Green Girls. Storie vere di ragazze dalla parte del pianeta – Christiana Ruggeri
Titolo: Green Girls. Storie vere di ragazze dalla parte del pianeta
Autore: Christiana Ruggeri
Editore: Giunti
Genere: bambini e ragazzi
Pagine:159
Prezzo: 15,00
LINK ACQUISTO IBS LINK ACQUISTO MONDADORITrama libro
Nel 2015 tutti i Paesi appartenenti alle Nazioni Unite hanno sottoscritto l’Agenda 2030: una serie di linee guida da rispettare per raggiungere i 17 obiettivi che la riunione si è preposta per poter salvare il pianeta. Dal raggiungimento dell’uguaglianza sociale alla sconfitta della povertà e della fame, dalla difesa dell’ambiente alla salvaguardia della vita in acqua e su terra. Raccolte in questo volume trovate le esperienze di più di trenta bambine, ragazze e donne provenienti da tutto il mondo, le cosiddette “green girls”, che dedicano la loro vita alla difesa dell’ambiente e alla protesta contro il cambiamento climatico. Oggi sono conosciute come #envirokids, attiviste impegnate da anni, prima ancora del fenomeno Greta Thunberg, nel raggiungimento degli obiettivi di Parigi. Conoscerete la ragazzina che raccoglie plastica mentre torna a casa in bicicletta; quella che denuncia il suo paese alle Nazioni Unite per non aver rispettato le norme dell’accordo; quella che pulisce il tratto di oceano della sua cittadina; la ragazza che si impegna per restituire alla sua tribù le terre confiscate dal governo; quella che crea una lampada solare per dare energia elettrica alle popolazioni native del suo paese che ne sono sprovviste. Piccoli gesti, tante storie incredibili per un unico scopo: fermare il riscaldamento globale e salvare il nostro bellissimo pianeta.
Autore
Christiana Ruggeri è una giornalista e scrittrice italiana. Ha condotto per diversi anni la rubrica del TG2 Costume e società; nel 2008 pubblica il suo primo romanzo “La lista di carbone“, con il quale arriva tra i cinque finalisti del Premio Bancarella. Il successivo romanzo “Dall’inferno si ritorna” racconta il genocidio ruandese del 1994. Per i bambini ha invece pubblicato “Greta e il pianeta da salvare” e “Green Girls. Storie vere di ragazze dalla parte del pianeta“.
Recensione
Non c’è più tempo, il pianeta va a male come la frutta.
Parole semplici, un concetto espresso in modo chiaro e inconfutabile, come solo un bambino potrebbe fare. Questa raccolta è la storia di come 32 giovani, bambine e ragazze, si battano da anni per salvare il pianeta dai danni del cambiamento climatico che proprio noi abbiamo contribuito a velocizzare. Prima di lasciarmi trascinare nella lettura di quest’opera, l’unico nome che conoscevo di un bambino impegnato su questo fronte era ovviamente quello di Greta Thunberg. Complice il caos mediatico che si è scatenato grazie alle sue dichiarazioni, Greta è diventata il volto che combatte l’inquinamento. Ma quanti di noi sono a conoscenza che altri migliaia di ragazzi lavorano instancabilmente da anni, ancora prima che Greta apparisse sugli schermi mondiali, per salvaguardare il nostro pianeta? Christiana Ruggeri raccoglie le testimonianze di più di trenta bambine, ragazze e donne, provenienti da ogni continente, che hanno fatto della loro vita l’emblema della resilienza. Ognuna di loro, a suo modo, lavora non solo per raggiungere gli obiettivi che sono stati stilati nell’Agenda 2030, ma soprattutto per sensibilizzare altri giovani e convincerli a partecipare al cambiamento.
L’importanza di questo libro sta proprio qui, nel dimostrare ai nostri bambini che ogni aiuto, per quanto piccolo e insignificante possa sembrare, è invece un passo verso il miglioramento della situazione. Sono ragazze che vanno dai 9 ai 30 anni, di ogni razza e ogni etnia, che vengono considerate a volte eroine ma troppo spesso bullizzate o insultate per i loro comportamenti considerati strani. Questo è un aspetto che mi ha colpito molto nel racconto della loro esperienza e che di sicuro sarà di lezione ai più piccoli: la consapevolezza che un simile impegno possa essere oggetto di minacce e offese, tanto da costringere spesso queste ragazze a limitare la loro presenza sui social o addirittura chiudere i loro account. Se non hai voglia di impegnarti nella salvaguardia del pianeta, perché non ti interessa o non credi che la situazione sia così grave, posso capirlo. Ma perché accanirsi contro chi sta lottando per avere un futuro migliore e un pianeta più pulito, che alla fine utilizzerai anche tu? Perché bullizzare dei bambini solo perché hanno scelto di andare a scuola con la borraccia riutilizzabile, e lungo il tragitto verso casa si fermano ogni giorno a raccogliere i rifiuti che tu hai lasciato? Eppure, nonostante questo, le piccole eroine non si sono fermate!
Ho trovato questo libro davvero splendido: non solo ben fatto, ma anche educativo, tanto che lo consiglio a chiunque abbia un bambino o un adolescente in casa. La struttura dell’opera è affascinante: colori sgargianti che ricalcano quelli del nostro pianeta, dei mari, della vegetazione, dei frutti. Schede tecniche singole per ogni attivista, dove in prima pagina si possono trovare le informazioni che di sicuro attirano maggiormente gli adolescenti, ossia tutti i contatti social per poter seguire l’attività di queste eroine del pianeta. La stessa scheda mostra chiaramente, attraverso una simbologia presente a inizio raccolta, per quali dei 17 obiettivi combatte ogni ragazza. È uno strumento facilmente fruibile dai più giovani che può aiutare a sensibilizzarli e permettere loro di seguire le varie iniziative che le Green Girls portano avanti ogni giorno. Devo aggiungere che la veste grafica è accattivante e le illustrazioni di Susanna Rumiz sono davvero splendide.
Io stessa ammetto di aver imparato molto sull’attivismo che impegna queste ragazze da anni, e anche se credo nel mio piccolo di evitare comportamenti dannosi per il pianeta, di effettuare con attenzione la differenziata e di limitare l’uso di imballaggi di plastica, di corrente e di acqua, non avevo idea che ci fosse una collettività così numerosa di giovani impegnati nella cura del pianeta. Mi ha colpito sapere che ci sono paesi dove i governi minimizzano il problema o addirittura lo nascondono alla popolazione. Così come ho realizzato tristemente che le popolazioni indigene dei vari continenti sono quelle che subiscono maggiormente i danni del cambiamento climatico. E che le donne, in molte di queste culture, ne soffrono di più, perché l’impoverimento causato dal cambiamento le ha costrette spesso ad abbandonare d’istruzione per poter mantenere le famiglie.
Queste ragazze vedono da anni quello che noi, per pigrizia o mancanza di informazione, non riusciamo ancora a capire, e così si riuniscono da paesi differenti per contribuire attivamente a un cambiamento. Organizzano scioperi, iniziative di raccolta dei rifiuti, vengono ospitate alle riunioni internazionali delle Nazioni Unite per parlare con i capi dei governi. Alcune ne hanno fatto lo scopo della loro vita perché vogliono un pianeta migliore per loro ma anche per noi. Probabilmente è vero quello che dice la giovane Isra Hirsi di Minneapolis: gli adulti non sono nati nell’ emergenza climatica e quindi la percepiscono meno. La generazione Z invece, che è nata durante le tragedie ambientali degli ultimi anni, è più sensibilizzata ed è quella che forse può smuovere i governi e costringerli a rispettare gli accordi di Parigi.
“Green Girls” è un libro importante, ben costruito e molto interessante. Trovo sia un ottimo inizio per quei bambini o ragazzi che vogliono capire cosa accade nel mondo intorno a loro, come reagiscono i loro coetanei ai problemi ambientali e cosa possono fare per dare un aiuto concreto. Perché ogni piccolo gesto, se messo insieme a quello di altre migliaia di persone, può fare la differenza tra il pianeta che ci aspetta fra trent’anni e quello che invece vorremmo.
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