In fuga con la flebo – Josephine Mark

In fuga con la flebo – Josephine Mark

Titolo: In fuga con la flebo

Autore: Josephine Mark

Editore: Valentina Ed.

Genere: fumetto

Pagine: 183

Prezzo: 14,90

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Trama

Questo è troppo anche per il lupo più scafato! Quando un coniglio gli salva la vita, il lupo si trova all’improvviso a dover ricambiare. Codice dei Lupi, non si scappa. Ma anche per il coniglio non è mica facile, costretto a trascinarsi dietro una scomodissima flebo e un chilometrico piano terapeutico. Ora ci mancava solo un lupo! Ma questo lupo qui è… speciale. E bisogna riconoscerlo: sa cavarsela in ogni situazione.


Recensione

Quando ho letto la trama di questo fumetto per bambini sono rimasta perplessa, sono sincera, per il tema così serio e delicato da rappresentare senza sembrare troppo crudo o, peggio, poco attraente per un lettore così piccolo. Poi ho aperto il libro e la prima cosa che ho notato è la straordinaria bellezza delle tavole, che da sole, senza bisogno di parole, sarebbero sufficienti a fare innamorare chiunque. Disegni semplici ma incisivi, personaggi che con una sola espressione del viso dicono più di mille parole; un’ambientazione piena di dettagli, dal folto della foresta ai dintorni della città. I colori delle tavole sono a dir poco splendidi, sempre perfettamente in tono con le emozioni del momento: caldi e vividi, allegri quando serve, scuri e affascinanti per le tavole notturne. Da un punto di vista grafico ha tutti i pregi per attirare l’attenzione dei bambini, direi da dieci anni in su, ma sono sicuramente i dialoghi (ridotti allo stretto indispensabile) a renderla un’opera irresistibile.

Il piccolo coniglio è ingenuo e dolce, oltre che molto malato. Si presta con coraggio, nonostante la paura, a tutte le cure che deve affrontare: pastiglie da prendere, infusioni da fare, iniezioni continue. Il lupo è al contrario un tipo piuttosto freddo, scontroso e solitario, e di certo piuttosto scurrile, caratteristica che lo farà entrare immediatamente nelle grazie dei piccoli lettori che ricorderanno alcune delle sue buffe espressioni (Santo pecorino!). Il coniglietto gli ha salvato la vita e il Codice dei lupi lo obbliga a ricambiare, per cui è costretto a proteggere il piccoletto fino alla fine della terapia. Così, tra una serie infinita di rocambolesche avventure (fuggire da una banda di motociclisti arrabbiati, rifugiarsi in un motel scadente, sopravvivere a un cacciatore che li insegue, deciso a impallinarli entrambe) i due improbabili compagni di viaggio sopravvivono per sei mesi, seguendo attentamente il piano terapeutico. Finisce che il lupo salva il coniglio più volte, il che dovrebbe averlo sdebitato. E allora perché continua a portarsi dietro sia il piccolo animaletto che la sua scomodissima flebo?

Non sarà che oltre al senso dell’onore questo lupo ha sviluppato un attaccamento diverso per il piccoletto? Potrebbe essere questo il motivo per cui gli cuce un poncho per farlo stare caldo? Oppure gli procura un cappello per coprire la testolina che sta perdendo il pelo a causa della terapia? Ci deve essere senz’altro un motivo più profondo che li lega, ma doveva essere la separazione finale a costringerli ad ammettere che un legame simile si chiama “amicizia”. Una storia molto profonda, tra le tante scenette comiche, che può essere d’aiuto sia ai piccoli lettori che ogni giorno combattono contro varie malattie, sia a chi sta loro intorno, per comprendere meglio quanto è difficile a volte la loro vita. Una storia che insegna che la malattia non è una differenza, ma un momento sfortunato che in alcuni casi può regalarci inaspettati e strabilianti amici che ci aiutano a sopportarne il peso. Una storia che avvicina, che unisce, e che grida tenerezza e amicizia. Non nascondo che mi sono commossa non poco durante tutta la lettura, tra una risata e l’altra, ed è giusto così, perché con un sorriso si insegnano molte più cose, soprattutto quando ad ascoltare è un bambino. È stata una corsa divertente, molto toccante, tanto dolce e a volte un po’ paurosa. Ma tanto, tanto bella.