Come una piuma – Dayna Lorentz

Come una piuma – Dayna Lorentz

Titolo: Come una piuma

Autore: Dayna Lorentz

Editore: DeAgostini

Genere: ragazzi

Pagine: 298

Prezzo: 14,00

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Trama

REENIE. Un altro trasferimento. A dodici anni Maureen ha già dovuto ricominciare da capo più volte. Quando la mamma sta troppo male e viene ricoverata in ospedale, c’è sempre un parente costretto a ospitarla. Anche oggi è così. Quando scende dalla macchina dell’assistente sociale, con il suo piccolo zaino, è sicura che la casa della zia Beatrice sarà terribile, come lei. Ma Reenie sa anche che deve fingere, mantenere un sorriso forzato e non far capire alla mamma quanto soffre, perché aumenterebbe solo la sua depressione. Così, ha imparato a vivere da sola, senza legarsi davvero a nessuno, senza amici e senza troppe aspettative: delusa, arrabbiata e triste.

RUFUS. Il piccolo gufo, secondo della nidiata, è un batuffolo morbido e orgoglioso. Sua sorella Prima ha già lasciato il nido, ma lui non ammetterebbe mai di avere una paura matta della foresta. E’ lento e impacciato e non NON SA CACCIARE! Essere coccolati e nutriti da Madre è così rassicurante! Forse la vita lì fuori può attendere ancora un po’. E’ davvero terribile rendersi conto di essere il Peggiore Gufo di Tutta la Gufanza. E come se non bastasse Madre è anche in pericolo: una strana creatura implume l’ha catturata e portata via e Secondo si getta dal nido per seguirla.

Due esseri così diversi, eppure tanto simili. Entrambe soli. Entrambe impauriti dal mondo. Quando Reenie e la zia Bea trovano il piccolo gufo ferito lungo la strada, e lo portano in casa per curarlo, i due mondi si scontreranno, in un turbinio di interesse reciproco, paure, fiducia conquistata e tanto bisogno di amore. Forse quello di cui Reenie e Rufus avevano necessità era solo trovare qualcuno che avesse fiducia in loro e credesse davvero nelle loro potenzialità. Forse avevano solo bisogno di trovare un amico.


Autore

Dayna Lorentz è una scrittrice americana di romanzi per ragazzi. Dalla sua attività di assistente legale presso un orfanotrofio, dove seguiva casi di bambini e ragazzi con famiglie problematiche, ha tratto spesso spunto per i suoi racconti. “Come una piuma” è il primo romanzo pubblicato in Italia.


Recensione

Sapete già quanto io ami la letteratura per ragazzi, l’ho ripetuto più volte. Sono storie che sanno sempre evocare sentimenti profondi, comunicare belle morali, spesso anche divertire. Capita poi, in alcune occasioni, di imbattersi in quella storia speciale che lascia il segno, quella scrittura delicata e curiosa, brillante e originale, che ti sorprende e ti scalda il cuore. E’ quello che mi succede spesso quando leggo le favole del caro Sepúlveda, o i bizzarri racconti di Pennac, o ancora le strabilianti avventure di Dahl. Storie per bambini, o per adulti che non hanno dimenticato il piacere di leggere le favole della buonanotte. Ecco, il romanzo di Dayna Lorentz è una di quelle storie; quelle che faccio leggere alle mie figlie e che regalo con piacere. Quando ho iniziato a leggere la storia di Reenie e Rufus non sapevo che li avrei amati così tanto; che sarei andata a letto chiudendo il libro a malincuore, aspettando il momento in cui li avrei ritrovati il giorno dopo. Finirlo è stata una dolce e triste separazione, avrei volentieri volato ancora un po’ con loro.

La Lorentz ha una scrittura davvero caratteristica per essere un’autrice per bambini: è veloce, incisiva, netta; costituita da frasi brevi e graffianti, piene di energia. Non si dilunga in descrizioni inutili, ma riesce con poche parole penetranti a dipingere un’emozione, un sentimento, oppure un ambiente. L’alternanza di Reenie e Rufus, che raccontano la storia in prima persona, è una scelta azzeccata e brillante che ti lancia a ogni capitolo da un mondo all’altro: da quello degli esseri umani, quotidiano e conosciuto, a quello dei rapaci, affascinante, curioso e descritto non solo con una buona conoscenza della terminologia e delle sue caratteristiche, ma soprattutto in modo divertente e pieno di fascino. La scrittrice è in grado di cambiare registro senza fatica, con una maestria incredibile nel descrivere il mondo degli animali, tanto che quasi ti immergi nella loro realtà, dimenticando la tua. Sono descrizioni fatte di suoni, odori, silenzi e rumori, trasmessi esattamente come se anche noi fossimo in grado di percepirli come Rufus.

Lascio che la frustrazione e la rabbia che mi gonfiano il ventriglio si calmino. Liscio le penne. Riallineo. Lascio riaccendere la mappa dei rumori nell’oscurità.

I due protagonisti di questa storia sono strepitosi: tanto diversi tra loro eppure così simili nelle loro paure. Rufus è uno splendido esemplare di Gufo della Virginia, un animale fiero, orgoglioso, il re della foresta: letale, abile cacciatore, capace di sentire qualunque tipo di rumore, anche impercettibile. Ma Rufus, anche se non lo ammetterebbe mai, è anche convinto di essere il Peggiore Gufo Mai Esistito: nonostante si vanti delle sue potenzialità è insicuro, non crede in se stesso, ha bisogno di appoggio continuo e per questo fatica a lasciare il nido e rendersi indipendente. Persino dopo essere stato accolto e guarito da Reenie e zia Bea, non ha il coraggio di affrontare la vita libera, timoroso di restare solo e non essere capace di difendersi.

Persino il mio nome è un’offesa: secondo uovo a schiudersi, per sempre destinato a restare indietro.

Reenie è una ragazzina che è dovuta crescere in fretta; la mamma entra ed esce dall’ospedale, afflitta probabilmente da qualche disturbo psichiatrico. Interagire col mondo esterno è difficile quando senti di non avere una casa tua, cambi ambiente di continuo e non puoi permetterti di affezionarti a nessuno, perché sai che lo perderai. Le voci che Reenie sente nella testa le dicono di non fidarsi, di non abituarsi alle nuove situazioni, perché dureranno poco e lei tornerà a essere una bambina sola.

Sento un ronzio, il solito, che conosco bene, mi sale dall’ombelico fino alle orecchie. Dal brusio vengono fuori parole: paura, estranea, da sola. Le parole esplodono come lampi. Le ricaccio tutte dentro. Respingo il ronzio, lo comprimo fino a farlo ridiventare un borbottio nello stomaco. Richiudo bene a chiave tutte quelle parole.

Come se la quotidianità non fosse già abbastanza pesante da sopportare, Reenie è anche convinta di essere la causa del malessere di sua madre. Crede di fare sempre la cosa sbagliata, anche a casa della nonna e poi della zia Beatrice. Qualunque cosa spiacevole accada, è sempre colpa sua.

Creature nascoste sgattaiolano via da me in un picchiettio di fogliame. Brave: statemi alla larga. Sono un uragano di sventure. Distruggo tutto quello che tocco.

Al di là della storia dolce e tenera, il libro affronta tematiche serie e delicate. Il senso di inadeugatezza dei bambini in affido, che passano da una famiglia all’altra in cerca di un po’ di serenità. Reenie non vuole soffrire, così si autoconvince che la zia Beatrice non le piaccia ed è sicura che anche lei la detesti e non veda l’ora di liberarsi di questa mocciosa ingombrante. Lo stesso vale per i nuovi compagni di scuola: tra l’imbarazzo di dover ammettere la malattia della mamma e la paura di perderli velocemente, Reenie tende ad allontanarli tutti.

Gli amici sono pericolosi. Ma nessuno può farti del male se non gli permetti di leggerti dentro; se ti vedono soltanto sorridere.

Il rapporto con la zia, che la introduce al meraviglioso mondo della falconeria, darà a Reenie un obiettivo alle sue giornate, un momento tutto suo nel quale non deve preoccuparsi di nulla all’infuori dei suoi rapaci. Vedere che questi splendidi e maestosi uccelli, così selvatici, si fidano di lei, le farà conquistare piano piano quella sicurezza che cerca da tempo. E’ una storia d’amicizia: tra Reenie e i nuovi compagni di classe, che scoprirà essere solo dei bambini impauriti come lei; ma soprattutto tra lei e Rufus. Il percorso che li unisce porterà entrambe a capire che non bisogna aver paura del mondo che ci circonda, ma che bisogna affrontarlo e che tutto è più semplice quando sai che c’è qualcuno che ti guarda le spalle. L’appoggio instancabile di Reenie darà finalmente a Rufus il coraggio di prendere il suo posto nella foresta.

Come una piuma” è una storia di amicizia che vi farà commuovere e spesso sorridere, quando il nostro mondo viene visto attraverso gli occhi ironici e sarcastici di Rufus. E’ la storia di chi ha paura di affrontare la vita e crescere e della difficoltà di diventare grandi. E’ una storia di fiducia reciproca, guadagnata con costanza e sudore. E’ il racconto di una pratica, la falconeria, che stupirà i più grandi e appassionerà i più piccoli, che sogneranno di poter tenere un rapace sul pugno come fa Reenie. E’ un romanzo splendido, vibrante e pieno di amore, che non dovete perdere e che vi consiglio di comprare ai vostri bambini. Vi ringrazieranno.

«La piccola umana sta cercando di stringere un patto con te.»

Questo patto è qualcosa di più che imparare a cacciare. Adesso capisco. Quella cosa che Red ha chiamato “patto” io la chiamo “famiglia”.


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