
Ombre di spada e di vento – Poppy Kuroki

Titolo: Ombre di spada e di vento
Autore: Poppy Kuroki
Editore: Piemme
Genere: romanzo storico
Pagine: 331
Prezzo: 20,00
Trama libro
Strappata al presente da un furioso tifone, Isla MacKenzie si risveglia in un’epoca che non le appartiene: il Giappone del 1877, alla vigilia della ribellione di Satsuma, l’ultima battaglia dei samurai contro un mondo in trasformazione. Catapultata in una realtà di antichi codici d’onore, legami di sangue e segreti sepolti dal tempo, Isla trova una guida nel misterioso samurai Keiichiro Maeda. Tra loro nasce un legame profondo, un’ancora nel mare incerto di un futuro che non appartiene a nessuno dei due. Ma l’amore ha un prezzo. Isla conosce il destino di Kei e del suo mondo: la ribellione è alle porte, e con essa la fine di un’era. Divisa tra il desiderio di cambiare la storia e il dovere di rispettarla, si trova di fronte a una scelta impossibile. Vale la pena rischiare tutto per salvare chi si ama, anche se questo significa sfidare il corso del tempo?
Recensione libro
Quando mi è capitato di leggere la trama di questo romanzo sono rimasta subito colpita: una storia d’amore intensa e originale ambientata in uno dei periodi storici che più amo, l’epoca dei samurai in Giappone. Un’ambientazione ricca di fascino, fatta di onore, codici morali, coraggio e, al tempo stesso, profonde contraddizioni. Poppy Kuroki, autrice britannica che vive in Giappone da oltre dieci anni, è riuscita in un compito arduo: ci accompagna in un passato affascinante con uno sguardo pieno di rispetto e di ammirazione. Dietro le sua storia c’è uno studio serio e approfondito della cultura giapponese, delle sue usanze, delle sue regole, e soprattutto di quella guerra brutale che ha segnato la fine della casta dei samurai. Lo stile della Kuroki è fluido e delicato, capace di immergerci in una realtà dove ogni gesto, ogni scelta, era dettata da un codice d’onore profondo e inviolabile, persino quando sembrava ingiusto. È impossibile non restare coinvolti dalla sorte di questi uomini che, pur sapendo di essere in inferiorità numerica e di avere poche probabilità di vittoria, non hanno mai indietreggiano, fedeli a se stessi fino alla fine.
Su questo sfondo storico così intenso si inserisce la storia d’amore tra i due protagonisti: Isla, consapevole del corso della storia e della prossima disfatta, si trova a dover decidere se è giusto cambiare il destino per amore, o se è più corretto lasciare che tutto segua il suo corso. Come può convincere Keiichiro ad abbandonare la guerra per salvarsi, lui per il quale l’onore significa tutto e che è stato cresciuto nella consapevolezza che un samurai non si tira mai indietro davanti a una battaglia.
Non mentire. Non maltrattare i deboli. E non essere mai sconfitto.
All’inizio la narrazione ha un ritmo pacato, riflessivo, in pieno stile orientale, ma con l’avvicinarsi della battaglia il tono si fa più drammatico, e il lettore è travolto dal dolore della guerra, dalla perdita, fino a una conclusione che riunisce finalmente passato e futuro. Se proprio devo trovare un punto debole, forse avrei desiderato una maggiore concretezza nei personaggi principali, ma credo sia anche questo parte del fascino narrativo che ormai ho capito essere una caratteristica della letteratura giapponese: più evocativa che esplicita. In definitiva, è stata una lettura coinvolgente, intensa e molto piacevole. La consiglio a chi ama il Giappone, la sua storia, e a chi cerca un amore dolce, profondo e capace di sfidare il tempo.
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