La cassetta delle lettere per i cari estinti – Lorenza Stroppa

La cassetta delle lettere per i cari estinti – Lorenza Stroppa

libro

Titolo: La cassetta delle lettere per i cari estinti

Autore: Lorenza Stroppa

Editore: Mondadori

Genere: romanzo

Pagine: 280

Prezzo: 19,00


Trama libro

Arturo aiuta a venire al mondo quel che ha bisogno di nascere. Sa intuire l’invisibile, dare compimento alle potenzialità. Lo fa nella scuola in cui insegna storia dell’arte, perché non perde mai la curiosità nei confronti dei ragazzi e sa vedere oltre l’armatura di disinteresse e sbruffonaggine con cui si difendono dal mondo. E lo fa nella vita privata: uno scolapiatti, visto dalla giusta prospettiva, può sostituire il soffione della doccia rotta, un phon può essere convertito, con un mix di scienza ed estro, in un fabbricanuvole. E quando proprio il malumore non gli dà pace, niente di meglio che una passeggiata meditativa nella campagna attorno a Pordenone insieme al fedele cane Napoleone. Ma se è vero che niente si distrugge e tutto si trasforma, cosa fare del dolore più paralizzante che esista, quello del lutto? Arturo si è inventato una Cassetta delle lettere per i cari estinti. Uno scrigno a cui affidare le parole che non siamo riusciti a rivolgere alle persone che amiamo e non ci sono più. Secondo le regole che lui stesso ha stabilito dovrebbe svuotare la Cassetta senza aprire le lettere, ma scopre che immergersi nella sofferenza altrui lo aiuta, e così le legge una a una, e il dolore altrui scioglie poco a poco il suo. La vita di Arturo procede tutto sommato serena finché non viene sconvolta dal succedersi di tre eventi sorprendenti: la scomparsa di un anziano del posto, Gustavo, morto in circostanze misteriose, l’apparizione nella Cassetta di una insolita lettera scritta dalla figlia di Gustavo, e l’improvviso cambiamento nella condotta in classe di uno dei suoi allievi più impegnativi, che sembra passare un momento davvero complicato. Con il tempo, tanta pazienza e lo zampino di Napoleone, Arturo inizia a intravedere la sottile linea che unisce i tre avvenimenti. E intuisce che forse la soluzione di tutto potrebbe arrivare grazie alla Cassetta delle lettere per i cari estinti.


Recensione libro

Quando ho iniziato questo romanzo credevo, dalla trama, che sarebbe stata una storia interessante e anche originale, ma di sicuro non mi aspettavo di trovarmi davanti un racconto così toccante e delizioso, uno di quelli che ti fanno bene al cuore quando li leggi, e ci ripensi col sorriso sulle labbra. Lo stile di scrittura della Stroppa è semplice, eppure è uno di quelli che ti catturano fin dalle prime pagine, quelli che sanno ammaliarti e condurti in posti sconosciuti che ti sembrano casa. Mentre leggi hai la sensazione di essere lì, di passeggiare per le vie della città, di essere vicino di casa dei personaggi e di salutarli mentre ti passano davanti. A questa scrittura così vivida ed evocativa, Lorenza Stroppa aggiunge un’idea di quelle che ti si aggrappano subito al cuore: una cassetta delle lettere per i cari estinti. Chi di noi non vorrebbe scrivere qualcosa a una persona che ha perso nella vita? Qualche ultima frase che avremmo voluto pronunciare, magari un ultimo ti voglio bene per confermare un amore, un’ultima accusa per ribadire anni di incomprensioni, una scusa per farsi perdonare un torto che è rimasto appeso. Credo piacerebbe a tutti, ma poi non sapremmo cosa farne. E se invece trovassimo anche noi lungo la strada una cassetta a cui affidare questa lettera? Perché è vero che il problema della morte è ciò che lascia indietro, tutto quello che non si può più concludere, sistemare.

Dicono che la morte risolva, appiani i conflitti. Forse succede a chi è già di là, ma per chi rimane è diverso. A me sembra che siano più i casi in cui la morte apre, anziché chiudere. Ai dubbi, al dolore, alle domande. La morte lascia aperte contese e lascia irrisolte le relazioni.

Lorenza Stroppa ha la capacità vera di far uscire i suoi personaggi dalle pagine del libro. E non le serve molto, bastano poche frasi, le parole giuste, per renderli così reali che ti sembra di sentire i loro pensieri e le loro emozioni. E riesce in questa magica impresa non solo col protagonista Arturo, ma anche con tutti i personaggi secondari, persino quelli che non vediamo mai, ma di cui leggiamo solo le lettere che lasciano nella cassetta, in cui mettono tutta la loro verità. Ogni personaggio di questa bellissima storia ha una situazione da risolvere, una relazione da aggiustare, una vita da rimettere in sesto; a partire da Arturo che così come ama aggiustare gli oggetti, forse con la sua cassetta saprà aggiustare anche le persone. Affrontare la morte e trovare un accordo con lei è un’impresa ardua; a volte ci sovrasta e ci cambia e farci pace non sempre riesce a tutti. Alcune volte l’assenza di una persona è così profonda che ci rende incapaci di andare avanti o addirittura di perdonarci.

L’assenza, se la guardi, è come l’abisso di Nietzsche, ti restituisce lo sguardo; ed è uno sguardo che è capace di scavarti dentro, di agire in profondità e instillare dubbi.

E’ proprio ascoltando il dolore degli altri, leggendo il modo in cui le altre persone stanno affrontando i loro drammi personali che Arturo riuscirà a comprendere che quello che c’era di irrisolto nella sua vita può essere aggiustato e anche lui può avere una nuova possibilità di essere felice. Quindi lasciatevi condurre per mano con delicatezza nelle case di questi protagonisti fratturati, ascoltate il loro cuore e quello che hanno da dire. Sarà un viaggio emozionante, capace di esporre tutte le sensazioni umane e ricondurle, alla fine, alla bellezza della vita.


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