Un’alba di Onice – Kate Golden

Un’alba di Onice – Kate Golden

Titolo: Un’alba di Onice

Autore: Kate Golden

Editore: Sonzogno

Genere: fantasy

Pagine: 422

Prezzo: 19,90

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Trama

Per salvare la vita del fratello, Arwen Valondale ha rinunciato a tutto: al suo villaggio nel regno di Ambra, alla madre e alla sorella, alla libertà. Ora il suo destino è nelle mani dell’uomo che ha sempre odiato, del mostro di cui le hanno insegnato ad avere paura: re Kane Ravenwood, crudele sovrano del regno di Onice. Sola e lontana da tutto ciò che conosce, Arwen è rinchiusa nelle segrete della fortezza di Shadowhold, dov’è costretta a mettere le sue rare doti di guaritrice al servizio dell’esercito nemico. Non sembra esserci speranza di fuggire dal castello, se non stringendo amicizia con un prigioniero tanto affascinante quanto subdolo, con il rischio di perdersi nel grigio ardesia dei suoi occhi. Mentre la guerra nelle terre di Evendell si fa sempre più sanguinosa e i confini tra giusto e sbagliato, vero e falso diventano sempre più sfumati, anche le convinzioni di Arwen cominciano a sgretolarsi: per salvarsi sarà costretta a fare i conti con se stessa e con i dubbi del suo cuore tormentato, tirando fuori un coraggio che non immaginava di possedere. Perché a Onice niente è come sembra, e mai come in questo caso l’amore potrebbe rivelarsi il più letale dei sentimenti.


Autore

Kate Golden è una scrittrice statunitense. Ha lavorato come sceneggiatrice, prima di dedicarsi alla scrittura. Esordisce nel fantasy con “Un’alba di Onice“, primo libro della trilogia The sacred stones, di cui in America è già stato pubblicato il secondo.


Recensione

All’interno del genere fantasy ogni lettore cerca qualcosa di diverso che va incontro ai suoi gusti. In “Un’alba di Onice” io ho trovato tutto quello che di solito mi fa innamorare di un libro. A partire dalla scrittura scorrevole e fluida, che riesce a catturarti e tenerti con sé fino all’ultima pagina senza mai un cedimento. Un worldbuilding adeguato che non si prolunga in pesanti descrizioni, ma non è nemmeno superficiale: è quel giusto compromesso che ti regala un mondo affascinante lasciando un minimo di spazio anche alla tua fantasia. I personaggi sono ben caratterizzati e hanno una loro profondità, nonostante sia il primo volume di una trilogia e quindi mi aspetto un’ulteriore crescita e di sicuro numerosi cambiamenti. Ma sono le figure fantastiche che popolano il mondo di Evendell ad avermi conquistata: streghe, fae, draghi, lupi mannari, un regno pieno di magia dimenticata e di esseri più o meno mostruosi, di cui la maggior parte della popolazione di Ambra ha sentito parlare solo nelle leggende.

La storia è interessante, magari non nuovissima, ma è ovvio che spesso un fantasy debba avvalersi di alcuni cliché; eppure io sono convinta che il valore di uno scrittore stia nel modo in cui li maneggia, e vi posso assicurare che la Golden lo fa con maestria. Forse uno dei motivi per cui ho adorato questa storia fin dall’inizio è Arwen, la protagonista femminile, che a differenza delle eroine di molti romanzi non è la classica salvatrice, non è la ragazza coraggiosa, perfetta guerriera, dotata di poteri straordinari, che si getta nella mischia incurante del pericolo. Arwen è cresciuta convinta che Kane Ravenwood, Re di Onice, sia l’essere più crudele, malvagio, cinico e impietoso verso i suoi prigionieri di guerra, di cui si sia mai sentito parlare. E’ una semplice guaritrice (seppure abbia lo straordinario potere di guarire qualsiasi tipo di ferita) e non sa neppure da dove le derivi questa capacità, ma di sicuro è l’unica cosa in cui è brava. Per il resto è una ragazza semplice, silenziosa, timida e molto paurosa. La decisione di scambiare la sua vita per la libertà del fratello non è coraggio, ma convinzione che lui sia tanto migliore di lei da essere meritevole di vivere. La crescita di Arwen è molto lenta e ci vorrà la brutalità della guerra per farle capire che il suo più grosso limite è proprio ciò che lei pensa di se stessa.

Tutti abbiamo demoni, Arwen. L’unica differenza è il modo in cui scegliamo di affrontarli.

Altrettanto lento è il burrascoso rapporto che la guaritrice costruisce con Kane, quel re che tutta Ambra considera unico colpevole di una guerra che sta distruggendo due regni. Seguirli nella loro conoscenza è stato dolce, impetuoso, mozzafiato e frustrante insieme. Re Ravenwood è davvero un uomo senza rimorso e spesso senza pietà, ma Arwen inizia a chiedersi quanto sia vero e quanto sia costruito, per poter decidere se può accettarlo per quello che realmente è.

Kane non si fermò nemmeno di fronte alle grida agonizzanti che trafissero la notte, implorando pietà. Si concentrò di più, evocando oscurità, spine, ombre e polvere.

Sapevo chi era. Sapevo di cosa era capace.

I segreti dietro la guerra tra Onice e Ambra sono molto più complessi di quello che appare fin dall’inizio e in un finale inaspettato la verità si mostrerà nella sua terribile e ineluttabile tristezza. Resta solo da capire cosa decideranno di fare questi due ragazzi, messi davanti a una scelta più grande di loro e del sentimento che sta nascendo. Arwen troverà il coraggio di affrontare il suo destino? E Kane, che sa provare sentimenti così profondi per la guaritrice, riuscirà a portare avanti la sua farsa di uomo senza punti deboli?

Ho creduto di perderti. Non riuscivo più a mangiare. A dormire. A muovermi. Non volevo vivere in un mondo in cui tu non c’eri più.

Grande esordio narrativo per Kate Golden; un fantasy ben scritto, ben strutturato; personaggi principali e secondari che si prospettano molto interessanti; uno slowburn che ti tiene col fiato sospeso fino alla fine; un intreccio ben gestito e un finale che ti fa desiderare di poter leggere al più presto il seguito. Una delle uscite più belle di quest’anno. Assolutamente da non perdere!


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