Miti straordinari – Marilù Oliva

Miti straordinari – Marilù Oliva

Titolo: Miti straordinari

Autore: Marilù Oliva

Editore: DeAgostini

Genere: mitologia per bambini

Pagine: 221

Prezzo: 16,90

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Trama

Ti è mai capitato di usare la parola “straordinario”? Se sì, saprai che le sue sfumature sono tante: può voler dire diverso, fuori dal normale… ma anche speciale, unico. Come unico è questo viaggio nella mitologia che percorre le strade meno note della tradizione classica. Qui conoscerai una versione insolita di eroi ed eroine, donne e uomini, creature e divinità che per la prima volta mettono a nudo segreti, paure, imperfezioni e stranezze. E scoprirai quanto ciò che siamo abituati a nascondere è in realtà la parte più interessante della storia! Perché in fondo sono proprio quelle caratteristiche a fare tanto eccezionali i personaggi del mito: cosa rende affascinante la figura del Minotauro più del suo aspetto e della sua anima tormentata? Come potrebbe essere potente e terribile Medusa, se non grazie ai serpenti della sua chioma? Con i miti di: Efesto, Il Minotauro, Le Sirene, Polifemo, Narciso, Pigmalione, Mirra, Edipo, Amore e Psiche, Zeus, Medusa, Prometeo, Scilla e Cariddi, Le Moire, Orfeo, Aracne, Eracle, Atalanta, Odisseo, Cassandra, Persefone, Ermafrodito, Laio, Le Amazzoni, Tiresia.


Autore

Marilù Oliva è una scrittrice italiana, insegnante di lettere, saggista e critica letteraria. Dopo una serie di fortunati romanzi thriller e noir, esce “Biancaneve nel Novecento“, un romanzo storico; in seguito viene pubblicata la sua riscrittura di Omero “L’Odissea. Raccontata da Circe, Penelope, Calipso e le altre” e poi la riscrittura di Virgilio “L’Eneide di Didone“.


Recensione

La mitologia greca, con le sue storie appassionanti, piene di azione, di avventure, a volte crudeli e incomprensibili, ci ha sempre affascinato e sono la prima a non tirarmi indietro davanti a una nuova raccolta di miti. Questa in particolare mi incuriosiva per due motivi: adoro la scrittura di Marilù Oliva e mi piaceva l’idea che l’avesse scritta per piccoli lettori. Credo di poter dire che ha raggiunto lo scopo. Con il suo solito stile scorrevole, accattivante e qui particolarmente leggero e semplice per renderlo fruibile ai bambini, ci porta all’interno di alcuni tra i miti più cruenti, parlandone in modo diverso dal solito. Riuscire a trascinare nella lettura anche un lettore così piccolo è difficile, e penso che questo dimostri la sua maestria nel maneggiare la mitologia greca. Ho trovato interessante e spesso divertente il suo rivolgersi direttamente al lettore con domande e battute, che di sicuro smorzano la serietà della narrazione e coinvolgono maggiormente i bambini.

I problemi arrivarono quando Aracne uscì fuori una frase che infastidì la stessa Atena. E qui dirai: tesoro mio, non potevi pensarci un attimo, prima di parlare? Di sfidare una dea?

I protagonisti di cui la Oliva sceglie di parlare sono quelli che a volte abbiamo considerato mostri, esseri crudeli che hanno compiuto azioni riprovevoli solo per il gusto di farlo. Eppure attraverso la narrazione dell’autrice scopriremo che l’accezione negativa della parola “mostro” l’abbiamo creata noi; in origine per gli antichi Greci un mostro era solo una creatura speciale, dotata di capacità particolari o poteri sorprendenti. Leggendo molte delle loro storie scopriamo che spesso si tratta di creature, esseri umani o divinità che hanno vissuto una vita solitaria, lontana dal resto del mondo o comunque dalla vita comune. Alcuni possono essersi sentiti soli, traditi, incompresi; altri possono non aver avuto idea di quello che stavano facendo; altri, ovviamente, erano perfettamente consapevoli delle loro azioni. Ma la Oliva ci invita a guardare meglio, a superare le apparenze e vedere il loro lato debole, per scoprire motivazioni personali che possono aver portato a certi comportamenti. Ma questo dovremmo farlo anche nella vita di tutti i giorni, giusto? E non solo pensando al mostruoso Polifemo o alla inquietante Medusa.

Un modo diverso, quindi, di affrontare i miti greci, per insegnare ai bambini che la diversità (nel corpo, nelle capacità personali, nella diversità di genere) non è indice di negatività, ma una caratteristica che ci rende tutti un po’ speciali, a modo nostro. Anzi, forse quelle caratteristiche che crediamo ci rendano inaccettabili dagli altri e di cui ci vergogniamo perché le consideriamo difetti, possono in realtà essere i nostri punti di forza. Non sarebbe bello se anche noi accettassimo noi stessi così come siamo, considerandoci non sbagliati, ma unici? Un’opera, insomma, divertente, educativa, curiosa e affascinante e di certo differente, che sono sicura farà impazzire bambini e adolescenti.


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