Inseguendo l’uomo nero – Richard Chizmar

Inseguendo l’uomo nero – Richard Chizmar

Titolo: Inseguendo l’uomo nero

Autore: Richard Chizmar

Editore: Sperling & Kupfer

Collana: Macabre

Genere: crime

Pagine: 287

Prezzo: 17,90


Trama

Un’estate come tante, una cittadina americana, un incubo che sembra non finire mai. L’indagine di un ragazzo del luogo destinato a diventare un grande scrittore. Nell’estate del 1988, i corpi mutilati di diverse ragazze cominciano a essere ritrovati a Edgewood, nel Maryland. Le macabre prove portano la polizia all’inquietante supposizione che un serial killer sia tra loro. Ma presto inizia a diffondersi una voce secondo cui il male che perseguita gli adolescenti locali non sarebbe del tutto umano. Il neolaureato Richard Chizmar torna nella sua città natale proprio mentre viene decretato il coprifuoco e si ritrova presto catapultato in una vera storia dell’orrore. Ispirato dagli eventi terrificanti, Richard scrive un resoconto personale di questi ultimi, ignaro che lo continueranno a ossessionare negli anni a venire. 


Autore

Richard Chizmar è nato negli Stati Uniti nel 1965. Oggi è uno dei più famosi produttori di horror fiction, oltre che direttore della Casa Editrice Cemetery Dance e redattore della omonima rivista. Ha scritto numerosi racconti di fantasia e varie sceneggiature, insegna scrittura creativa e ha collaborato spesso con Stephen King per alcune edizioni speciali dei suoi romanzi. Dopo “La scatola dei bottoni di Gwendy“, scritto con il grande maestro, ha pubblicato “La piuma magica di Gwendy” e infine “L’ultima missione di Gwendy“, dinuovo in collaborazione con King. Nel 2022 esce il suo true crime “Inseguendo l’uomo nero“, che ha riscosso un notevole successo.


Recensione

Per tutti quelli che conoscono Richard Chizmar per i suoi lavori principali e soprattutto per le collaborazioni con Stephen King, ci tengo a precisare che questo non è un romanzo dell’orrore. Il motivo per cui è inserito in questa splendida collana Macabre della Sperling & Kupfer è perché, nonostante sia un true crime (o forse proprio per questo), il senso di inquietudine e malessere che aleggia per tutta la narrazione gli vale un posto di prim’ordine tra i fan della narrativa “spaventosa”. L’idea di base è straordinaria, e la sua costruzione passa così facilmente dalla realtà alla finzione che non ti accorgi quando Chizmar oltrepassa il velo sottile che divide la vita dalla fantasia. Ambientare la storia di questo serial killer nella cittadina di origine dello scrittore, quella che tanto ama e che ci disegna con una bellezza toccante, fa sì che il lettore si immerga totalmente nella vicenda.

Con delicatezza, ma con estremo realismo, l’autore ci porta all’interno di una comunità che esiste davvero, descrivendola in modo così preciso che ci sembra di essere uno dei suoi vicini di casa. E’ questa scelta narrativa che rende la vicenda davvero agghiacciante: ben lontano dall’essere solo il resoconto di una serie di crimini, la sua storia prende vita sotto i nostri occhi assumendo aspetti inquietanti e spaventosi. I suoi vicini sono i nostri vicini, le famiglie delle vittime divengono nostre conoscenze, le vie della città, di notte, ci spaventano a morte e non oseremmo mai rompere il coprifuoco. La paura e l’insicurezza dell’intera comunità divengono il nostro pensiero fisso, mentre cerchiamo di capire insieme a questo giovane scrittore in erba chi può aver compiuto omicidi tanto crudeli.

L’autore ci fa entrare nel cuore della vita di Edgewood, devastata dagli omicidi delle ragazze e ci mostra gli effetti di una simile tragedia su persone normali che potremmo essere noi. Non vi nascondo che sono giorni che controllo di aver chiuso bene la finestra prima di andare a dormire. I primi capitoli potrebbero risultare un po’ lenti, a causa del tipo di narrazione (Chizmar parla in prima persona, raccontando le vicende come se fosse un diario-saggio sui crimini dell’Uomo Nero), ma soprattutto perché si sofferma lungamente a descrivere la vita e gli abitanti di Edgewood. Eppure, nonostante non ci sia violenza, la tensione sale impercettibilmente fino a un finale che mi ha sorpreso perché del tutto inaspettato. Un buon intreccio, quindi, per gli amanti del crime, e una buona dose di terrore per chi cerca emozioni più forti. Una storia affascinante di come l’orrore possa impossessarsi di una piccola e comune cittadina, imponendo non solo paura e diffidenza, ma anche tanta voglia di fare giustizia.


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