Croce d’argento – Ilaria Varese

Croce d’argento – Ilaria Varese

libro croce d'argento

Titolo: Croce d’argento

Saga: Winter Fe’

Autore: Ilaria Varese

Editore: La Corte

Genere: urban fantasy

Pagine: 440

Prezzo: 18,90

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Trama libro

Finalmente, dopo un periodo burrascoso e deprimente, Gwen ha quella che potrebbe sembrare una vita normale. Chase si è trasferito a Santa Barbara da solo, ma almeno il lavoro lo tiene occupato e non gli permette di pensare di continuo a Rachel e alla sua vendetta. Lei lavora come cameriera al Revel’s Pub, dove nessuno conosce il suo segreto; e la relazione con Christian Arden, l’Alfa di Los Angeles, è ripartita da zero, questa volta in modo cauto e secondo regole piuttosto “umane”. Ma è tutto vero, oppure è solo una bella cornice che si è costruita intorno? Perché in realtà nessuno sa che mentre finge di essere una felice ragazza californiana, dentro nasconde segreti che potrebbero incrinare tutti i rapporti a cui tiene di più. Né il fratello, né lo zio Dominic, né tantomeno Christian, sanno infatti che il legame che ha stretto con Maurice, quando ha creato il link, permette all’Alfa di Lebanon di raggiungerla nei sogni; così come non conoscono il gioco perverso nel quale si è lasciata trascinare dal folle Nicholas Hasson, dopo che questo ha ucciso il padre, ottenuto il suo branco e ora minaccia di morte i sopravvissuti.

Mantenere due vite parallele è difficile e mentire è doloroso, ma Gwen deve andare avanti con il suo piano per ottenere l’aiuto di Arden contro Nicholas. La serenità che ha conquistato dura però molto poco: Chase cade in una spirale di depressione e droga, rischiando prima la morte e poi la punizione esemplare del capobranco. Nemmeno l’amore che prova per Christian può dividere Gwen dal fratello e quando sarà costretta a scegliere tra i due legami, prenderà le parti della famiglia. In poche ore, le bugie che ha accumulato si rivolteranno contro di lei, mettendo di nuovo tutti quelli che ama in pericolo. Perché a Los Angeles i lupi non sono gli unici mostri da cui guardarsi e Gwen lo scoprirà a sue spese, quando sarà troppo tardi.


Autore

Ilaria Varese è una giovane scrittrice italiana che vive a Vercelli e frequenta la Facoltà di Lettere. Il suo romanzo d’esordio è stato “Luna d’Inverno“. E’ il primo capitolo della serie fantasy Winter Fe’, seguito da “Bacio di fuoco“, “Croce d’argento“, “Stella della notte” e “Regina delle ombre“.


Recensione

Vedere gli svantaggi della licantropia mi aveva aiutato a superare la delusione di non essere diventata come loro.

Si, ero una piccola e triste volpina bianca che non arrivava all’uva.

Eh sì, Gwenfyr Flannigain mi è davvero mancata. Quando trovi tanto piacere nell’incontrare nuovamente i personaggi di una storia che hai letto, vuol dire secondo me che l’autore ha raggiunto un obiettivo fondamentale: farti innamorare di loro e far sì che tu ne senta la mancanza. E Ilaria Varese, con questa saga fantasy tutta italiana, ha sicuramente fatto un buon lavoro. Lo stile di scrittura non ha mai un cedimento, neanche in questo terzo volume; il linguaggio è seducente, scorrevole, fluido e attraente. L’ironia che pervade tutto il libro è sempre la stessa, incentrata sulla figura di Gwen, che ancora una volta racconta la vicenda in prima persona, ridendo di se stessa e delle varie situazioni, e sdrammatizzando anche le scene con maggior tensione. E’ impossibile non trovarla simpatica, teneramente insicura e a volte fastidiosamente testarda.

Altro che farfalle. Nel mio stomaco si stava svolgendo una festa abusiva.

Una scelta azzardata, come dico sempre, quella del protagonista narratore, che ti ripaga solo se sai scrivere davvero bene, altrimenti potrebbe ottenere l’effetto inverso e rallentare la lettura. Ma vi assicuro che non è questo il caso. La novità di questo terzo libro che ho apprezzato molto è stato l’intervento nella narrazione, verso la fine del racconto, di Christian Arden. L’altro grande protagonista della storia interviene infatti come narratore per un capitolo, durante il quale ci offre una breve e veloce carrellata dei momenti principali della storia, ma dal suo punto di vista. Interessante scelta: è stato affascinante e soprattutto esplicativo, seppur per poco, sapere cosa pensa davvero l’Alfa di L.A. della piccola Winter Fe’.

Protagonisti della storia, ancora e ancora, sono l’amore e l’onore (a parte una buona e massiccia dose di guai in cui Gwen riesce a cacciarsi). Il rapporto tra Gwenfyr e Christian, pur ripartendo da capo, non sembra fare passi avanti: mentre l’attrazione tra i due è sempre più palpabile, il rapporto di fiducia è messo a dura prova dalla situazione. Christian è frenato dagli obblighi nei confronti del branco e della famiglia, e diviene sempre più pressante nel chiedere alla ragazza di condividere il sangue con lui e dimostrare a tutti il potenziale che nasconde. Dall’altro lato, Gwen non solo capisce finalmente gli svantaggi di quello che ha fatto con Maurice, ma continua a sentirsi inadeguata al ruolo che l’Alfa vorrebbe offrirle e capisce di essere detestata da tutti. Dopo tanti anni, la sua mancata trasformazione ancora brucia e la fa sentire inutile e difettosa.

C’erano ventitré anni di bassa autostima e profonde insicurezze dentro di me, e in quel momento riemersero tutte insieme.

Fa sempre un certo effetto, nonostante sia il terzo volume, entrare nella routine dei lupi e osservare il loro modo di comportarsi, la loro disinibizione, il loro vivere la passione in modo estremo, e il loro rispettare regole imposte così rigide e a volte disumane. E’ un mondo piuttosto originale quello creato dall’autrice, che cambia leggermente la visione spaventosa o romantica che abbiamo dei lupi mannari, a seconda delle storie che abbiamo letto. Nella società disegnata dalla Varese, lo stesso Christian, che si vanta di essere un Alfa di nuova generazione, capace di risolvere i problemi con le parole invece che con la forza animale, e convinto di poter rimodellare in parte le loro tradizioni, in alcuni momenti avrà gli stessi comportamenti che tanto aveva condannato nel nonno e nel padre.

Detesto vedere applicata la politica del terrore, ma se il confronto verbale non porta ad alcun risultato non c’è alternativa. La paura non cambia il modo di pensare, ma se le persone si rifiutano di capire non ha importanza ciò che credono. Basta che obbediscano. Il risultato è lo stesso, e a volte bisogna accontentarsi di questo.

In questo capitolo della saga, incentrato più che altro sul legame tra Christian e Gwen e sulle difficoltà che lo ostacolano, il problema con il Tennessee finisce in secondo piano, quando una svolta decisiva nella storia fa comparire una nuova, preoccupante minaccia per tutti. Al di là dell’intreccio interessante, che ti trascina fino alla fine della storia senza darti il tempo di respirare, ho notato con piacere che il nuovo pericolo mette in evidenza il tema del diverso. Per la prima volta viene infatti messo seriamente in dubbio che i licantropi siano uguali agli esseri umani non sovrannaturali e siano quindi indegni di vivere perché delle minacce per il resto della popolazione. Ci ritroviamo a combattere la consueta paura della diversità, difronte alla quale l’uomo reagisce con violenza.

Giocate a fare le veci di Dio nella convinzione di essere nel giusto, ma è sempre sangue quello che avete sulle mani. Sangue come il mio e il tuo, Soraya. Chi decide quale dei due vale di più?

Che dire? Ci sono tante cose dentro questo terzo volume della saga che me lo ha fatto amare: i personaggi si fanno sempre più concreti e ben caratterizzati; la storia d’amore è dolce, contrastata, dolorosa e passionale; l’azione da metà libro non manca di sicuro e vi impedirà di interrompere la lettura. Se c’è un difetto è quello di avere una fine. Io sarei rimasta con Gwen ancora un po’. Vi ripeto la stessa cosa che ho già detto nei primi due romanzi: la saga di Ilaria Varese è una delle più interessanti e valide nel panorama italiano del fantasy. Se state leggendo questo articolo significa che la pensate come me e state seguendo le avventure di Gwenfyr con ansia. E allora armiamoci di pazienza per attendere il prossimo capitolo, che porterà la piccola Winter Fe’ in una nuova città e la costringerà forse a fronteggiare una minaccia molto più oscura di quelle che ha affrontato finora.


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