Victories Greater Than Death. La pietra di Talgan – Charlie Jane Anders

Victories Greater Than Death. La pietra di Talgan – Charlie Jane Anders

Titolo: Victories Greater Than Death. La pietra di Talgan

Autore: Charlie Jane Anders

Editore: Fanucci

Genere: fantascienza

Pagine: 330

Prezzo: 14,90


Trama

Tina Mains non è un’adolescente comune. Ha un lume di salvataggio interplanetario nel petto, e trascorre ogni giorno di vita sulla Terra in trepidante attesa che questo lume si attivi e che i suoi alleati alieni, che da piccola l’avevano nascosta sulla Terra per proteggerla, la vengano a prendere per riportarla nello spazio e permetterle di compiere il suo destino: sconfiggere un terribile nemico intergalattico e far trionfare la giustizia. In quest’ardua impresa spaziale, Tina potrà fare affidamento sulla sua migliore amica Rachael e su un equipaggio di alieni e terrestri determinato a portare a termine la missione, costi quel che costi. Riusciranno a salvare l’universo da ciò che lo minaccia e a ristabilirne l’equilibrio?


Autore

Charlie Jane Anders è una commentatrice e autrice americana, che ha pubblicato svariati racconti, vincendo tra l’altro molti premi, tra cui un Hugo e un Nebula Award. “Victories Greater Than Death. La pietra di Talgan” è il primo volume della trilogia Unstoppable, che presto arriverà sugli schermi di Amazon Studios come serie tv.


Recensione

«Ti prego, non dimenticarti di quello che ti ho detto. Scappa. Non smettere di correre per nulla al mondo.»

Oggi vi parlo di un romanzo di fantascienza davvero originale, il primo volume di una trilogia i cui diritti sono già stati acquistati da Amazon Studios per trarne una serie televisiva. In effetti, devo dire che leggendolo ho avuto la sensazione che fosse perfetto per una splendida trasposizione. “Victories Greater Than Death” è un libro per ragazzi che ha emozionato anche me, e mi ha trascinata in un mondo (in una infinità di mondi, in realtà) curioso, nuovo, affascinante e spesso bizzarro. Tina Mains, la protagonista, ha scoperto fin da piccola che la Terra non è l’unico pianeta abitato e freme dalla voglia di scoprire le sue origini aliene e le altre forme di vita. La Anders ha una fantasia sfrenata e curiosa, che dà vita a un worldbuilding eccezionale, fatto di strani pianeti, incredibili razze umanoidi e non, dalle fattezze più disparate, così strane che la mente fatica a immaginarle. Ma l’autrice non si ferma qui: usa infatti un linguaggio totalmente inventato, dai nomi dei vari popoli alle armi che utilizzano, dalle tecnologie avanzate di cui dispongono ai cibi che mangiano. E così abbiamo il TuttoLingua, che permette ai personaggi di capirsi tra loro senza sforzo, e il TuttoPancia, che fornisce cibo sicuramente utile ma dal sapore piuttosto discutibile. E cosa ne dite di formule di saluto tra soldati che riescono ogni volta a sorprendere e strappare un sorriso? Se foste nella Flotta Reale e qualcuno vi salutasse dicendo “Felici incontri e brevi assenze” non dimenticate di rispondere con “Battaglie virtuose e tregue rigeneranti“. E così via, per tutta la durata del racconto.

Lo spazio stellare descritto dalla Anders è brillante e ipnotico, come gli astri che lo costituiscono, e le avventure che dovranno affrontare i ragazzi terrestri scelti per la missione sono stravaganti, pericolose, mortali addirittura, ma sembrano così giuste che i giovani non possono tirarsi indietro. Un gruppo di personaggi così insoliti e divertenti e coraggiosi, ognuno con i suoi problemi, che ti entrano nel cuore e non vorresti lasciarli andare. Per Tina, affrontare le responsabilità, soprattutto quando queste incidono sulla vita degli altri, è una questione destabilizzante. Oltre a questo, deve fare i conti con la figura di una guerriera intrepida e adorata da tutti, con il cui DNA lei è stata clonata, ma si sente totalmente inadeguata a seguire le orme di una donna che si è fatta uccidere per il bene comune.

«Marrant, anche se mi uccidi non vuol dire che ho fallito» sento me stessa dire.

«Ci sono vittorie che vanno oltre la morte»

Il romanzo punta molto sulla libertà di scelta di una persona: Tina dovrà comprendere che non è obbligata a eguagliare nessuno, e che nonostante il passato le chieda di fare scelte che non approva, lei può decidere di essere diversa da come la vogliono.

«Tutti possono scegliere» dice. «Si può sempre scegliere la propria identità.»

Victories Greater Than Death” è una storia che si fonda sull’amicizia, sulla voglia di aiutare il prossimo, sulla necessità di dimostrare quello che siamo in grado di fare, anche quando tutto il mondo ci dice che non valiamo tanto. E’ una storia LGBTQ di uguaglianza di generi, dove il tema viene trattato in modo davvero originale e toccante. E’ anche la storia di protagonisti che prendono posizione tra la guerra e la pace, stanchi di dover ricorrere alle armi e di piangere i caduti. Quindi non posso che augurarvi avventure strabilianti in compagnia di questo gruppo eterogeneo di terrestri e alieni. E che le Schiere della Disavventura siano con tutti voi.


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