Lucifero. Angels before man – Rafael Nicolás

Lucifero. Angels before man – Rafael Nicolás

libro nicolas

Titolo: Lucifero. Angels before man

Autore: Rafael Nicolás

Editore: Giunti

Genere: fantasy

Pagine: 505

Prezzo: 22,00


Trama libro

In un paradiso eterno, l’angelo più bello e giovane di tutti, Lucifero, lotta con la vergogna e la timidezza, in cerca della sua vera identità. La compagnia degli altri angeli e la vicinanza del Creatore sono sterili palliativi per la sua anima incerta, in una pace solo momentanea. Fino a quando l’amicizia speciale che instaura col potente arcangelo Michele scombina inesorabilmente l’ordine di ogni cosa: le dolci carezze, la complicità esclusiva e la devozione impura che nutrono l’uno per l’altro scateneranno le ire di un Dio geloso e vendicativo .Lucifero, punito nella carne e nello spirito, comprende allora una verità fondamentale: se è riuscito a creare qualcosa di nuovo – il peccato – significa che esiste del divino anche in lui. E che il potere può essere sovvertito. Anche a costo della sua condanna.


Recensione libro

Raramente ho difficoltà a trovare le parole per descrivere un libro, ma la storia di Rafael Nicholás, che può sembrare a prima vista una bella, tragica e passionale storia d’amore sullo sfondo di una rivisitazione biblica, in realtà si è dimostrata molto più complessa sia da leggere che da recensire. “Lucifero” è un’opera immensa, poderosa e ambiziosa che ha bisogno di essere letta con attenzione e con pazienza. La prima avvertenza che mi sento di dare è che se lo volete leggere perché sperate di trovare un amore sfortunato e straziante resterete delusi; non avete davanti il classico romantasy: non vuole esserlo e non potrebbe mai. In secondo luogo siate pronti a uno stile di scrittura molto particolare, poetico, quasi lirico in alcuni punti, che si prende il suo tempo per descrivere un mondo che forse la nostra mente fatica a immaginare. La prima metà del libro è molto lenta, c’è pochissima azione; Nicolás ci descrive il Paradiso come lo abbiamo sempre pensato, ma accompagnandoci attraverso quella calma, quella immobilità di un luogo in cui gli angeli vivono solo ed esclusivamente per venerare il Signore, cantare le Sue lodi, elogiare il Suo nome. Un mondo così placido, così buono, così sereno che risulta quasi fastidioso e smielato, soprattutto quando il narratore esterno inserisce qui e là pensieri che vanno a minare questa perfezione. E mentre nel lettore sorgono i primi dubbi, Lucifero cresce, vive, scopre emozioni e sentimenti mai provati, che non esistono neppure e per i quali deve inventare delle parole nuove. Si pone domande a cui gli altri angeli non sanno rispondere e che il Padre non vuole ascoltare.

«Che razza di Paradiso è questo? Nostro Padre si è preso la mia voce. Ha detto che mi avrebbe aiutato, ma era una menzogna! Una menzogna

“Ti piace questa parola, Rosier? L’ho inventata io”. «Il Padre mi ha mentito

Per quasi 300 pagine non succede nulla, il che è perfettamente in linea con l’idea di Paradiso. Quando Lucifero arriva a irritare il Signore con i suoi nuovi desideri, il registro cambia totalmente; la scrittura si fa più intima, più tagliente, ai dialoghi si sostituiscono i pensieri, che Lucifero tiene per sé, mentre scopre finalmente che c’è un’altra verità oltre a quella del Paradiso. Un mondo fatto di cose e di emozioni che il Padre ha negato a tutti i suoi angeli, chiedendo loro di essere completi in se stessi, creati come singoli esseri che non hanno bisogno di nessuno, tranne che del loro creatore. Ma l’amore per Michele apre a Lucifero la meraviglia della conoscenza, facendo crollare il falso idillio.

Lui ha detto che sono completo, ma non voglio esserlo. Preferirei essere spaccato in due e diventare tutt’uno con te.

Che cos’è quel senso di incompletezza che Lucifero sente fin dalla sua nascita se non il desiderio dell’essere umano di trovare un suo scopo, di capire la vita e di arrivare ad avere la libertà di scegliere?

Non era sicuro di quale fosse il problema, del perché improvvisamente ambisse a una narrazione per la sua vita, a uno scopo. Ma siamo sempre tutti in cerca di una storia, di un significato, in cerca di Dio. Anche gli angeli.

Il Signore ama, ma lo fa in modo possessivo ed egoista; l’amore per i suoi angeli è condizionato al fatto che venerino solo lui e non desiderino altro, e soprattutto che non cambino mai. Quello che gli ha tolto è in fondo il libero arbitrio, la possibilità di trovare la felicità in altri modi. La ribellione di Lucifero non è altro che la sua scoperta di tutto quello che gli è stato nascosto: amore fisico, rabbia, orgoglio, furore, sdegno, vendetta, persino la guerra, quella che scatenerà contro il Padre quando oltrepasserà la linea e la situazione gli sfuggirà di mano. Ma ormai la disubbidienza lo ha reso capace di “creare” e il suo amore per il Padre inizia a vacillare quando capisce che non è perfetto.

«Lucifero, non ti riconosco… Stai bene?»

“Perché? Ho detto che voglio soddisfarti. Come può essere ingiusto qualcosa che ti fa stare bene? Perché Nostro Padre dovrebbe rendere sbagliato qualcosa di piacevole?”

Devo dire che a differenza di quello che di solito accade quando leggo un libro, qui non sono riuscita a schierarmi da nessuna delle due parti; Il Signore e Lucifero sono i due eccessi, due estremi per cui alla fine le ho ritenute entrambe figure sbagliate, negative. Per quanto io abbia capito il motivo che spinge Lucifero alla ribellione, purtroppo alla fine ha commesso lo stesso errore del Padre. Ma almeno, nonostante la sua caduta, ora è libero di pensare, di agire, di amare oppure di odiare, il suo cuore appartiene solo a lui, così come la sua mente.

Ci siamo liberati della Sua volontà. Adesso conosciamo gli apici del piacere e del dolore che Lui ci aveva vietato di esplorare, e non importa se ci condanna a vivere in un eterno incubo, se ci distrugge o ci zittisce. Non può portarci via quello che abbiamo scoperto.

Non so dire a fine lettura se mi sia piaciuto oppure no. A parte qualche difficoltà per l’eccessiva lentezza dell’inizio, è un libro che non solo mette in discussione la religione, ma apre la porta a una discussione filosofica sulla vita, sulla conoscenza che offre all’uomo sia il bene che il male. E’ una lettura che va affrontata con attenzione per poter comprendere tutte le sue sfaccettature e soprattutto per apprezzarla nel modo corretto.


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