Come uccidere la tua famiglia – Bella Mackie

Come uccidere la tua famiglia – Bella Mackie

Titolo: Come uccidere la tua famiglia

Autore: Bella Mackie

Editore: Harper Collins

Genere: thriller

Pagine: 432

Prezzo: 19,00

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Trama

Mi chiamo Grace Bernard e, con ogni probabilità, il mio nome non vi dice proprio niente. Nessuno mi conosce perché languisco dietro le sbarre per l’unico crimine che non ho commesso. Eppure, se devo dire la verità nient’altro che la verità, ho ucciso diverse persone, alcune in modo brutale, altre con maggior delicatezza – vale la pena specificarlo, perché fa un’enorme differenza agli occhi giudicanti della gente. Quando ripenso a ciò che ho fatto, avverto persino una punta di tristezza, giusto una fitta trascurabile, al pensiero che nessuno verrà mai a conoscenza del mio strabiliante piano. Un piano che ho architettato per anni, sacrificando tutto in nome della vendetta. Ora vi chiederete: perché ostinarsi a vuotare il sacco se la si può passare liscia? Avete ragione, la libertà non ha prezzo. Però non riesco a smettere di immaginare l’istante in cui, dopo la mia morte, qualcuno aprirà una cassaforte e troverà la mia confessione. Esatto, proprio questa che sto scrivendo nei pochi giorni che mi separano dalla libertà. Scommetto che quel qualcuno non potrà fare a meno di restare a bocca aperta e pensare a me con ammirazione. Perché chi sarà mai in grado di capire come una persona, a soli ventotto anni, possa aver ucciso a sangue freddo sei membri della sua famiglia per poi andare avanti come se niente fosse, senza neppure l’ombra di un rimpianto? 


Autore

Bella Mackie ha scritto per The Guardian, Vogue e Vice. “Come uccidere la tua famiglia” è il suo romanzo d’esordio, un caso editoriale in vetta alle classifiche britanniche da oltre un anno.


Recensione

Cosa cercate in un thriller? Suspense, emozioni forti, ansia, curiosità? Molte di queste sensazioni, la protagonista Grace Bernard le azzera fin dalle prime pagine, iniziando a raccontare la sua storia con l’ammissione completa delle sue colpe (e anche di quelle che non ha).

Il mio caso è diventato famoso senza che dessi spiegazioni particolari. Ho ucciso diverse persone (alcune in modo brutale, altre con maggior delicatezza), ma mi trovo in prigione per un omicidio che non ho commesso.

E allora cosa spinge il lettore (o quantomeno cosa ha spinto me) a proseguire la lettura? La straordinaria, unica, irresistibile figura di Grace, e lo stile di scrittura affascinante e conturbante dell’autrice. Bella Mackie scrive in modo fluido e accattivante, dando voce alla protagonista, che racconta in prima persona tutta la vicenda, passando dal presente in cui si trova in prigione per omicidio a vari flashback con cui ripercorre la sua infanzia e l’inizio della sua personale vendetta nei confronti della famiglia. Un umorismo cinico e pungente pervade l’intero romanzo, togliendogli la caratteristica inquietante che hanno spesso i thriller e donandogli al contrario un fascino incontenibile: Grace è infatti talmente priva di freni, mentre racconta, che le sue critiche risultano più spassose che cattive.

Che uomo generoso era mio zio! In appena venti minuti mi aveva offerto da bere e suggerito un’idea per ucciderlo. Chi ha detto che i ricchi non aiutano i bisognosi?

Grace Bernard è un personaggio unico nel suo genere, un’antieroina con la quale ti senti subito in sintonia nonostante gli omicidi freddi e a volte eccessivi che commette. La sua caratterizzazione è talmente prorompente e a volte disorientante, che proprio non riesci a considerarla come la cattiva della storia, o quantomeno non ti interessa. Grace è quasi priva di ogni sentimento, per lo meno quelli più comuni: non è interessata a stringere amicizie, né ad avere rapporti sentimentali duraturi. Non ha vissuto l’adolescenza come tutti i suoi coetanei, divertendosi, ma l’ha vista come un periodo intermedio, necessario a crescere a sufficienza per iniziare una vendetta pianificata da quando ha tredici anni.

Già a tredici anni, benché ancora troppo innocente per ammetterlo, mi confortava l’idea che sarei cresciuta e avrei fatto sì che conoscessero lo stesso dolore che ci avevano inflitto. Con gli interessi.

Il desiderio di rivalsa nei confronti di una famiglia che non ha voluto accettare la sua esistenza è dettato probabilmente da due fattori: non si tratta solo di soldi o di vendicare i torti subiti dalla madre. Grace inconsciamente non riesce a sopportare che la madre sia stata troppo debole per trovare una soluzione e non sia mai riuscita a imporsi sull’uomo che le ha rovinato la vita e che ha costretto anche lei a un’esistenza triste e piena di ristrettezze. Sullo sfondo del racconto dei vari omicidi, mentre sorridi impotente davanti all’ironia di Grace, ti ritrovi anche ad affrontare un’aspra critica sociale: la Mackie ne ha per tutti, ma soprattutto si diverte a mettere in luce gli aspetti più ridicoli, falsi e opportunisti di una certa classe sociale britannica, quella dei benestanti parvenu, che risultano frivoli, ipocriti, vuoti, interessati solo all’ostentazione della ricchezza, totalmente privi di gusto e soprattutto disinteressati a quell’umanità che non fa parte della loro casta.

Era chiaro che non mi aveva notata; quelli come Janine vedono diversamente da tutti gli altri, non si accorgono delle persone che ritengono irrilevanti. Non gliene faccio una colpa, è un talento che ammiro. Perché sprecare tempo con gente priva di valore?

Con la stessa mancanza di pietà si schiera con freddezza e disgusto contro quella categoria di maschi ricchi, influenti, amanti della bella vita e delle donne, che usano e gettano a loro piacimento senza preoccuparsi delle conseguenze. Ovviamente non perdona nemmeno le donne tanto sciocche da cadere vittime del loro fascino.

Mai desiderare la luce con cui un uomo ti illumina per un istante. Meglio spegnerla.

Una lettura davvero travolgente, nonostante fino alle ultime cinquanta pagine si basi solo sull’attesa di scoprire i dettagli dei vari omicidi. Invece, quando meno te lo aspetti, e sei convinto che non ci sia nulla che può sorprenderti, la Mackie ti spiazza letteralmente con un finale aspro e beffardo che non hai visto arrivare. La cosiddetta ciliegina sulla torta, per concludere una storia che già appariva sufficientemente ironica e che raggiunge l’apice dello scherno. Non lasciatevi sfuggire questa lettura perché perdereste uno dei romanzi più brillanti e divertenti degli ultimi tempi, oltre che una protagonista indimenticabile.


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