bene e male è davvero ridotta e pare non sia il centro della storia.

In ogni caso sono soddisfatta di far parte ormai di questo strambo, inquietante e affascinante universo di Gaiman. E’ stata una lettura veloce e piacevole che mi ha lasciato con una strana sensazione di perplessità. Era una fiaba? C’era un messaggio di fondo che avrei dovuto cogliere? Magari un insegnamento? (Intendo dire a parte l’ovvia e deliziosa storia d’amore). Forse no. O forse non l’ho colto io.

A me è sembrato solo, nell’incalzare degli eventi, che Gaiman mi abbia trascinato in una storia inverosimile in cui ho creduto con tutta me stessa, fin dalle prime pagine.


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