C’era una volta un cuore spezzato – Stephanie Garber

C’era una volta un cuore spezzato – Stephanie Garber

Titolo: C’era una volta un cuore spezzato

Autore: Stephanie Garber

Editore: Rizzoli

Genere: fantasy

Pagine: 420

Prezzo: 18,00

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Trama

Evangeline Volpe ha sempre creduto nell’amore e nel lieto fine… Fino al giorno in cui scopre che quello che credeva essere il ragazzo della sua vita sta per sposare un’altra. Nel disperato tentativo di impedire le nozze, Evangeline stringe un patto con il Fatidico Principe di Cuori, affascinante quanto malvagio. In cambio del suo aiuto, il Fato chiede a Evangeline tre baci, che dovrà dare quando e a chi deciderà lui. Ma già al primo dei tre baci promessi, Evangeline impara a sue spese che mettersi in affari con un immortale può rivelarsi un gioco molto pericoloso, e che ciò che il Principe di Cuori vuole da lei è più di quanto si è fatto promettere. I piani che ha fatto per Evangeline potrebbero portare al più straordinario dei lieto fine o alla più spettacolare delle tragedie…


Autore

Stephanie Garber è una scrittrice americana di romanzi Young Adult, nota per la trilogia di “Caraval” che ha riscosso un enorme successo. Il primo romanzo è stato seguito da “Legend” e “Finale“. “C’era una volta un cuore spezzato” è uno spin-off della saga principale, che riprende la storia di uno dei personaggi secondari e prosegue con “E non vissero per sempre felici e contenti“.


Recensione

Mi sono accostata a Stephanie Garber senza aver letto la trilogia di “Caraval” che l’ha resa famosa, e ho capito subito il motivo per cui ha affascinato tanti lettori. Creare favole è un dono; è l’arte di costruire non solo una storia che funzioni, ma soprattutto un mondo in cui tutti vorremmo vivere. E devo dire che la Garber è una maestra nel farlo. Quella che è iniziata come una semplice favoletta per ragazzi, si è trasformata in breve in qualcosa di più; in una di quelle storie che ti fanno sognare e che ti lasciano con il sorriso ogni volta che pensi non solo ai suoi protagonisti, ma anche alle terre straordinarie in cui vivono. “C’era una volta un cuore spezzato” è uno spin-off di “Caraval” che può essere letto in modo indipendente dalla saga.

La prima cosa che mi ha colpito è stato il worldbuilding: l’Impero di Mezzo e il Magnifico Nord sono due ambientazioni che ti trascinano fin da subito in un mondo di colori, magia, oggetti curiosi, incantesimi, abiti stravaganti che usano tutti i colori dell’arcobaleno, ragazze dei capelli rosa, e strane campanelle che avvertono i pericoli al solo avvicinarsi. Come si può non restare incantati davanti a un mini drago che arrostisce le mele al mercato o non avere voglia di bere una delle tanto ricercate Acque Aromatiche Affatate Fortuna? E a quale ragazza non batterebbe più veloce il cuore se al proprio matrimonio lo sposo facesse costruire un castello di ghiaccio, destinato a durare solo per una notte? Inoltre, come non restare affascinati da vampiri, streghe e pozioni avvelenate, Fati Immortali con cui stringere patti per ottenere quello che più si desidera? In un mondo così, una semplice ragazza plebea come Evangeline Volpe può diventare qualunque cosa, persino una principessa; e lei, che fin da piccola ha creduto che tutto può accadere e che c’è sempre un lieto fine per ogni storia, si trova catapultata nel regno giusto.

Credo che esistano molte altre possibilità oltre al “vissero per sempre felici e contenti” o al finale tragico. Ogni storia possiede il potenziale per infinite conclusioni.

L’errore di Evangeline è stato quello di volere troppo fortemente il suo lieto fine, tanto da spingerla a stringere un Patto Fatidico col Principe di Cuori. Pur sapendo i rischi che correva, si è spinta troppo oltre per ottenere indietro l’amore del suo ragazzo.

Conosceva le regole per entrare nelle chiese dei Fati.

Prometti sempre meno di quanto sei disposta a concedere, perché i Fati prendono sempre di più.

Non stringere accordi con più di un Fato.

E, soprattutto, non innamorarti mai di un Fato.

Ma i Fati sono davvero così malvagi? Certo, tutte le azioni di Jacks non fanno altro che convincerla dell’errore commesso; il suo pentimento è immediato quando capisce a quale spirale discendente ha dato inizio e che il Principe di Cuori vuole da lei qualcosa che gli sta molto a cuore. Eppure la figura di Jacks (per la quale non potrete non provare simpatia) è controversa: tanto malvagio quanto triste, maledetto dal suo stesso fato.

I Fati non erano pericolosi perché malvagi, bensì perché non erano capaci di distinguere fra il bene e il male.

Il suo rapporto con Evangeline è affascinante e conturbante fin dal loro primo incontro, nonostante gli screzi, le minacce che si lanciano l’un l’altro, e l’assoluta sfiducia della ragazza. Allora perché sembra che Jacks sia un po’ troppo interessato a tenerla in vita? Dopo mille avventure Evangeline non sarà più la ragazzina ingenua e debole che ha bussato alla porta del Principe di Cuori, ma una donna che ha imparato a sue spese che c’è una differenza tra volere un lieto fine qualunque e desiderare una vera felicità.

Non aveva fatto scelte d’amore, ma scelte di compromesso perché voleva l’amore. Luc non era la sua debolezza: l’amore lo era. E non solo l’amore, ma l’idea dell’amore.

Tutto questo raccontato con una scrittura scorrevole e fascinosa; intrigante e piena di brio, capace di costruire personaggi che escono fuori dalle pagine, più reali che mai. Lasciatevi incantare da una ragazzina in cerca del suo lieto fine, da una storia d’amore diversa da quella che credevate, da un mondo magico che sa di fiaba e da baci incantati che possono uccidere. Vi perderete nel libro e non vorrete più lasciare il Magnifico Nord, dove tutto è possibile e ogni storia si può trasformare in un lieto fine o in una tragedia.


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