I raccontastorie – Nicholas Jubber

I raccontastorie – Nicholas Jubber

Titolo: I raccontastorie

Autore: Nicholas Jubber

Editore: Bompiani

Genere: storia e critica

Pagine: 411

Prezzo: 25,00

ACQUISTA SU AMAZON


Trama

Raccontare fiabe è come cucinare, diceva Angela Carter. Chi ha inventato per primo le polpette? In quale paese? Esiste la ricetta perfetta? No, un’unica ricetta non esiste, semmai ognuno di noi saprà prepararne una propria, buonissima versione. Questo vale anche per le fiabe, molte delle quali sono associate agli individui che le hanno trascritte o le hanno raccolte, spesso dando forma letteraria e sistematica a storie del folclore trasmesse perlopiù oralmente. È su queste figure che si concentra il nuovo libro di Nicholas Jubber, che ripercorre la vita e le opere di sette di loro: dal napoletano Giambattista Basile fino al danese Hans Christian Andersen, passando per inventori, ladri, ribelli e geni dimenticati, Jubber ci racconta degli autori che ci hanno regalato fiabe classiche come Cenerentola, Hänsel e Gretel, La Bella e la Bestia e Baba Yaga. Con passo avventuroso viaggiamo per fumanti città italiane e misteriose città orientali, attraversiamo la fitta Foresta Nera, la tundra siberiana e le colline innevate della Lapponia; seguiamo personaggi improbabili come la figlia di un farmacista tedesco, un giovane siriano in fuga e un dissidente russo coinvolto in un complotto per uccidere lo zar, e insieme a loro scopriamo i lati più segreti delle storie che ci appartengono fin da quando eravamo bambini.


Autore

Nicholas Jubber è giornalista e scrittore. Ha viaggiato molto per il mondo, dal Medio Oriente all’Africa, e poi per tutta l’Europa. Ha pubblicato “Continente epico” e “I raccontastorie“.


Recensione

Ero uno di quei bambini prigionieri del paese delle fate, e rimasi in balia dell’incantesimo più a lungo di quanto probabilmente avrei dovuto.

Quanti di noi sono rimasti bambini, allora, se dobbiamo basarci sull’amore per le fiabe? Io dopo tanti anni ancora non resisto al loro fascino, che siano le storie originali, delle trasposizioni cinematografiche, o i numerosi retelling, sempre più comuni nella letteratura moderna. Le fiabe hanno un sapore particolare, forse perché ci accompagnano fin dall’inizio, forse perché sono le prime storie che ci vengono raccontate. Ma vi siete mai chiesti da dove provengono, chi li ha scritte, inventate, trascritte, modificate? E’ quello che ha fatto Nicholas Jubber in questo volume ricco e interessante, nel quale ha scelto per questioni di spazio sette dei più importanti narratori di tutti i tempi, e ha seguito la loro vita disegnando un quadro generale del periodo storico e delle condizioni in cui le principali fiabe hanno trovato la loro fortuna. Con uno stile fluido e semplice da seguire, affascinante e ricco di aneddoti, Jubber ci trascina all’inizio dei tempi, nei paesi occidentali del II secolo d.C., quando Apuleio scrisse la fiaba di Amore e Psiche, la prima storia di cui si ha notizia nei nostri paesi. Da qui, passando per l’Europa Orientale, l’Arabia, le terre asiatiche, e tornando poi in Europa, Jubber ci presenta sette grandi autori.

La prima cosa che mi ha colpito è stata rendermi conto che anche le fiabe più conosciute, quelle che sono entrate nell’immaginario collettivo, hanno radici molto più antiche di quello che pensiamo: ne ritroviamo esemplari simili molti secoli prima della loro definitiva stesura, a dimostrazione di quello che afferma l’autore e cioè che è nel DNA delle fiabe di cambiare forma nel tempo. Ho scoperto inoltre che occorre distinguere tra raccoglitori di fiabe (come il napoletano Giambattista Basile, che nel 1500 porta per la prima volta in Occidente elementi delle future storie di Cenerentola, Raperonzolo e La bella addormentata nel bosco) e tra inventori veri e propri, come la scrittrice francese Madame de Villeneuve, che nel 1700, all’interno dei salotti letterari, inventa storie di protagoniste femminili che devono lottare contro spasimanti o mariti che sono spesso mostri. Molti di questi artisti, come Basile e la Villeneuve, sono stati riscoperti solo troppo tardi: il loro valore nella diffusione o creazione delle fiabe è stato infatti velocemente dimenticato. E’ stato interessante scoprire che nelle diverse versioni della stessa fiaba, a volte entrarono elementi tratti dalla vita personale dell’autore del momento.

Oltre agli artisti sconosciuti ci sono poi ovviamente quelli il cui nome è oggi associato immediatamente alla fiaba: i fratelli Grimm (che furono spesso solo raccoglitori di storie popolari) o Hans Christian Andersen “il raccoglitore per eccellenza”, che nelle sue raccolte aggiunge anche alcune fiabe da lui inventate, che resteranno nella storia. Tra i pochi ad aver raggiunto la popolarità in vita, ebbe l’abilità di creare personaggi presi dalla vita quotidiana dei bambini, e deve la sua maggiore fortuna al fatto che le sue narrazioni avevano lo scopo di affascinare e non di edificare. Insomma, un viaggio tra paesi dalle culture differenti, passando attraverso i secoli, per scoprire come le fiabe sono state influenzate spesso dalla società del momento e dai desideri di chi le scriveva. Vi assicuro che è un viaggio affascinante ed emozionante, soprattutto per chi, delle storie, ama sapere da cosa sono nate. Scoprirete segreti troppo spesso nascosti, autori dimenticati, e versioni alternative a quelle che siete convinti di conoscere alla perfezione. Una lettura più che piacevole e avvincente.