The 100. Rebellion – Kass Morgan

The 100. Rebellion – Kass Morgan

Titolo: The 100. Rebellion

Autore: Kass Morgan

Editore: Rizzoli

Genere: fantascienza

Pagine: 305

Prezzo: 11,00

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Trama

E’ passato un mese da quando c’è stato lo scontro finale tra le due fazioni dei terrestri, e i nuovi coloni arrivati con le ultime navicelle spaziali hanno dovuto mettere da parte il loro orgoglio e aiutare il gruppo di terrestri capeggiato da Max, il padre di Sasha, alleato con i Cento. Dopo una sanguinosa battaglia e numerose perdite, l’accampamento pare abbia trovato la sua serenità: tutti si sono prodigati per ricostruirlo e contribuire al suo perfetto funzionamento. Tra i Cento, Clarke è entusiasta di aver ritrovato i genitori che credeva morti, ma è preoccupata per Bellamy che si comporta in modo paranoico. Wells è ancora distrutto dalla perdita di Sasha e si tiene occupato per evitare di pensarci. Glass si gode finalmente la sua vita di coppia con Luke, anche se all’accampamento tutti la trattano come se non fosse capace di fare nulla. Bellamy è l’unico che non riesce a godere della pace: strane sensazioni lo mettono in guardia contro ulteriori pericoli e il ragazzo continua a vedere intorno a sé i segni di qualcosa di strano e inspiegabile.

Quando il campo viene attaccato brutalmente da un gruppo di estranei vestiti con tuniche bianche, che danno fuoco alle costruzioni, rubano tutte le loro scorte e uccidono molti di loro, Clarke capisce l’errore commesso: avrebbe dovuto fidarsi dell’istinto di Bellamy. Mentre contano i caduti, i ragazzi si rendono conto con spavento che molti amici sono stati evidentemente “scelti” per essere portati via. Tra questi ci sono anche Octavia, Well e Glass. Così, mentre i sopravvissuti organizzano l’ennesima squadra con il compito di ritrovarli, i ragazzi rapiti vengono a contatto con un gruppo di superstiti alla grande distruzione della Terra, che ha costruito una nuova, strana e inquietante società dominata dalle donne. Chiusi in una fortezza inespugnabile, capiscono che l’unico modo per salvarsi è fingere di aderire alle nuove regole e attendere il momento giusto per fuggire.


Autore

Kass Morgan ha 35 anni ed è una scrittrice statunitense, laureata alla Brown University e con un master in Letteratura del XIX secolo presso l’Università di Oxford, in Inghilterra. Lavora come editor di libri per ragazzi per una casa editrice di New York. Ancora prima che il suo romanzo d’esordio “The 100” fosse pubblicato, la CW aveva già acquistato i diritti televisivi dell’opera, trascinando l’autrice in una spirale fortunata che l’ha portata a pubblicare altri tre volumi della saga: The 100. Day 21“, “The 100. Homecoming e “The 100. Rebellion“. La serie tv omonima, in realtà liberamente tratta dai suoi libri, è oggi alla sesta stagione.

Nel 2019 è uscito un nuovo romanzo della Morgan intitolato “Anni luce. Squadra 20“, sempre ambientato nello spazio.


Recensione

La sensazione che provo quando termino una saga è impagabile: soddisfazione, felicità, appagamento e a volte un po’ di tristezza perché devo lasciare i personaggi che ho amato. “The 100” non mi ha convinta fin dall’inizio, ma ho proseguito un po’ per curiosità, un po’ perché non sono mai stata capace di lasciare una storia a metà, è un po’ perché ho continuato a sperare fino all’ultimo che potesse migliorare. Invece, mia cara Kass, anche in questo capitolo finale non mi hai sorpresa: il registro è sempre lo stesso e le mancanze sono tutte lì, ad attendermi in queste nuove pagine. Come per i libri precedenti non ho nulla da dire sullo stile: scorrevole, quotidiano e intrigante. L’autrice prosegue con la narrazione alternata in base al punto di vista dei quattro protagonisti (sempre in terza persona): Clarke, Bellamy, Wells e Glass. Un espediente che in tutti e quattro i volumi ha permesso al lettore di entrare in sintonia con i personaggi, e quindi sicuramente vincente. Con mia grande e piacevole sorpresa, questa volta il volume è pieno d’azione fin dall’inizio: tutto quello che non è accaduto nei primi tre volumi ci trascina in “Rebellion” con un ritmo incalzante di violenza, follia, scontri cruenti e battaglie decisive. Un punto a favore della Morgan, che in questo romanzo pare abbia trovato il giusto ritmo e un intreccio ancora più affascinante dei precedenti.

Per quanto io abbia atteso un approfondimento dei caratteri e soprattutto delle relazioni tra loro, sono stata invece delusa. Ormai conosciamo i quattro ragazzi perfettamente quindi qualcuno obietterà che non c’era necessità di una ulteriore introspezione psicologica. Eppure la sensazione che provo quando mi trovo davanti a Wells o a Glass è sempre quella di una conoscenza superficiale e non riesco davvero a decidere se mi sono simpatici o meno. Dopo quattro volumi sono ancora indifferente al loro destino. Se poi vogliamo prendere in considerazione le storie d’amore, ho sentito ancora lo stesso distacco di sempre e non mi hanno coinvolta. Capisco che è uno Young Adult e che si presume sia diretto a un pubblico di giovani lettori, quindi non sto dicendo che le scene d’amore avrebbero dovuto essere più esplicite. Credo semplicemente che, a volte, anche un semplice bacio può evocare un’emozione molto intensa se descritto nel modo giusto, e questa purtroppo è la grossa mancanza della Morgan. Siamo sinceri: siamo tutti romantici nell’animo e qualche scena più vivida credo che l’avremmo apprezzata tutti; mancano quel trasporto, quelle emozioni profonde che ne avrebbero fatto una grande storia.

Nonostante questi difetti, devo ammettere che questo è il volume che ho preferito dei quattro, quello che mi ha trascinata maggiormente nelle vicende, quello che mi ha fatto provare emozioni più forti, anche se mi ha lasciato con tante domande. Mi è piaciuta la conclusione, secondo me appropriata alla saga e alla storia: un finale che non vuole essere buonista a tutti i costi. Dopo aver trovato finalmente un accordo pacifico tra coloni e terrestri, convinti che questa sia l’occasione giusta per ricominciare, i protagonisti sono di nuovo in pericolo. Un’altra comunità è sopravvissuta chissà come alla distruzione della Terra e ora minaccia i nuovi Coloni. Dopo tutti gli sbagli commessi, che hanno sterminato l’umanità, ci si aspetterebbe che i pochi superstiti abbiano costruito una società migliore; quella che i ragazzi devono affrontare è invece una comunità fondata sulla violenza, su regole ferree piuttosto folli, che non seguono nessun sano principio morale.

L’esistenza stessa della nostra comunità si basa sulla brutalità degli uomini. È l’unica cosa che conoscono, e che rispettano.

Una società controllata e gestita da figure femminili convinte che l’uomo vada guidato, perché ha un animo innocente che non sa controllare e che lo porta a fare scelte imprudenti e distruttive. Il che potrebbe anche essere vero, se solo le regole imposte per mantenere l’ordine non siano ancora più folli di quelle a cui erano abituati i Cento sulle navi spaziali.

Noi donne dobbiamo essere madri per la nostra gente. In special modo per gli uomini. Sono come i bambini, sapete? Tutti gli umani lo sono. Innocenti, ma pericolosamente imprudenti nella loro innocenza.

Sono arrivata finalmente al termine di questa storia e nonostante tutto continuo a consigliarla agli amanti della fantascienza e soprattutto ai giovani, che sapranno apprezzarla maggiormente. Io sono felice di aver conosciuto questi ragazzi, che hanno dimostrato fin dall’inizio estremo coraggio, fede nell’amicizia, spirito di sacrificio per il prossimo e voglia di costruire una vita migliore.


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