Al di là di ogni ostacolo – Lapo Melzi

Al di là di ogni ostacolo – Lapo Melzi

Titolo: Al di là di ogni ostacolo

Autore: Lapo Melzi

Editore: Sonzogno

Genere: romanzo per ragazzi

Pagine: 233

Prezzo: 16,00

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Trama

Non è affatto una passeggiata avere undici anni, specialmente per Filippo, che viene emarginato e preso in giro perché è povero e vive in mezzo agli animali. Ma almeno può contare sull’affetto di un vero amico: il suo cavallo Notturno, un appaloosa vivace e intelligente. Mentre Filippo muove i primi passi verso l’adolescenza, fidarsi degli adulti attorno a lui e riconoscere chi è veramente dalla sua parte diventa sempre più difficile. Le cose si fanno ancora più complicate quando Filippo difende Danilo, un suo compagno di scuola, dai soprusi della signora Ambrosio, una maestra violenta e manipolatrice: invece di aiutarlo, la classe gli si rivolta contro e i bulli ne approfittano per tormentarlo, prendendo di mira il suo rapporto con Notturno. Ed è proprio nel momento più buio, quando tutte le sue certezze sembrano vacillare, che Filippo dovrà decidere se conformarsi agli altri per farsi accettare o se credere in se stesso e nella forza della vera amicizia.


Recensione

Al di là di ogni ostacolo” è un romanzo che per trama e temi trattati secondo me è adatto a un pubblico piuttosto eterogeneo, sia di ragazzi che di adulti; ma di sicuro i giovani lettori, a cui è diretto, lo apprezzeranno in modo particolare e sapranno immedesimarsi col protagonista. E’ la storia di una bellissima amicizia, quella tra Filippo e Notturno, che forse solo chi conosce bene i cavalli può capire fino in fondo; ma è anche vero che il cavallo, fin da sempre, genera curiosità e fascino nei più piccoli. Io non sapevo quante cose fossero in grado di comprendere e ho apprezzato molto il legame intenso tra i due, basato sulla comprensione reciproca. Sullo sfondo di questo affascinante rapporto, l’autore affronta una serie di temi molto importanti, alcuni dei quali tristemente noti a volte nella nostra cronaca. Primo fra tutti il bullismo del quale Filippo è testimone e al quale si ribella quando vede che alcuni ragazzi della sua scuola se la prendono con un compagno che non sa difendersi.

Filippo ha un animo buono e giusto e non sopporta i soprusi, eppure invece di essere ringraziato si ritrova abbandonato a se stesso, vittima lui stesso di emarginazione. Perché a differenza dei suoi compagni lui vive in una fattoria, in mezzo agli animali; perché è tra quelli più bravi a scuola che rispondendo sempre agli insegnanti mette in cattiva luce i compagni, che gli impongono di uniformarsi a loro, a costo di prendere brutti voti. E poi perché nel momento in cui denuncia le aggressioni della sua maestra, gli altri si tirano indietro per paura delle ripercussioni; e così Filippo si ritrova da solo a combattere per la verità, tanto da credere persino di aver frainteso quello che è successo, di avere esagerato nel condannare il comportamento della maestra. Rimasto solo e rinnegato da tutti i compagni, si chiede se non sia meglio chiudere gli occhi come fanno tutti, almeno per riconquistare le amicizie perse.

Se stava zitto, forse le cose sarebbero passate, forse i compagni avrebbero dimenticato. Ma c’era una pressione insopportabile dentro di lui, una piena di rabbia, frustrazione e vergogna che si scontrava con il suo istinto di tacere. Non aveva fatto niente di sbagliato, quindi perché doveva avere paura di parlare?

Al tema del maltrattamento degli alunni da parte degli insegnanti che accade, anche se raramente, si affianca quello del mantenimento delle apparenze. Nella piccola comunità in cui vive Filippo la maestra è una donna con un’ottima reputazione e per quieto vivere nessuno metterebbe in discussione il suo operato. E così Filippo fa i conti anche con la delusione cocente da parte degli adulti: quelle figure che avrebbero dovuto credere alle sue parole e sostenerlo, si scoprono fragili e disinteressate a risolvere i suoi problemi. Ma se gli adulti, che credeva avessero sempre ragione, gli impongono di restare in silenzio e cercano di convincerlo che non c’è niente di sbagliato in quello che sta succedendo, come può lui che è così piccolo combattere contro tutti? Così, quando per rientrare nelle grazie dei compagni Filippo rinnegherà persino l’amicizia con l’essere che ama di più al mondo, Notturno, e perderà la sua fiducia, dovrà scegliere se davvero vale la pena silenziare i propri principi pur di non essere considerato diverso.

E’ una storia molto commovente e piena di avventura, che offrirà emozioni differenti a seconda di chi la legge. Per i lettori più giovani, ai quali parla, è un incitamento a non uniformarsi alla massa solo per essere accolti dal gruppo, un incoraggiamento a non aver paura di parlare quando vedono qualcosa di ingiusto e soprattutto a trattenere con tutte le forze le amicizie più vere, quelle che li fanno stare bene, anche se il gruppo non le comprende o le ridicolizza. La vera amicizia è il fulcro di questa bella storia, raccontata con uno stile scorrevole e delicato che farà sorridere i ragazzi e che fa anche arrabbiare, ma che di sicuro lascerà nei loro cuori tanti messaggi positivi. Una lettura piacevole ed emozionante che consiglio a tutti i ragazzini che hanno sempre sognato di avere per amico un animale straordinario come Notturno.


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