
Lo scudo del principe – Cassandra Clare

Titolo: Lo scudo del principe
Autore: Cassandra Clare
Editore: Mondadori
Genere: fantasy
Pagine: 540
Prezzo: 16,00
Trama libro
Prelevato dalla Casa degli Orfani di Aigon quando era poco più che un bambino, Kel è la controfigura dell’erede al trono, il suo scudo umano. Cresciuto accanto al principe Conor quasi come un fratello, viene addestrato fin dal primo giorno a morire al suo posto, prima o poi. Nessun altro futuro è possibile per lui. Lin Caster è una guaritrice appartenente alla piccola comunità Ashkar che, nel regno, è l’unica ancora in grado di esercitare la magia e che, per questo motivo, è stata confinata nel Sault, un’area recintata di Castellane da cui nessuno è autorizzato a uscire. Alla ragazza, però, capita spesso di disattendere il divieto, perché altrimenti non potrebbe curare i malati e i moribondi della città. Quando i due giovani si incontrano in seguito a un attentato, i loro destini si intrecciano indissolubilmente. Una misteriosa figura che governa il mondo sotterraneo e criminale della capitale li trascinerà in una realtà fatta di intrighi e ombre dove scopriranno quanto la corruzione si estenda dai bassifondi più oscuri di Castellane fino alla torre più alta dei suoi palazzi. Perché se c’è una cosa che, qui, accomuna i nobili più facoltosi e i criminali più dissoluti è la loro insaziabile brama di ricchezza e potere. Posti di fronte allo svelamento di segreti a lungo custoditi, Kel e Lin saranno costretti a chiedersi se la conoscenza valga il prezzo del tradimento e, soprattutto, il rischio che la loro nazione finisca in guerra e il mondo nel caos.
Autore libro
Cassandra Clare, pseudonimo di Judith Rumelt, è una scrittrice statunitense famosa per i suoi romanzi urban fantasy. Dopo un’infanzia e un’adolescenza passate a seguire i suoi genitori in giro per il mondo, si trasferisce a Los Angeles per terminare gli studi e poi a New York, dove inizia la sua carriera come giornalista di tabloid. Mentre si occupa di gossip che non le interessano affatto, inizia a lavorare a una saga di fantasia ispirata al paesaggio urbano di Manhattan, che resta ancora oggi il suo luogo preferito. Il primo romanzo “Shadowhunters. Città di ossa” uscito nel 2007, diventa subito un best seller, seguito immediatamente da “Shadowhunters. Città di cenere” e “Shadowhunters. Città di vetro“, che chiude il ciclo denominato “The Mortal Instruments”. Nel 2011 inizia il secondo ciclo (The Infernal Devices), composto da altri 3 romanzi (“Città degli angeli caduti”, “Città delle anime perdute” e “Città del fuoco celeste“). Contemporaneamente, la Clare annuncia l’arrivo di una nuova serie: “The Dark Artefices”, il cui ultimo romanzo “Regina dell’aria e delle tenebre” è dinuovo in vetta alle classifiche. La Constantine Film ha comprato i diritti d’autore dell’intera saga, ma è riuscita a produrre un solo film, che ha avuto uno scarso successo di pubblico, tanto da costringere la casa di produzione a trasformare i romanzi in una serie televisiva, anch’essa sfortunata, che è stata interrotta nel 2019 alla terza stagione. Tra le altre opere di Cassandra Clare troviamo “Le cronache di Magnus Bane” e “Il Codice“. Nel 2024 la Clare inizia una saga completamente diversa, abbandonando il mondo degli shadowhunters: il primo libro “Lo scudo del principe” è stato seguito da “Il Re dei Bassifondi“.
Recensione libro
Tra le prime saghe fantasy che io abbia mai letto, un posto d’onore, almeno nel mio cuore, va a Cassandra Clare e al suo strabiliante mondo degli Shadowhunters. In totale adorazione della sua scrittura, potete immaginare con quali aspettative ho iniziato questa nuova saga, nella quale la scrittrice abbandona il suo collaudato urban fantasy per creare un mondo completamente nuovo. Va detto che il worldbuilding è di sicuro affascinante e molto complesso, e come sempre la Clare ha fatto un ottimo lavoro. Ambientato in un Regno che somiglia molto all’Europa tra quindicesimo e sedicesimo secolo, con popolazioni che parlano vari dialetti (di cui uno inventato, uno che ricalca la lingua occitana francese e uno che riprende il nostro dialetto veneto) è un fantasy con un intreccio affascinante. Devo dire che nonostante questo l’inizio è piuttosto lento: la prima metà del libro, proprio per la complessità dell’ambientazione, è un bombardamento di informazioni, descrizioni e termini, e per quanto la Clare si impegni a mantenere scorrevole la scrittura ne risulta un inizio che fa fatica a decollare. Non aiuta neanche la grande quantità di personaggi che, seppure interessanti, sono spesso difficili da seguire.
Questo primo volume mi ha dato l’idea di essere una lunga preparazione a uno svolgimento che inizia a dipanarsi solo delle ultime cento pagine, quando vengono a galla i primi terribili segreti che nasconde il Regno e si iniziano a intravedere intrecci politici che faranno di certo da sfondo al prossimo capitolo. Ho trovato la lettura piuttosto lenta; la mancanza di azione non è purtroppo bilanciata dalla vita dei protagonisti, per quanto i rapporti tra loro siano interessanti e pieni di potenzialità. Il legame che unisce i due protagonisti maschili, Conor e Kel, è uno degli elementi più affascinanti e dolci del libro; dopo essere cresciuti insieme, Kel non è più lo Scudo del principe solo per obbligo, ma per scelta personale. L’affetto che lo unisce a Con lo rende pronto a sacrificarsi per lui in qualsiasi momento e a mettere il suo benessere sempre al primo posto, costi quel che costi. Ma per Conor sarebbe impensabile perdere quello che considera un fratello, un amico, un compagno che lo conosce forse più di quanto lui stesso si conosca.
«Io sono lo Scudo del Principe. Sono la sua armatura indistruttibile. Sanguino perché lui possa non sanguinare. Soffro perché lui non debba soffrire. Muoio perché lui possa vivere per sempre»
«Ma non morirai» rispose Conor, lasciandogli andare la mano. Era ciò che diceva sempre. Non faceva parte del rituale, ma era comunque un’abitudine.
Tutti i rapporti tra i personaggi del romanzo sono complessi, tesi e dominati da incomprensioni, segreti e obblighi personali. Kellian sa perfettamente che il suo ruolo gli impedisce di avere una vita normale e ha deciso di chiudere fuori i sentimenti, non potendo permettersi di amare. Conor conosce fin troppo bene gli obblighi che gli impone la Corona, ma il suo animo ribelle e sensibile non riesce ad accettare di essere sacrificato per il bene del Regno, soprattutto quando si rende conto di provare un sentimento estraneo che lo sorprende e lo terrorizza al tempo stesso. Lin è fastidiosamente consapevole di non essere niente altro che una ragazza indesiderata a Corte, una donna che al di fuori del Sault non conta nulla e che viene giudicata per il suo desiderio di studiare la medicina, ma il suo orgoglio e il suo senso di giustizia la espongono fin troppo al pericolo, soprattutto nel rapporto col Principe, al quale si rivolge con tutta la sua sfrontata sincerità.
«Avreste potuto scioglierlo da quell’obbligo. Lasciare che vivesse la sua vita»
«Lui non serve me. Serve il casato degli Aurelian, come faccio io. Non posso liberare Kel come non posso liberare me stesso»
L’elemento più appassionante è stato proprio seguire i vari ragazzi nelle loro difficili relazioni e sono certa che nel prossimo capitolo i sentimenti avranno un peso maggiore, forse modificando addirittura l’ordine di Castellane. Mi aspettavo una lettura più scorrevole, da quella che è una delle mie autrici preferite, ma capisco che questa storia è molto più matura, più adulta e quindi più incentrata sulla società, sugli intrighi politici, sulle alleanze e le discordie fra Casate. Spero che ora che ha gettato le basi di questo nuovo mondo ci offrirà un seguito più ricco di avventure e di sentimento.
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