La corte di rose e spine – Sarah J. Maas

La corte di rose e spine – Sarah J. Maas

Titolo: La corte di rose e spine

Autore: Sarah J. Maas

Editore: Mondadori

Genere: fantasy

Pagine: 406

Prezzo: 16,90

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Trama

“Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell’istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l’arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me.” Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L’animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge “ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita”. Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l’allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Quando poi un’ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo...


Autore

Sarah J. Maas è una scrittrice statunitense che ha iniziato a soli sedici anni a pubblicare online episodi di quello che poi diverrà “Il trono di ghiaccio“, una saga fantasy per ragazzi pubblicata da Bloomsbury che comprende 7 romanzi. Successivamente esce la trilogia iniziata con “La corte di rose e spine” che prosegue con “La corte di nebbia e furia” e “La corte di ali e rovina“, per poi continuare con “La corte di fiamme e argento”, i cui protagonisti sono i personaggi secondari dei primi tre libri. Tutti i volumi hanno riscosso un successo enorme. Gli ultimi lavori sono invece i romanzi della saga “Crescent City” composta da “La casa di terra e sangue” e “La casa di cielo e aria“. La Maas è oggi una delle scrittrici fantasy più amate dai lettori di tutto il mondo.


Recensione

Sono arrivata a questa saga della Maas con estremo ritardo, forse spaventata dal suo incontenibile successo, forse frenata dai miei pregiudizi sui retelling delle fiabe. E forse, proprio perché non avevo aspettative elevate, mi sono ritrovata ad amarla ben presto. O molto più probabilmente è successo perché Sarah J. Maas sa scrivere fantasy meglio di molti altri autori con cui mi sono scontrata. Inizio sottolineando che sì, certamente la storia di fondo si basa sulla fiaba de “La Bella e la Bestia”, ma trovo che le somiglianze siano limitate a elementi di base, sui quali l’autrice crea una vicenda e soprattutto un mondo del tutto nuovi e appassionanti. Il worldbuilding è la prima cosa che mi ha colpito: le Corti dei Fae in cui si divide l’isola, oltre al territorio dei Regni Mortali, è descritto in modo tanto affascinante e vivido che ti sembra quasi di poterlo toccare. Le creature magiche che popolano il Regno di Prythian sono terribili e meravigliose insieme, e mi hanno conquistato subito per i particolari con cui la Maas le descrive. Lo stile di scrittura è fluido, accattivante, giovanile, e l’uso della prima persona (scelta sempre pericolosa) amplifica il legame con Feyre e rende tutto più vivido. Ho amato tutti i personaggi: quelli buoni, quelli cattivi e quelli discutibili.

Come mi capita spesso con i primi volumi di saghe fantasy, non posso dire che sia perfetto; ho trovato alcune scelte narrative difficili da credere all’inizio, ma è anche vero che alla fine quando la maledizione viene svelata ogni tassello torna al suo posto, trovando una spiegazione. In ogni caso sono anche certa che la storia non possa che migliorare nei capitoli successivi. Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla scelta del posto che occupano i due protagonisti nella storia: nonostante Tumlin sia il principe potente e forte, detentore della magia, che potrebbe salvare la scena, è Feyre, una semplice umana senza alcuna abilità particolare (tranne quella di essersi saputa mantenere in vita per anni) che dovrà affrontare le prove più pericolose. Feyre è un personaggio estremamente positivo, nonostante la vita avrebbe potuto rovinarla: è leale, onesta, coraggiosa e pronta al sacrificio pur di difendere la famiglia, solo per onorare la promessa fatta alla madre.

Nel nostro miserabile mondo umano una promessa era legge, una promessa era un valore; una promessa era un legame.

Il rapporto altalenante con Tamlin, il Fae Maggiore che la trascina via dal suo mondo, è il fulcro del romanzo e non lo è allo stesso tempo: mentre sei rapito dai loro sentimenti contrastanti sei anche affascinato da tutto quello che avviene nel regno intorno a loro. Le avventure e le prove a cui sarà esposta la ragazza mostrano una protagonista che, nonostante sia più debole dei suoi nemici, sa perfettamente ciò che vuole ed è disposta a combattere per salvare l’uomo che ama, anche se è cosciente della possibilità di fallire.

Ti amo. Non mi importa cosa dice lei a proposito del fatto che ho un insignificante cuore umano. Ti amerò per sempre, anche quando bruceranno il mio corpo.

Un personaggio quindi degno di rispetto e di cui ci si innamora subito, molto più che della “bestia”, che poteva facilmente rubarle il ruolo di protagonista. Come primo volume è stata una lettura appassionante e anche se sembra avere un finale, quello che si intravede oltre la maledizione infranta è ancora più interessante. Mi aspetto un secondo capitolo ricco di avventure e di contrasti personali, ora che sono entrati in gioco nuovi e potenti personaggi!


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