Arvis delle nubi. Cuore di fiamma – Christian Antonini

Arvis delle nubi. Cuore di fiamma – Christian Antonini

Titolo: Arvis delle nubi. Cuore di fiamma

Autore: Christian Antonini

Editore: Giunti

Genere: fantasy per ragazzi

Pagine: 268

Prezzo: 16,00

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Trama

Un padre scomparso, un enigma, la lotta per il dominio. Ma Arvis non può arrendersi. Un cataclisma misterioso ha ricoperto la superficie di Albrin con uno strato di nubi velenose e corrosive chiamato “la Coltre”, che raggiunge però solo una certa altezza, permettendo la vita sulla cima delle montagne. Qui vivono i vari popoli sopravvissuti, divisi in una serie di piccoli regni spesso in guerra tra loro. È passato un anno dalla scomparsa di re Aurval, sovrano del Picco delle nubi. La Lega dei regni vuole assoggettare i Picchi dei draal, comunità libere e indipendenti di cui fa parte il Picco delle nubi. Mentre i Signori dei draal si riuniscono per valutare il da farsi, Arvis, la figlia del re Aurval, riceve un messaggio, portato da un “legno” di saltimbanchi, che le fa pensare che il padre sia ancora vivo. Parte con il proprio draal, contro il volere del fratello maggiore Aune, a cui rimane la difesa del regno… 


Autore

Christian Antonini è uno scrittore italiano, classe 1971. Da sempre appassionato di libri e di scrittura, esordisce con il suo primo romanzo per ragazzi nel 2016 “Fuorigioco a Berlino“, vincendo il premio nazionale Il Gigante delle Langhe. Prosegue con “Una lettera coi codini”, “I ribelli di giugno”, “Gli smeraldi di Sumatra”, “Le parole nel vento” e infine “La musica nelle ossa. Quasi tutti i suoi romanzi sono diretti ai ragazzi, e molti prendono spunto da fatti storici. Con la Giunti ha invece pubblicato una saga fantasy per ragazzi composta da due volumi: “Arvis delle nubi. Cuore di fiamma” e “Arvis delle nubi. I confini del cielo”.


Recensione

Alcuni tra i migliori fantasy per ragazzi (e anche per adulti, siamo sinceri!) hanno come protagonisti dei draghi. Fin da sempre questa creatura meravigliosa desta curiosità, soggezione e fascino, e anche se ormai risulta un cliché all’interno di questo genere, bisogna saperlo usare. In questa saga per ragazzi, Cristian Antonini utilizza una loro versione con abilità e maestria, ed è un elemento che funziona e che costituisce una buona parte del fascino di questa storia. Le sue creature, i draal, sono rettili dotati di ali e capaci di soffiare fuoco; animali antichi come il mondo, che stringono un legame indissolubile con l’umano che li cavalca. L’altro elemento vincente di questa storia è il worldbuilding: un mondo sopravvissuto a un cataclisma, che è riuscito a ricostruirsi nell’unico spazio non invaso dalle nubi tossiche che coprono la superficie, le vette delle montagne. Un’ambientazione originale, dove le comunità umane hanno costruito città terrazzate, vivono con lo stretto indispensabile e si muovono nei cieli grazie ai draal, oppure a velivoli di legno che vengono tenuti assieme da un materiale, l’argento sidereo, che può essere librato in aria con la forza della mente da uomini e donne addestrati appositamente. Uno sfondo quindi originale e accattivante, che aumenta l’interesse nei confronti della storia.

All’inizio del primo libro ci sono molte informazioni da immagazzinare, tanti nomi, tante nozioni sui vari regni, ma quando si entra nel vivo della storia si è ormai abituati a questo mondo complesso e pieno di segreti. La protagonista, la principessa Arvis, ci viene presentata come una ragazza abituata alla pace e al suo passatempo preferito: solcare i cieli insieme al suo draal Aivarthiss. Non ha mai avuto bisogno di preoccuparsi del regno al quale hanno sempre pensato suo padre e suo fratello. Ma quando il re scompare e Aune viene nominato successore, Arvis si ritroverà su malgrado costretta a fare scelte improvvise e a volte dolorose. Il draalad, il legame con Aivarthiss è entusiasmante e inebriante; entrambe possono sentire le emozioni uno dell’altra, e le loro vite sono intensamente legate.

La battaglia era come una bevanda inebriante, il cuore di Aivarthiss batteva in sintonia con il suo, animato dall’eccitazione, dal rischio, dalla caccia. Era fuoco vivo.

Ma un draal è pur sempre una creatura selvaggia, e quando si tratterà di combattere per proteggere il suo popolo, Arvis si renderà conto che quell’animale che ama tanto può essere anche un’arma mortale. Lei che è stata addestrata a combattere, ma non l’ha mai fatto davvero, dovrà riuscire a contenere la furia di Aivarthiss e accettare una violenza che ormai fa parte anche di lei.

Era come se sotto la pelle del suo petto ci fossero le scaglie e il cuore di un draal, che da compagno fidato e leale poteva diventare una creatura spietata e micidiale.

E’ stato un viaggio davvero piacevole che sono certa potrà entusiasmare i lettori più giovani. C’è azione, ci sono combattimenti, c’è affetto, c’è un amore tenero e pacato che sta nascendo. Ci sono tante avventure che porteranno via Arvis dal suo Picco, per farla tornare trasformata e poi vederla partire di nuovo, quando il regno scoprirà che al di fuori di Albrin c’è qualcosa di potente che li aspetta. E io non vedo l’ora di tornare in quei cieli con Aivarthiss, per scoprire cosa il futuro ha in serbo per la giovane principessa guerriera.


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