Di Cenere e Ombra. I Discendenti – Valentina Pinzuti
Titolo: Di cenere e ombra
Autore: Valentina Pinzuti
Editore: Tea
Genere: fantasy
Pagine: 387
Prezzo: 18,00
Trama libro
Mys ha vent’anni e uno strano segno sul polso, di cui non ricorda nulla. È un’abile ladra ma, nei bassifondi di Eidinn, corrotta capitale di Calydon, bisogna lottare ogni giorno per sopravvivere. Ed è ancora più dura quando si è una degli ashling, persone dalle abilità soprannaturali che da secoli sono cacciate e uccise per la loro magia, venduta poi al mercato nero a chi offre di più tra i potenti e facoltosi. Cioè ai nobili appartenenti alle dieci famiglie dei Discendenti, a coloro che dominano Calydon dall’alto dell’inespugnabile Palazzo del Consiglio e della loro ricchezza. Ma Mys non è soltanto un’anima in pena sperduta in mezzo alla massa che cerca di sopravvivere, e quando i suoi poteri attirano su di lei le attenzioni di un famigerato capo criminale, l’unica possibilità di salvezza sembra essere una insolita alleanza con Liam, un damerino che cerca di sfuggire ai suoi demoni combattendo negli incontri clandestini di lotta. È una vita dura, di fughe, sospetti e tradimenti: tutti contro tutti, ma tra i due c’è qualcosa che va oltre quella realtà tanto ostile, qualcosa che risale a un remoto passato e li proietta, forse, in un futuro tutto da scrivere.
Autore
Valentina Pinzuti esordisce con il primo capitolo della saga dei Discendenti “Di cenere e ombra“, vincendo il torneo letterario IoScrittore. Oggi vive a Bruxelles dove lavora come traduttrice e collabora con riviste, associazioni e agenzie di comunicazioni. Il secondo e ultimo volume della saga è “Di Spiriti e Polvere“.
Recensione
Mys aveva sempre pensato che, in quanto ashling lei stessa, la sua abilità, o in qualunque modo uno volesse definirla, facesse piuttosto schifo. Prevedere la morte delle persone, sai che roba.
Nuova uscita fantasy nel panorama italiano, che è stata per me una sorpresa incredibile e totalizzante. Era da tempo che non mi capitava un esordio di narrativa fantastica così ben scritto, con una trama che non cede mai, e dei personaggi tanto affascinanti. Insomma.. un libro che passa a pieni voti la mia continua ricerca di mondi alternativi in cui perdermi. E qui a Eidinn, lo devo dire, mi sono davvero persa e avrei voluto non trovarmi mai più. Nei bassifondi di questa città cupa e grigia, in questo regno spezzato in due, tra gli umani costantemente in guardia e i pochi ashling rimasti che si nascondono nell’ombra, ho trovato una storia scritta con sicurezza, fluidità ed estrema bravura. Uno stile scorrevole, a volte triste e piuttosto cupo, come i suoi protagonisti, che rende tutto ancora più affascinante e mette in risalto la società pericolosa in cui vivono Mys e Liam. Il narratore esterno permette di comprendere le sensazioni e le emozioni di tutti i personaggi, che sono tanti e ugualmente importanti. Il worldbuilding è ben costruito: Eidinn ci si dispiega davanti agli occhi con tutte le sue oscurità e le sue contraddizioni. La magia, sempre sullo sfondo, non vede l’ora di erompere dalle pagine e prendere il sopravvento, e quando lo farà sarà inarrestabile e devastante.
E’ una storia di diversità e di sfiducia, dove i detentori della magia sono stati quasi completamente sterminati, e quelli rimasti devono nascondere i loro poteri per paura di terribili ritorsioni. Eppure nella storia complessa del Regno di Calydon non si sa davvero quale tra le due razze, nei secoli, sia più condannabile. La cosa che ho amato maggiormente sono stati i protagonisti, tutti accomunati da un malessere di fondo, chi per desiderio di vendetta, chi per annegare un dolore passato, chi perché è stato cresciuto con l’unico scopo di sopravvivere. Mys è una ladra dei bassifondi, agile, svelta, inarrestabile, ma pur sempre una ladra, abituata a pensare solo a te stessa. Quando il suo potere inizierà a manifestarsi in tutta la sua potenza, si sentirà ancora più sbagliata e inadeguata di sempre.
Non avrebbe dovuto sentirsi così. Così svuotata, così stremata, così avvolta dalle ombre.
Sbagliato, sbagliato, sbagliato.
Liam nasconde un passato che lo ha palesemente distrutto e cerca di soffocarlo nell’alcol e nei combattimenti, che lo stordiscono fino a non fargli sentire più niente. Sono due figure rotte, spezzate dalla storia del Regno, che hanno difficoltà a fidarsi del prossimo o anche solo a provare interesse per qualcuno all’infuori di loro stessi. Ma quel qualcosa che li unisce, e che li costringerà a unire gli sforzi per trovare le risposte che cercano, sarà l’occasione per incrinare il muro che hanno costruito intorno a loro.
Sapeva cos’era: quel piccolo momento dopo il primo contatto, quel lasciarsi andare sotto le sue dita. Fiducia. Fragile e incerta, terribilmente facile da infrangere, ma lì nonostante tutto. Quello, quello era ciò che si era fermato a guardare. Per ricordarsi che c’era stato, prima di abbandonarla e mandare tutto in pezzi.
La storia ti travolge dalle prime pagine, confondendoti con personaggi buoni e cattivi che forse non sono quello che sembrano, e costringendoti a seguire un intreccio che forse non porta dove vorresti. E quando finalmente le idee iniziano a schiarirsi, arriva un finale che ti toglie il fiato, e l’unica cosa che vorresti è trovare un’altra pagina scritta dietro quella che hai letto, e che purtroppo trovi bianca. E questa è, per un romanzo, una grandissima conquista. Perché se il lettore vuole tornare a Eidinn, vuol dire che l’autrice è stata davvero brava.
«E’ un inganno», le sussurrò. «Dimmi che è un altro dei tuoi inganni.»
Mys inspirò. Era la lezione più difficile, no? Quella che ogni buon truffatore prima o poi deve imparare. Ci sono volte, che gli inganni li hai finiti.
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