Frutti della memoria – Violet Ren

Frutti della memoria – Violet Ren

libro

Titolo: Frutti della memoria. vol 1

Autore: Violet Ren

Editore: Garzanti

Genere: romance

Pagine: 537

Prezzo: 16,90

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Trama libro

Sua madre ha scelto per lei il nome di una rosa bianca, Eirene, in omaggio a una delle sue fiabe preferite: la leggenda del principe Inverno, il cui cuore, ricoperto di brina, comincia a sciogliersi solo quando incontra Primavera, con le rose tra i capelli e un coro di rondini sopra la testa. Ora che sua madre non c’è più, Eirene si tiene stretto quel racconto di speranza. Ora, più che mai, sente che è il momento di ricominciare. Dopo anni trascorsi in una comunità per ragazze fragili, è tempo di tornare dove è cresciuta, nella casa di vecchi amici della madre, la famiglia Castrovecchio. È lì che l’aspetta il suo migliore amico d’infanzia: Alan. Alan, con i suoi occhi ambrati, che prima di partire le ha dato un bacio a cui si è aggrappata nei giorni più tristi. Ma ora la sua accoglienza non assomiglia a un caldo sole di primavera, è fredda come gli aghi di ghiaccio che pungono le dita a gennaio. Alan non sembra volerla perdonare per essere volata via, come una rondine, quando il dolore si era fatto troppo intenso. Ma Eirene non si arrende. Sa che le rondini migrano per poi tornare. Farà di tutto per riprendersi uno spazio nella vita di Alan. Anche se ora c’è un’altra ragazza. Anche se ora lui non perde occasione per ferirla. Perché Eirene non ha paura di pungersi il cuore. D’altronde, anche le rose devono superare l’inverno per poter sbocciare. 


Recensione

Si aggrappò alla mia schiena e si disperò.

Frantumami le costole, Eirene.

Frantumami anche l’anima se serve.

Stringimi.

Aggrappati.

Incastrati a me.

Che un po’ sto meno male pure io.

Avete voglia di una lettura che vi carezzi il cuore e vi sciolga l’anima? Cercate una storia d’amore che vi faccia sospirare e provare emozioni forti, come solo quelle dei primi amori possono fare? Allora la storia di Eirene e Alan è quella che fa per voi. Violet Ren, nome d’arte di una giovane autrice italiana, ha una scrittura che, pur all’esordio, è già matura, scorrevole, affascinante, ma soprattutto molto particolare. Attraverso l’alternarsi dei punti di vista dei due protagonisti, che parlano in prima persona, racconta la storia mescolando alla narrazione i pensieri dei due ragazzi. E se per il racconto usa uno stile fluido e semplice, i pensieri più intimi di Eirene e Alan sono spesso piccole poesie, frammenti della loro anima esposti nel modo più lirico e suggestivo che ha saputo trovare. E proprio quelli, per me, sono stati i momenti più alti della sua prosa.

L’intreccio non è nuovo nel genere romance, ma l’autrice lo sa usare come estrema bravura, catturando l’attenzione del lettore con i suoi protagonisti imperfetti, spezzati, incerti; la perdita che hanno subito entrambi, quella di Monica, si è incastrata nei loro cuori e ha creato due caratteri totalmente diversi. Nonostante dovrebbe essere Eirene quella più fragile, in realtà la ragazza è una protagonista forte, cosciente di quello che desidera; ha avuto bisogno di aiuto per superare il lutto della madre e ha scelto di allontanarsi dall’unica casa che conosceva, dalle uniche persone che considerava famiglia. Non ha paura dei cambiamenti, non ha paura di volare, anche se sa che può cadere. Nel momento in cui ha perso la sua casa, il suo cuore ha sentito la necessità di muoversi, di non restare fermo ad affogare nel dolore.

Hai sempre avuto il coraggio di lasciarti tutto alle spalle…me compreso.

Non hai paura di niente, cazzo.

Vai e ti lasci alle spalle le cose.

Precipitano, se le lasci. Lo sai?

Alan invece, per quanto possa sembrare un ragazzo scontroso, rude, freddo e chiuso, è quello più fragile: non sa esprimere i suoi sentimenti, soprattutto il dolore; non ha mai perdonato Eirene di averlo lasciato solo e di non essersi aggrappata a lui nel momento peggiore, non capendo che anche lui stava soffrendo. Alan non vuole più rischiare di soffrire: sa bene che Eirene è solo una rondine che ha bisogno di migrare. Mentre Eirene vuole a tutti i costi ricostruire il rapporto che ha distrutto perché, proprio come fanno le rondini, anche lei torna sempre a casa.

Sei il mio cielo.

E io ho sempre la testa tra le nuvole.

La loro storia è appassionante, frustrante, divertente e dolce allo stesso tempo, e sono certa che farà impazzire il pubblico di giovani lettori ai quali è destinata. Un elemento che ho adorato all’interno del libro è l’inizio di ogni capitolo: quelli in cui parla Alan iniziano con il titolo di una canzone, quelli in cui parla Eirene, invece, riportano un messaggio della ragazza alla madre, alla quale continua a raccontare cosa accade nella sua vita anche ora che la donna non c’è più. Una lettura che nella sua semplicità affronta tanti temi scottanti e odierni come l’autolesionismo, l’abbandono, il lutto, la depressione. Con il tatto tipico dei giovani, Violet Ren riesce a creare personaggi segnati dalla vita ma che hanno tanta voglia di ricostruirsi. Una lettura quindi ricca di emozioni, che ci lascia però con una promessa infranta e la voglia di scoprire se Eirene sarà ancora così resistente alle difficoltà come la rosa di cui porta il nome.


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