La profezia dello straniero – Melania Muscas
Titolo: La profezia dello straniero
Autore: Melania Muscas
Editore: Giunti
Genere: fantasy
Pagine: 722
Prezzo: 22,00
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Trama libro
Nelle acque del Grande Verde sorge un’isola dominata da un antichissimo popolo: Sherden. Qui Arvara, sacerdotessa nelle cui vene scorre il sangue delle janas, le donne immortali che per prime hanno abitato queste terre, ha il dono di leggere nel futuro. E la profezia che annuncia è catastrofica: tre eventi rovinosi cancelleranno per sempre la civilità shardana. Parole ineluttabili, che fanno serpeggiare il panico tra le città del Nord e del Sud, spingendole le une contro le altre. Dopo l’avvento dell’Onda che sommerge l’isola, la prima parte della profezia è compiuta. Adesso ciò che scatena l’angoscia è la minaccia del “secondo nemico”, la conquista di Sherden da parte di uno straniero e della sua gente. Ma chi è davvero questo straniero? Uno di quelli che abitano l’isola, e contro cui la setta dei credenti, spinta da un odio cieco, sta ingaggiando una violenta epurazione? O forse qualcuno che arriverà da fuori? Cinque punti di vista, cinque personaggi di cui seguiamo il destino, e le cui storie finiscono inesorabilmente per intrecciarsi: Arvara, discendente della Profetizzante; Jabari, giovanissimo straniero esiliato; Felìtzi, maledetta dal tocco mortale di una delle cogas, creature malvagie e portatrici di sventura; Brennar, fratello del cabu al governo del Nord; infine, Thaeni, la guida della Resistenza, pronta a tutto pur di difendere il diritto degli stranieri ad abitare l’isola.
Autore
Melania Muscas è un’autrice esordiente di origini sarde. Dopo gli studi nel Regno Unito è tornata nel suo paese, dove ha scoperto la passione per l’archeologia e la storia antica. Oggi lavora come editor e si dedica alla scrittura. “La profezia dello straniero” è il primo volume di una trilogia.
Recensione libro
Finalmente, all’interno del panorama fantasy italiano, un libro che ha come ambientazione proprio il nostro paese, in un modo originale e straordinario. Un epic fantasy nel quale l’autrice ha svolto un eccellente studio per ricostruire, riutilizzare e romanzare una società, quella nuragica, che forse la storia ha spesso sottovalutato. L’elemento vincente di questa nuova saga è la fusione di elementi fantasy al folklore sardo. La Sherden della storia è la nostra Sardegna, come dimostra la bellissima mappa iniziale (alcune città hanno addirittura il loro vero nome, altre quello antico); le figure fantastiche che ritroviamo protagoniste della vicenda sono state sono tratte dalle leggende dell’isola: le cogas, streghe pericolose e le janas, figure femminili immortali dagli svariati poteri, molti dei quali legati alla natura. Io lo considero un fantasy puro, essendo la parte romance solo marginale, seppure delicata e piacevole.
Uno degli elementi che più ho amato è stata l’unione di storia e mitologia classica. L’antica storia sarda e quella del Mediterraneo in generale si unisce al mito greco, dando vita a interpretazioni straordinarie; così, mentre seguiamo le vicende politiche di Sherden, incontriamo la regina Meda, che darà vita al mito di Medusa, oppure la regina Elissa, la tanto famosa Didone. Su questo sfondo affascinante la Muscas ha creato una storia dominata da guerre intestine, battaglie, alleanze e tradimenti, dove la politica fa da padrona, seguendo l’antica profezia che anticipa tre grandi piaghe che distruggeranno la civiltà nativa. Pur essendo un esordio, la scrittura è già matura, scorrevole e fluida, anche se ammetto che alcuni passaggi risentono a mio parere di una certa lentezza, dovuta a una eccessiva descrizione di tanti piccoli avvenimenti che forse potevano essere alleggeriti. In alcuni momenti ho avuto difficoltà a empatizzare con i protagonisti, che sono davvero tanti (considerate che ci sono cinque punti di vista).
E’ pur vero che questo è solo il primo volume e credo ci sarà tempo per stringere un rapporto più intenso con loro e conoscerli meglio. Al contrario, le varie svolte nella storia sono inaspettate e affascinanti e l’hanno resa una lettura molto piacevole. Sono contenta di aver trovato una storia così diversa dal solito all’interno di un genere che troppo spesso si basa solo sui cliché ormai più che sfruttati. Attendo pazientemente il seguito perché credo che ci siano tutti i requisiti per un’ottima saga.
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