Donne Intrepide – Vol. 2 Scienziate & Dottoresse – Carmen Laterza

Donne Intrepide – Vol. 2 Scienziate & Dottoresse – Carmen Laterza

Titolo: Donne Intrepide – Vol. 2 Scienziate & Dottoresse

Autore: Carmen Laterza

Editore: self publishing

Genere: biografie

Pagine: 206

Prezzo: 15,00

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Trama

In questo secondo volume della collana conoscerete altre 20 donne, più o meno famose, che hanno contribuito a cambiare la Storia, impegnandosi in ruoli spesso considerati esclusivamente maschili e per questo osteggiate dalla comunità. Come è successo ad Anna Morandi, che nel lontano 1700 fu la prima donna a dissezionare cadaveri per poter modellare con la cera gli organi interni e offrirli alle università di medicina. O come è accaduto a Rosalind Franklin, che morì a soli 38 anni per un tumore dovuto all’eccessiva esposizione alle radiazioni, mentre cercava di fotografare il DNA, scoprendo così la sua doppia elica. O ancora Sofia Ionescu che, senza nemmeno aver avuto il tempo di laurearsi in medicina, si ritrovò a essere la prima donna neurochirurgo quando, durante la Seconda Guerra Mondiale, le venne messo in mano un bisturi perché tutti i suoi colleghi maschi erano occupati con i soldati che arrivavano dal fronte. Donne straordinarie, scienziate e dottoresse, che non si sono fermate davanti a nulla, con l’unico scopo di migliorare la salute dei loro pazienti o di scoprire cose che avrebbero potuto aiutare l’umanità intera.


Autore

Carmen Laterza è una scrittrice indipendente italiana, ghostwriter ed editor. Da anni gestisce il blog Libroza, dedicato alla scrittura creativa e al self publishing. Dopo “L’amore conta” e “Alice non lo sa“, inizia una saga familiare incentrata sulla protagonista Bianca I ricordi non fanno rumore, vol. 1” e “I ricordi non fanno rumore, vol. 2. La perfezione dell’amore“. Dal 2022 parte invece la collana “Donne Intrepide“, una serie di volumi dedicati a personaggi femminili più o meno noti, che si sono distinti nella Storia.


Recensione

Secondo volume di questa collana davvero meritevole, prodotta da Carmen Laterza, “Donne Intrepide. Scienziate e Dottoresse” ci presenta altre 20 donne che sono riuscite a cambiare, se non la Storia, almeno la posizione femminile in essa. Ancor più delle figure di regine e imperatrici di cui abbiamo letto nel primo volume, queste donne hanno avuto in comune la caratteristica di essere andate spesso contro la morale del loro tempo, e di aver cercato di abbattere il muro che le teneva relegate in una posizione subalterna rispetto all’uomo. Come scienziate e dottoresse, tutte hanno dovuto affrontare un primo enorme ostacolo: la donna non era considerata adatta allo studio, le ragazze non potevano seguire le stesse materie dei ragazzi ma solo quelle che le avrebbero aiutate nella società e nell’economia domestica. Questo per tutto il 1700 e il 1800, fino a quando le prime università europee non hanno abolito il divieto di frequenza per le donne. Se già interessarsi agli studi era visto come disdicevole, pretendere di seguire materie matematiche e scientifiche era considerato inutile, visto che l’intelletto femminile era ovviamente inferiore.

Nonostante questo, tutte hanno continuato sulla loro strada, chi rallentata da problemi economici o da malattie, e chi sminuita dai colleghi o dalle comunità intellettuali in cui lavoravano. Eppure la loro volontà di migliorare l’esistenza umana o la qualità di vita dei pazienti è stata in tutte queste donne la spinta mai spezzata a proseguire i loro studi, anche se in condizioni svantaggiate rispetto agli uomini. Sono tutte figure che spesso hanno dovuto lavorare sapendo di essere considerate solo assistenti o poco più, donne strane, donne che rompono lo schema classico della famiglia e urtano la morale del loro tempo. Una delle cose che mi ha colpito maggiormente è stato scoprire che alcune di loro hanno subito l’onta di vedere i loro lavori pubblicati da colleghi maschi, che hanno approfittato delle loro teorie non riconosciute dalle comunità mediche e scientifiche per formulare tesi che a volte li hanno portati persino al premio Nobel. Ma neanche questo le ha fermate. Troppo desiderose di continuare i loro lavori, hanno accettato il ruolo di secondo piano e atteso il momento giusto nella storia, che per alcune è arrivato purtroppo dopo la morte.

Sono venti storie che dimostrano coraggio, forza di volontà, desiderio di rivalsa, e grande curiosità per tutto quello che ci circonda. Ma soprattutto, venti storie che ci ricordano che una donna non dovrebbe mai lasciarsi offuscare da una società che non la accetta come equivalente all’uomo, e dovrebbe continuare a lottare per dimostrare il suo valore.

Di’ ciò che sai, fai ciò che devi, qualunque cosa accada.

(Sofia Kovalevskaja, matematica russa, fine ‘800)


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