Di Spiriti e Polvere – Valentina Pinzuti

Di Spiriti e Polvere – Valentina Pinzuti

Titolo: Di Spiriti e Polvere

Autore: Valentina Pinzuti

Editore: Tea

Genere: fantasy

Pagine: 558

Prezzo: 20,00

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Trama

Si sono conosciuti per caso – o forse no – nei bassifondi di Eidinn, città in cui la luce si fa strada a fatica e che macina vite e destini: Mys e Liam, la ladra e il damerino, entrambi in cerca di se stessi e in fuga da anni di ferite e fantasmi. Le loro strade si sono unite e, adesso, di nuovo divise. In una Eidinn dove le tensioni crescono, Liam si trova al centro degli intrighi delle dieci famiglie dei Discendenti e a fronteggiarne le indecisioni e le avidità, mentre Mys, isolata, è costretta a confrontarsi con la verità sui propri poteri e su cosa ha cambiato il destino degli ashling secoli prima. Le loro scoperte si intrecciano con quelle del Lupo, in viaggio verso nord alla ricerca di risposte e alleanze. Intorno a loro, Calydon sta scivolando verso la catastrofe e una minaccia spaventosa incombe su Eidinn: il passato chiede il conto, e tutto converge verso ciò che per Calydon sarà distruzione o un’opportunità di rinascita. 


Autore

Valentina Pinzuti esordisce con il primo capitolo della saga dei Discendenti “Di cenere e ombra“, vincendo il torneo letterario IoScrittore. Oggi vive a Bruxelles dove lavora come traduttrice e collabora con riviste, associazioni e agenzie di comunicazioni. Il secondo e ultimo volume della saga è “Di Spiriti e Polvere”.


Recensione

Tornare a Eidinn e, alla fine, doverla lasciare per sempre è stato come tornare a casa e poi perderla di nuovo. Quando il mondo creato in un libro diviene così reale, quando i personaggi ti si aggrappano al cuore e restano lì impigliati, è sempre segno che l’autore o l’autrice della storia ha fatto bene il suo lavoro. E fidatevi se vi dico che Valentina Pinzuti ha elevato il fantasy italiano ha un livello che può competere senza dubbio con i più grandi autori internazionali. Questo secondo volume della saga dei Discendenti si discosta un poco dal primo per svariati elementi. L’ambientazione è ancora più cupa e oscura, cattiva oserei dire: Calydon sta lentamente scivolando verso la rovina a causa delle brame di potere, del desiderio di vendetta, della paura che si è insinuata fra tutti i diversi gruppi che popolano il regno. Ashling, oskaliani, Discendenti, esseri umani, ognuno rincorre la propria salvezza o la propria gloria, disinteressato alle conseguenze che ricadranno sugli altri. Decenni di insofferenza, di rabbia repressa, di desiderio di ottenere un potere sugli altri gruppi, hanno fatto di Eidinn una capitale dalle mille contraddizioni, dove ai bassifondi pericolosi e tetri si affiancano ville aristocratiche piene di agi.

Eidinn era cambiata dall’ultima volta che c’ero stato. Aveva gli occhi più bui e più rabbiosi. I suoi vicoli erano intasati di fame e cinismo, traboccavano di ombre e destrezze di mano.

Anche la storia di conseguenza si è fatta più pericolosa, spesso vile, ingiusta e buia. Tutti i nostri protagonisti sono stati separati; ognuno sta seguendo una strada diversa per cercare di aggiustare alcune delle cose che sono state rotte, o per trovare risposte nascoste nella storia di Calydon. Liam ha dovuto prendere il suo posto nel Consiglio, costretto a scegliere tra il dovere e il desiderio di ritrovare Mys. Ma non è fatto per la politica, ed è ormai troppo spezzato per abbassarsi a una vita di contrattazioni e compromessi.

Te lo sento addosso, sai. Tutto lo sconforto che si annida là sotto. Raschi il fondo e insegui fantasmi, terrorizzato da quello che ti sfugge. Che cosa terribile, lo spettro della disperazione.

Una disperazione che accomuna tutti i personaggi, le cui vite prendono il sopravvento sulla storia principale tra Mys e Liam. Si tratta infatti di un seguito molto più corale, dove le varie storie si dividono, si intrecciano, per poi ritrovarsi alla fine quando ognuno di loro avrà seguito il percorso che li porterà all’accettazione del loro passato e del loro destino. La caratteristica principale di questo romanzo è l’imperfetta unicità dei suoi personaggi: streghe oskaliane, ashling, umani, tutti loro hanno un passato fatto di dolore e segreti, che l’autrice in questo secondo libro si prende il tempo di svelarci. E noi li seguiamo, a capitoli alterni, mentre tentano di far pace con le loro fratture e scoprono, dopo anni di solitudine, che possono ancora far parte di un gruppo, di una famiglia, per quanto eterogenea.

Sono tante le componenti che tengono su il romanzo: dalla parte romantica, che ora non riguarda più solo Mys e Liam, alla ricerca di una famiglia, all’accettazione dei propri poteri, al perdono, e alla conquista di un futuro. Anche se tutto questo dovrà passare per il più terribile dei destini per Eidinn e per tutto il popolo delle terre di Calydon. Anche lo stile dell’autrice si adegua al nuovo aspetto del romanzo e si fa più intimo, più graffiante e soprattutto capace di tenere le fila di tutte queste storie senza mai perdersi. Ci sono tanti fili da giostrare da quando gli eventi sono usciti al di fuori del Regno e le singole storie hanno fatto un passo avanti e occupato il posto che meritano. Eppure Valentina Pinzuti non tentenna mai e la storia, molto più complessa, più vasta, e dalle mille sfaccettature, non annoia e non confonde il lettore che invece si ritrova di nuovo immerso nelle contraddizioni di un mondo crudele, ingannevole, pronto a sacrificare troppo per avere così poco. Una storia di amore, di onore, di perdono, di vendetta, di giustizia, dove la famiglia, il gruppo, diviene il fulcro delle azioni. Il finale è degno di questa storia, anche se per me è arrivato fin troppo presto. Avrò difficoltà a lasciare Eidinn che, nonostante il suo alone cupo e spezzato, mi attira ancora nei suoi vicoli facendomi sentire a casa.


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