L’apprendista geniale – Anna Dalton

L’apprendista geniale – Anna Dalton

Titolo: L’apprendista geniale

Autore: Anna Dalton

Editore: Garzanti

Genere: romanzo

Pagine: 268

Voto del Pubblico (IBS): 3,9 su 5

Prezzo: 11,40

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Trama

Andrea Doyle ha davanti a sé l’occasione più grande della sua vita. Il traghetto che la sta portando all’isola dei Santi, a Venezia, è quello che le aprirà le porte del Longjoy, una delle migliori scuole di giornalismo del mondo. Andrea è emozionata ed entusiasta, mentre varca il cancello dell’istituto stringendo tra le mani un pezzetto di carta che si porta dietro da anni, sul quale si leggono sbiadite tre parole: scrivi, scrivi, scrivi. Lo scrisse la madre per incoraggiarla e per la ragazza quel foglio rappresenta non solo la promessa fatta tanti anni prima, ma la via da seguire per raggiungere il suo sogno: diventare una giornalista.

Ma la vita, al College, non è così semplice come si aspettava. La borsa di studio che ha vinto non le basta per pagare tutte le spese, così è costretta ad accettare un lavoro come insegnante di inglese in un asilo dove ogni settimana deve sopravvivere a undici piccoli gnomi devastanti. Tra gli studenti del suo corso c’è chi la guarda con ostilità a causa dei suoi buoni voti, cercando di metterla in difficoltà con i professori.

Gli unici ragazzi con cui fa amicizia sembrano più sbandati di lei: Marylin, la dark ostile e sarcastica a cui nessuno si avvicina; Andre, la sua ombra, gentile e delicato, fuori luogo in quella gabbia di belve; Uno, il suo compagno di stanza, premuroso e affettuoso, ma con una vita amorosa a cui è impossibile stare dietro, visto che neanche lui ricorda i nomi dei suoi partner. E Joker, il ragazzo affascinante ma criptico, con un passato problematico che si rifiuta di raccontare persino agli amici.

Eppure, nonostante ogni cosa sia più difficile di quello che aveva creduto, Andrea si tuffa in questa avventura con tutta la vitalità che ha saputo riconquistare dalla morte della madre. Tra una sbornia e una lezione di storia, marmocchi da tenere a freno, la malinconia della laguna e amici da salvare da loro stessi, arrivare a fine anno sembra impossibile. Ma questo è il sogno che rincorre da quando aveva dieci anni e non può permettersi di gettarlo via.


Autore

Anna Dalton è nata a Arzignano nel 1986, ed è di nazionalità italo-irlandese. Ha frequentato la Duse International, scuola di formazione teatrale e cinematografica, e ha conseguito la Laurea in Lettere a La Sapienza di Roma. Negli anni successivi ha recitato spesso per il teatro, il cinema e la televisione italiana, facendosi conoscere anche per il suo ruolo in “L’allieva”, serie tv ispirata ai romanzi di Alessia Gazzola. Il debutto nella scrittura si deve al romanzo del 2018 “L’apprendista geniale“, di cui nel 2019 esce il seguito “La ragazza con le parole in tasca“.


Recensione

Quando mi è stato regalato il secondo romanzo della Dalton “La ragazza con le parole in tasca” ho avuto due possibilità: cercare la trama del primo su Google e accontentarmi di leggere un qualunque riassunto, oppure ordinare immediatamente “L’apprendista geniale“. Come sempre ho optato per la seconda. Santo Amazon e la sua consegna in 24 ore. Non è mia abitudine infatti saltare i capitoli di una stessa storia, lo trovo fuorviante per la lettura e fastidioso. Bene, ammetto che ora trovo la mia decisione una delle migliori degli ultimi anni in fatto di narrativa italiana contemporanea.

La scoperta di questa scrittrice è stata fortuita e felice per me. Anche se la differenza di età avrebbe dovuto rendermi meno piacevole la lettura, ovviamente più adatta a un pubblico giovane, devo dire che ne sono rimasta affascinata. Sarà forse perché certe sensazioni di inadeguatezza, di non essere all’altezza, di disagio continuo, quando le hai vissute non le dimentichi. Sarà perché ora che ho delle figlie adolescenti vedo nei loro occhi i primi veli di preoccupazione per il posto che devono prendere nel mondo che le circonda, il che mi fa sorridere e preoccupare al tempo stesso. Ma sarà più che altro, io credo, perché la scrittura di Anna Dalton è fresca, frizzante, vera e soprattutto ironica e divertente.

Con uno stile semplice e pulito, ti trascina nella vita di Andrea e dei suoi strambi amici, in una vita piena di tristezza e gioia, dal passato doloroso ma con un futuro che si spera radioso. La Dalton riesce a creare personaggi ben costruiti e credibili, problematici ma sempre ottimisti e speranzosi. Andrea è una ragazza comune con un sogno importante; nonostante la vita l’abbia trattata male, lei non si è arresa e si è ricostruita, e oggi tiene a quel suo sogno con tutta se stessa. Resilienza. Sempre.

Il messaggio arriva, che tu sia adolescente o adulto. E fa bene al cuore. Un cuore che come dice Andrea si può piegare, ma non si spezza. E’ davvero affascinante attraversare la vita di questa ragazza, tra le sue difficoltà e i suoi timori, i primi amori e la scoperta delle prime vere amicizie, e accompagnarla alla fine del primo anno scolastico al Longjoy.

Una delle cose che mi hanno colpito del romanzo è la quantità di citazioni prese dalle più famose pellicole cinematografiche e dai più popolari romanzi, soprattutto saghe fantasy, da Harry Potter a Il signore degli anelli, da Star Wars a Il gladiatore. E’ un aspetto che rende la lettura ancora più divertente e vicina ai ragazzi di oggi, oltre al sarcasmo e l’ironia che caratterizzano lo stile di Anna Dalton.

E non manca una tormentata storia d’amore, complicata e apparentemente impossibile, che contribuisce alla fortuna del libro. Insomma, “L’apprendista geniale” ha tutto quello che serve per farne un romanzo di successo, nelle giuste dosi e con lo stile adeguato. Un romanzo dove, spirito a parte, troviamo una generazione di ragazzi decisa a farsi strada, contro ogni difficoltà e senza lasciarsi abbattere. Un incitamento alla resistenza e al perseguimento dei propri sogni. Andrea scoprirà che a volte la parte più difficile è farsi avanti, mettersi in gioco anche quando sembra di avere troppo da perdere.

Ecco la verità. Io non avevo mai ricevuto porte in faccia ma solo perché non avevo mai bussato.

E ora che finalmente ha trovato se stessa, l’anno scolastico è terminato e Andrea sta tornando a casa. Ma io per fortuna non ho bisogno di attendere i tre mesi estivi per sapere cosa succederà al secondo anno. Posso chiudere questo libro e aprire “La ragazza con le parole in tasca“. Ed è di nuovo settembre. Un altro anno. Un’altra avventura. Nell’attesa di mantenere la promessa fatta alla madre e realizzare il suo sogno.

Per aspera ad astra.

Attraverso le difficoltà fino alle stelle.


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