Un amore da morire – Lancali

Un amore da morire – Lancali

Titolo: Un amore da morire

Autore: Lancali

Editore: Sperling & Kupfer

Genere: romanzo

Pagine: 375

Prezzo: 16,90

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Trama

La vita in un ospedale non è mai allegra, e lo sanno bene i ragazzi protagonisti di questa storia, che si trovano ogni giorno a fare i conti con malattie terribili e che devono ribellarsi al destino, cercando uno spiraglio di luce anche nella più buia delle notti. Per loro, anche la conquista più banale accende la speranza di una vita normale e, pur nella difficoltà della loro condizione, scoprono la felicità, l’amicizia e l’amore in modo struggente e toccante poiché danno valore a ogni momento come se fosse l’ultimo. Ma, se la situazione volgerà al peggio, riusciranno a proteggere il loro cuore?


Autore

Lancali è lo pseudonimo di Lou-Andrea Callewaert, giovane autrice francese trasferitasi negli Stati Uniti. Amante della scrittura da sempre, ha esordito con “Un amore da morire“.


Recensione

Avete mai pensato a quali sono i più grandi ladri che l’umanità abbia mai conosciuto? Vi verranno in mente nomi altisonanti, geni, ribelli, persone fuori dal comune. I quattro amici protagonisti di questo romanzo ne conoscono tre sfortunatamente imbattibili; tre ladri in grado di togliere all’uomo cose che hanno un valore infinitamente maggiore di un gioiello o di un quadro. Tre ladri capaci di rubare la vita: il tempo, la malattia, la morte.

Attendere la morte si riduce a questo. A una bomba che ti porti dentro. Non puoi disinnescarla. Non puoi distruggerla. Non puoi scappare.

Se pensiamo ai più grandi ladri del mondo, il tempo, la malattia e la morte non hanno rivali.

O meglio, non ne avevano.

Perché poi siamo arrivati noi. Quattro amici che non credono nelle bombe.

Con una scrittura giovanile, dolce, intima e molto toccante, l’autrice ti porta nelle vite di questi quattro ragazzi che si sono conosciuti all’interno di un ospedale. Anni di continui ricoveri hanno insegnato a Sam, Neo, Sony e C. che le malattie hanno rubato la loro esistenza, hanno preso possesso del loro corpo e lo stanno portando allo sfinimento. E’ per questo che decidono di stilare la lista nera: una serie di oggetti, di cose, di avventure, di emozioni, da rubare alla vita, fino al furto più importante di tutti: la libertà. Il piano finale è infatti fuggire da quei letti e trovare il “paradiso”, un posto tutto loro dove possano essere liberi di vivere. Contrariamente a quanto si possa pensare, non è una storia di dolore o almeno, anche se il dolore è sempre sullo sfondo, non è l’elemento principale. Il fulcro del romanzo è la resilienza, la speranza, quel modo che ha l’uomo di tenersi stretti i sogni per credere che ci sia sempre un futuro. E’ una lezione che i quattro amici dovranno imparare attraverso la sofferenza, quando andranno incontro alle prime perdite. La speranza è qualcosa di cui hanno scelto di non parlare per tanto tempo, un accordo tacito che impedisce loro di affrontare un futuro inesistente.

La speranza dovrebbe essere in cima alla lista nera. E’ peggio dei nostri nemici. I nostri nemici sono ladri, ma almeno sbandierano la loro presenza, mentre la speranza è subdola, è una bugiarda, una creatura accidentale fatta di paura.

Ma l’amicizia che li lega, i loro sentimenti, l’affetto, l’amore che nasce dolce e potente tra quei letti, restituirà loro, alla fine, la consapevolezza di aver vissuto, anche se diversamente, quelle emozioni che tanto desideravano provare. E’ una storia di resilienza che ti strazia il cuore perché ti mette davanti la tragicità della situazione, e perché ha per protagonisti degli adolescenti. Ma è anche un libro che ti fa pensare, perché affronta tematiche difficili come l’anoressia, la depressione, la violenza domestica. Riesci a empatizzare totalmente con i protagonisti, che sono descritti in modo vivido e dolce. A volte senti il loro dolore, a volte la loro esuberanza, la loro voglia di vivere a tutti i costi il momento in cui si trovano, per quanto sia pericoloso. Perché abbandonarsi all’apatia della malattia sarebbe peggio; e allora è meglio affrontare qualche rischio per provare avventure emozionanti e piene di vita. Devo dire, onestamente, che non so se all’interno di un romanzo di questo genere ho apprezzato davvero il finale, che può risultare piuttosto inusuale, oltre che inaspettato. Forse quando ho realizzato la piega che stava prendendo ammetto di non averla gradita molto, mi sembrava non adatta alla situazione. Ad ogni modo è stata una lettura interessante e molto, molto toccante, che ci lascia con un grido di resilienza e speranza.

L’amore non svanisce quando le persone non ci sono più.

Il tempo cesserà di esistere. La malattia degenererà. La morte morirà.


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