The hunt. Che la caccia abbia inizio – Charlie Moon

The hunt. Che la caccia abbia inizio – Charlie Moon

Titolo: The hunt

Autore: Charlie Moon

Editore: Sonzogno

Genere: fantasy, YA

Pagine: 235

Prezzo: 18,90

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Trama

Charlie e la migliore amica Jasmine, suo fratello Jake, e poi Tom e Lance: amici inseparabili fin da bambini. Ma, arrivati al liceo, devono fare i conti con le prime cotte, le tensioni irrisolte e i segreti taciuti troppo a lungo. Proprio quando il loro legame sembra ormai destinato a spezzarsi, un’aggressione li costringe a riavvicinarsi: tre sconosciuti tentano di rapire Jasmine. Gli amici accorrono per salvarla e, nell’asprezza della lotta, ognuno di loro scopre di potersi trasformare in un animale totem, che gli dona anche straordinarie capacità percettive. Perché? Da dove derivano questi misteriosi superpoteri? La risposta è in un’estate lontana, quando per un breve periodo era entrata nelle loro vite la dolcissima Hailee – primo, mai dimenticato, amore di Charlie. Trascinati dagli eventi, i ragazzi dovranno imparare a conoscere e a controllare le loro nuove abilità, per riuscire ad affrontare la battaglia che da millenni, sommessamente, scuote la Terra: quella tra Padre Caos e Madre Natura, principi contrapposti ma strettamente legati alla storia di tutti. Come scopriranno presto Charlie e Hailee


Autore

Charlie Moon è un giovane regista e content creator dal 2014. Attraverso i social media, condivide il proprio percorso di scoperta di sé, raccontando la sua vita di persona non binaria. Nel 2019 ha pubblicato il primo romanzo “Dicono di noi”, che esplora tematiche legate al genere e all’identità. Nello stesso anno, Charlie ha diretto e pubblicato l’omonimo cortometraggio, che ha ottenuto un grande successo su YouTube e ha riscosso l’entusiasmo dei suoi numerosi followers. “The hunt. Che la caccia abbia inizio” è il primo volume di una trilogia urban fantasy per ragazzi, seguito da “The hunt II. Il solstizio d’inverno“.


Recensione

Come ogni estate vado alla ricerca di romanzi che mi rilassino, che mi facciano divertire magari, o mi trascinino in qualche avventura entusiasmante. E’ per questo che “The hunt” mi ha colpita subito dalla trama, anche se onestamente non mi aspettavo che mi avrebbe toccata così tanto da strapparmi una lacrima. Ma partiamo dal principio, ossia dalla scrittura: diretto a un pubblico Young Adult, il libro è caratterizzato da uno stile scorrevole, fresco, frizzante e ironico anche quando affronta temi seri e delicati. L’amore per la scrittura di Charlie Moon è stato istantaneo: è un libro che parla ai ragazzi e lo fa con un linguaggio giovanile e contemporaneo che ti mette subito a tuo agio. La trama non è molto complicata, ma io che sono cresciuta con “It” non resisto mai a un gruppo di ragazzini che affrontano il mondo e il difficile compito di diventare grandi. Ci sono tanti temi interessanti in “The Hunt“, dall’eterna lotta tra Bene e Male (anche se qui la linea di demarcazione è piuttosto sottile, e ti chiedi se i cattivi siano davvero cattivi), all’amicizia che supera ogni ostacolo. L’inclusività ha il suo peso nella storia, e ce lo dimostrano i cinque bambini con cui tutto ha inizio. Ho amato Charlie da quando è scesa da quella casetta sull’albero per accogliere la nuova arrivata, nonostante i dubbi degli altri. Charlie l’inclusiva, che ha il terrore di essere messa in disparte. Un’insicurezza che credo nasca dall’accettazione di se stessa e dalla paura di mostrarsi agli altri: è per questo che nessuno, a parte la sua migliore amica, è a conoscenza del suo orientamento sessuale e sarà per Charlie la sfida più grande contro se stessa raccontare la verità a tutti.

L’ho detto. L’ho tirato fuori e ora non posso più riprendermelo. E’ lì per sempre, non posso cancellarlo, non posso annullarlo. Fa male, come se una parte di me si fosse staccata, lasciandomi sanguinante. Però fa anche bene, perché era la parte che un giorno mi avrebbe trascinato giù nell’abisso, che non so ancora come chiudere a chiave.

Mentre seguivo le avventure dei cinque amici, che nel momento del pericolo sono costretti a ritrovarsi dopo anni di lunghi silenzi, mi ha colpito il bisogno di questi adolescenti di vivere liberamente la loro vita, e da genitore mi sono sentita particolarmente toccata e un po’ dispiaciuta, perché mi sono ritrovata a chiedermi se qualche volta non ho fatto anch’io lo stesso sbaglio con i miei figli, pretendendo che fossero più simili a quello che mi aspettavo da loro. Quindi, grazie Charlie, per avermi rimesso in riga. Ogni tanto ci vuole.

C’è chi vuole semplicemente godersi la festa sentendosi grande e importante perché indossa un bel vestito, e onestamente va bene così, perché sono poche le volte in cui siamo liberi di sentirci grandi importanti senza subire il peso di una vita che altri hanno disegnato per noi.

Il percorso di crescita personale e di accettazione del proprio essere è affrontato con delicatezza ma anche tanta onestà, dando spazio a tematiche di identità di genere e mettendoci di fronte ai dubbi, alle paure, alle sofferenze che alcuni adolescenti devono affrontare ancora oggi, quando si scontrano con una società che, per fortuna, credo stia cambiando.

Dov’è il mio «felici e contenti»?

Lo so, ho sempre disprezzato le storie melense. Ma forse perché pensavo che non facessero per me. Il mondo in cui vivo non è fatto per una ragazzina lesbica che vuole vivere la sua storia d’amore. Non c’è mai stato posto per me nei film romantici.

Ho tifato per Charlie fin dall’inizio, perché voglio vederla immersa finalmente in quel lieto fine che tanto desidera, perché sono convinta che ci sia un lieto fine per ognuno di noi, anche se ci sentiamo inadeguati e senza un posto nel mondo. Perché questo mondo è di ciascuno di noi e credo che il messaggio più bello che questa storia possa diffondere, oltre al valore dell’amicizia, è che non ci sono canoni in cui dobbiamo rientrare e siamo tutti splendidi perché siamo tutti diversi. Che vi posso dire? Questo primo capitolo di questa nuova trilogia fantasy mi ha emozionata, mi ha fatta pensare, mi ha fatta sorridere e battere il cuore; mi ha trascinata in un mondo pauroso ma anche entusiasmante, avventuroso e pieno di magia, in cui anch’io avrei voluto vivere alla loro età. Non vi deluderà. Ne sono certa.


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