I disobbedienti – Erika Casali

I disobbedienti – Erika Casali

i disobbedienti

Titolo: I Disobbedienti

Autore: Erika Casali

Editore: Edizioni Piuma

Genere: distopico

Pagine: 250

Prezzo: 18,00

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Trama

Su una Terra distante da noi di pochi anni nel futuro, il governo degli adulti è coercitivo e corrotto, tanto da spingere un gruppo di adolescenti attivisti e ambientalisti, i Disobbedienti, a prendere in mano il proprio destino abbandonando la metropoli. Pieni di speranza e ignari degli oscuri piani tramati dal governo, si trasferiranno in un lembo di terra, concesso loro dai burocrati, dove costruire finalmente una società pacifica e rispettosa dei ritmi naturali. Inizia così l’avventura di Camelia, una ragazza che attraverso il suo diario racconterà gioie e dolori di questo incredibile esperimento. Tra le pagine del romanzo scorrono anche le avventure di Alba, in fuga dalla Scuola per le femmine fertili del futuro insieme al suo fratellino, Agosto. La sua è una storia di presa di coscienza e lotta per cercare la propria libertà, lontano da un mondo che della procreazione ha fatto il suo vessillo per perpetrare la razza umana, anche a discapito del sentimento più potente e antico del mondo: l’amore. Due donne, due voci e due punti di vista diversi ma che cercano entrambi il senso della vita umana e un modo per salvare sé stessi nonostante tutto.


Autore

Erika Casali è una scrittrice italiana. Ha viaggiato molto e da vent’anni si è ormai stabilita all’estero. Oltre a scrivere romanzi per ragazzi è anche traduttrice di libri per bambini. Tra le sue ultime opere troviamo “I Disobbedienti” e “Lanterne Verdi“, edito da Einaudi.


Recensione

Oggi si parla tanto di crisi climatica, dei danni che noi esseri umani stiamo causando al pianeta, e siamo sempre più sensibilizzati verso un uso più controllato delle sue risorse. Ma ci siamo mai fermati davvero a pensare a cosa potrebbe accadere se non riuscissimo a bloccare il processo a cui abbiamo dato inizio? Quali sarebbero le conseguenze per la nostra Terra e per noi che la abitiamo? Quali potrebbero essere gli scenari più preoccupanti? Ci ha pensato Erika Casali, con questo romanzo distopico per ragazzi in cui il pianeta è arrivato al limite e si è ribellato alla nostra presenza. “I Disobbedienti” è un libro importante: riuscire a portare all’attenzione di tutti, e soprattutto dei giovani, un problema così serio in un modo così affascinante è un gran valore. Il romanzo della Casali è una storia di disobbedienza civile, di rivoluzione, di desiderio di interrompere questo uso sconsiderato dell’ambiente che abitiamo, nella speranza che prendendocene cura, anche in ritardo, possiamo evitare il peggio. La narrazione è scorrevole e accattivante, soprattutto grazie all’alternarsi continuo di due linee temporali rappresentate dalle due diverse protagoniste.

C’è un prima, in cui il gruppo dei Disobbedienti si rifugia sull’isola per creare una società a stretto contatto con la natura, nel pieno rispetto delle sue necessità e dei suoi limiti. E c’è un dopo, in un futuro distopico spaventoso e agghiacciante, in cui le cose devono essere andate davvero storte se l’umanità è diventata sterile e le uniche femmine fertili vengono cresciute dal governo con lo scopo di ripopolare il pianeta. Un’eventualità surreale e angosciante che mi ha spaventata e preoccupata; perché chi può dire che è una cosa simile non potrebbe davvero accadere, magari fra centinaia di anni? Tanti sono i temi toccati dalla autrice: oltre ai disastri climatici, la storia di Camelia e Alba ci ricorda che l’uomo tende a fare sempre gli stessi errori. Non riusciamo proprio a imparare? Perché dimentichiamo così in fretta?

Se prima eravamo i Disobbedienti, quelli che si opponevano al sistema, ora siamo noi il sistema. Com’è successo? Volevamo sovvertire un ordine, ma era ovvio che lo avremmo sostituito con un altro? Più giusto, più sbagliato, diverso – è davvero importante?

Nel futuro di Alba tutti quelli che non sono utili alla società ne vengono tagliati fuori, divisi da uno scudo che protegge la Metropoli da virus e radiazioni, impossibilitati a rientrarvi: sono i Disallineati. La nuova società ha perso, in questo suo tentativo estremo di salvare la razza umana, il concetto di amore, di famiglia, di casa.

«Se ci innamorassimo, come dicevano una volta, ci piacerebbe condividere i nostri corpi con altre persone solo perché siamo fertili?»

«È giusto così. L’amore non esiste, è solo il rimasuglio di una vecchia abitudine del passato»

Non ci sono più rapporti di coppia fondati sui sentimenti, ma solo sulla necessità di procreare. I protagonisti del libro dovranno trovare il coraggio di battersi per le loro idee, le loro convinzioni e soprattutto per la volontà di ritrovare un modo di vivere più umano, più libero e comprensivo di quell’amore che non sanno più cosa sia. Un inno quindi ai sentimenti, agli affetti, all’importanza della famiglia, che i protagonisti devono riscoprire. Se pensate che alla fine del romanzo ci sia una soluzione a tutti i nostri problemi, purtroppo non la troverete. Non poteva darcela l’autrice, come pare non riescano a trovarla nemmeno i nostri Governi. Io, dal mio punto di vista, ho trovato un incitamento a fare tutto quello che possiamo, anche nel nostro piccolo, per poter cambiare le cose. In fondo si dice che i grandi cambiamenti inizino con piccoli gesti. In più, ho sentito in modo chiaro l’appello della Casali a cercare di non dimenticare gli sbagli già compiuti: anche se è nella nostra natura commettere errori, potremmo forse evitare quelli che ci hanno portato a questa problematica situazione odierna. Quindi, in definitiva, non solo è un buon racconto, che ti tiene incollato alle pagine con il suo intreccio affascinante, ma è anche un’opera educativa che fa pensare.


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